Il giovane tornò a casa dopo il lavoro e trovò suo padre esattamente dove si aspettava di trovarlo: seduto sul divano, con il telecomando in una mano e una lattina di birra nell’altra, un piattino di salatini in grembo e i piedi, avvolti nei calzini sporchi, appoggiati sul tavolino di vetro davanti al divano.

‒ Pa’, che ci fai lì?

‒ Senti figliolo, c’è la partita più importante del campionato. Non me la voglio perdere.

‒ Dovresti essere in camera tua, a studiare. Eravamo d’accordo, pa’.

‒ Sì, ma che differenza fa? Vedo la partita e poi mi metto d’impegno e mi preparo. Promesso.

‒ L’hai detto anche ieri. Guarda che non manca molto.

‒ Ma ho in ballo una scommessa con gli amici per il “fantacalcio”. Non voglio fare brutte figure.

‒ Avanti, non fare storie. Lo sai quanto è importante.

Il padre sbuffò: ‒ Finita la partita mi metto a studiare. Contento? ‒

Il figlio non era contento per niente, ma sapeva che insistere non sarebbe servito. Andò a farsi una doccia e a mangiare qualcosa in cucina. Aspettò che la trasmissione sportiva fosse conclusa, poi tornò in salotto e convinse suo padre a chiudersi nello studiolo per prepararsi. Per essere sicuro che non imbrogliasse, gli accese il computer e si accertò che tutti i canali di intrattenimento della rete fossero bloccati. Poi andò a dormire.

Nelle sere seguenti la scena si ripeté uguale, con piccole variazioni. Una volta il padre stava dormendo sul divano, un’altra invece stava leggendo sullo schermo le notizie sportive. Teneva sempre vicino un giornale dello sport, ma non lo sfogliava praticamente mai: preferiva informarsi con quello che vedeva sullo schermo. Ogni sera il figlio lo spronava a impegnarsi, anche se con scarsi risultati. Sua madre non era molto di aiuto, dato che tendeva a spalleggiare il marito e a giustificare la sua indolenza. Del resto, anche lei non era interessata a superare il test e non ne capiva l’utilità.

‒ Lascialo in pace, ‒ diceva ‒ non vedi che è stanco? Ha lavorato per tutta la giornata.

Quando arrivò il giorno stabilito, accompagnò suo padre nello studio, controllò che il collegamento del computer alla rete fosse regolare e poi lo lasciò solo, chiudendosi la porta alle spalle. Il test non ammetteva la presenza di estranei. L’uomo si accomodò sulla poltroncina, davanti alla tastiera, e attese che arrivassero le domande.

BUONGIORNO. DIAMO INIZIO AL TEST DI VALUTAZIONE. LA PREGHIAMO DI RISPONDERE ALLE DOMANDE CON CALMA E SENZA AGITARSI. RIFLETTA PRIMA DI RISPONDERE MA NON SUPERI I TEMPI CONSENTITI.

ANZITUTTO SA DIRE IN CHE GIORNO ORA E ANNO CI TROVIAMO?

Questa era facile. Aveva al polso il suo orologio elettronico, gli bastava dagli un’occhiata per poi digitare la risposta esatta.

ORA LE APPARIRANNO SULLO SCHERMO IN SUCCESSIONE CINQUE OGGETTI O ANIMALI, CHE LE DOVREBBE RICORDARE E NOMINARE. USI PURE LA VOCE E NON LA TASTIERA. SE LE IMMAGINI SCORRONO TROPPO VELOCI, PUO’ CHIEDERCI DI RALLENTARE, MA OGNI VOLTA CHE INTERROMPE LE IMMAGINI VERRANNO CAMBIATE E DOVRÀ RICOMINCIARE.

Quando lo schermo diventò nero, l’uomo eseguì, controvoglia: ‒ Casa, cane, gatto, tigre, bici. ‒ Non era del tutto sicuro per tutti gli animali, ma finora sembrava tutto facile.

ORA SCANDISCA UN CONTO ALLA ROVESCIA DA 20 A ZERO.

Eseguì l’ordine, senza grossi problemi.

ORA VEDE DUE NUMERI COMPOSTI DI DUE CIFRE. LI SOMMI E CI DICA IL TOTALE, SENZA RICORRERE ALLA CALCOLATRICE DEL SUO COMPUTER.

Questa era facile da imbrogliare. Il suo orologio aveva una mini calcolatrice incorporata. Gli era costato un sacco di soldi, ma ne valeva la pena.

ADESSO VEDE SULLO SCHERMO UN DISEGNO FATTO A MATITA: DUE FORME GEOMETRICHE. LA DESCRIVA A VOCE POI CERCHI DI RIPRODURLA USANDO IL SUO MOUSE.

