Cominciamo con un po' di numeri:

il Catalogo registra 15.187 volumi (nell'accezione più estensiva possibile del significato) di 8.206 autori, per 69.245 "entrate" (di cui 41.760 testi di narrativa); per le opere straniere tradotte sono riportati 21.110 titoli originali e fonti relative, mentre è stato fatto un grosso sforzo per documentare la traduzione di opere italiane all'estero (983 opere tradotte).

Il periodo coperto va dal 1602 ad oggi, anche se il Catalogo è ragionevolmente completo solo dal 1945 in poi. E' in corso una ricerca sistematica sui testi fantastici per il periodo 1900-1945, grazie all'aiuto di specialisti del settore quali Riccardo Valla e Gianfranco De Turris.

Sono esclusi dal Catalogo i materiali apparsi su pubblicazioni amatoriale, i cosiddetti, seguendo la lezione del De Turris, fanzine.

Vediamo un po' di storia. Il Catalogo nasce sotto forma di schede manoscritte nel 1958. L'intento iniziale era quello di tenere un elenco dei libri posseduti onde evitare l'acquisto di volumi già posseduti. L'uso è quindi strettamente personale e l'obbiettivo limitato (molti lettori fanno quel che ho fatto io). La tenuta della lista non impedisce l'acquisto di "doppioni" ed a poco a poco, quando ci si accorge che magari il "doppione" contiene un testo diverso e magari migliore, si tende a dare meno importanza alla necessità di evitare acquisti doppi.

In quegli anni non esistevano praticamente testi di riferimento ed a volte, visto che il titolo italiano poteva cambiare, ci si accorgeva dell'errore solo dopo aver letto, spesso, un bel po' di pagine.

L'uso di indicare i titoli originali era praticamente sconosciuto e di solito limitato ai romanzi.

Il passaggio da "evitare di acquistare doppi" a "acquistare tutto quello che esce" è stato per me graduale. Non mi considero un collezionista. Mi limito ad acquistare (o ad accettare in omaggio) tutti i libri di genere SF, Fantasy ed Horror su cui pongo gli occhi ed a conservare i volumi acquisiti.

Con il tempo, aggiungendo all'elenco dei libri posseduti, i libri mancanti di cui avevo conoscenza, quello che era una semplice lista divenne un vero e proprio Catalogo.