Finalmente, dopo tutti quei film di successo, un numero incredibile di puntate di un serial televisivo massacrante, viaggi ai confini dello spazio (conosciuto o meno), mirabolanti avventure risolte grazie alle mie conoscenze scientifiche e all'incredibile fortuna di alcuni membri di quella assurda astronave, posso prendermi qualche giorno di meritato riposo. Godermi in santa pace un pò di relax. Sono fuggito di soppiatto, lo confesso, ma sono riuscito ugualmente a portarmi dietro alcune cose di cui non potevo assolutamente fare a meno. Come la scacchiera multi-dimensionale, due divise lavate di fresco e la mia lacca preferita per capelli, insieme alla tintura nero-fuliggine, naturalmente. Dopo qualche peregrinazione ho trovato una camera in questo magnifico residence alle pendici del vulcano Takamora, un ambiente molto familiare che riesce a rilassarmi completamente. Il mio programma per il prossimo futuro è il seguente: una bella doccia calda, tenere i capelli spettinati, sbragarmi su un letto per una tranquilla pennichella ristoratrice.

Capirete, dopo tutti quegli anni trascorsi restando in piedi come un baccalà sul ponte di comando...

BEEEP!

Il citofono. Che diavolo vorranno, quelli del residence?

- Pronto?

- Signor Spock?

- Sì?

- C'é qui un certo McCoy. Dice che è venuto a prenderla.

- Non lo faccia passare!

- Impossibile. C'é un energumeno che mi sta puntando addosso una specie di radiolina a transistor. Ho il sospetto che sia pericolosa. A proposito...

- Sì?

- Continuano a dire che il suo non è stato un comportamento logico.