Eseguì, con riluttanza. Un affare con cinque lati e una stella a sei punte. Boh. Non era mai stato bravo a disegnare, ma fece del suo meglio.

MOLTO BENE, GRAZIE. ORA VEDRA’ APPARIRE UNA PAGINA DI NARRATIVA. SI TRATTERÀ DI UNA FAVOLA DI ESOPO O DI FEDRO. QUESTA VOLTA ABBIAMO SCELTO QUELLA DEL LUPO E DELL’AGNELLO AL RUSCELLO. PER FAVORE LA LEGGA ATTENTAMENTE: HA MENO DI UN MINUTO PRIMA CHE SCOMPAIA DALLO SCHERMO. POI NE FACCIA UN RIASSUNTO.

“UN LUPO E UN AGNELLO, STIMOLATI DALLA SETE, ERANO GIUNTI A UNO STESSO RUSCELLO. PIÙ IN ALTO STAVA IL LUPO, MOLTO PIÙ IN BASSO L'AGNELLO. ALLORA…”

Il testo scorreva sullo schermo piuttosto velocemente, qualche parola era un po’ difficile, ma riuscì a leggerlo fino in fondo.

TEMPO SCADUTO. PASSIAMO AL PROSSIMO STEP. ADESSO SPIEGHI IL SIGNIFICATO DI QUEL CHE HA LETTO CON PAROLE SUE.

L’uomo cominciò ad agitarsi sulla poltroncina. Non è che ci avesse capito gran che. Era solo una favoletta. Non riusciva a comprendere in che modo lo riguardasse.

ORA APPARIRANNO QUATTRO AFFERMAZIONI.  OGNUNA SEGUITA DA DIVERSE RISPOSTE POSSIBILI. QUANDO COMPAIONO, SE RICORDA CHE COSA HA LETTO, SCELGA ED EVIDENZI QUELLA CHE LE SEMBRA LA PIÙ GIUSTA.

1.     “LA DEMOCRAZIA È LA PEGGIOR FORMA DI GOVERNO, ECCEZION FATTA PER TUTTE LE ALTRE FORME CHE SI SONO SPERIMENTATE FINORA” [WINSTON CHURCHILL]

2.     “LA LETTURA È PROPRIO UNO DI QUEGLI ARGOMENTI ELITARI DI CUI PARLAVO; ACCADE CHE IL GROSSO DEL PUBBLICO, TUTTO PRESO DALLA SUA DIFFIDENZA VERSO GLI ESPERTI E DAL SUO DISPREZZO PER I PROFESSORI CON LE TESTE ACUTE, NON RIESCA A LEGGERE E NON LEGGA” [ISAAC ASIMOV]

3.     “SE GLI UOMINI INTELLIGENTI NON VOGLIONO OCCUPARSI DI POLITICA, SONO DESTINATI A ESSERE GOVERNATI DAGLI STUPIDI” [PLATONE]

4.     “LA DEMOCRAZIA COMPORTA IL RISCHIO DI DECISIONI PRESE DALLA GENTE SEGUENDO L’ISTINTO, IGNORANDO LA LEGGE O LE OPINIONI DEI PIÙ SAGGI” [SOCRATE]

L’uomo spuntò le caselle che gli sembravano più idonee, augurandosi di aver indovinato le risposte più adatte. Lo schermo rimase vuoto per qualche minuto. Alla fine apparve la scritta:

IL TEST D’AMMISSIONE È TERMINATO. RESTI IN ATTESA PER L’ESITO.

Pochi minuti di attesa e poi:

IL SUO TEST HA DATO UN ESITO CON PUNTEGGIO INFERIORE A 15 SU 30. IN BASE AI CRITERI STABILITI DALLA LEGGE N° 169 SULL’ANALFABETISMO FUNZIONALE, LEI È RISULTATO NON IN GRADO DI COMPRENDERE UN TESTO SCRITTO E MOSTRA INDEGUATEZZA A COMPRENDERE UNA SITUAZIONE IPOTETICA.  PERTANTO, IN BASE ALLE LEGGI VIGENTI, LE VIENE TOLTO TEMPORANEAMENTE IL DIRITTO DI VOTO, IN QUANTO PERSONA NON IN GRADO DI COMPRENDERE PER CHI VOTA E PERCHE’.

AL MOMENTO QUESTO È L’UNICO LIMITE CHE LE VIENE IMPOSTO. LA INFORMIAMO CHE PER LA LEGGE N° 169 LA SANZIONE NON COMPORTA INTERFERENZE CON IL SUO LAVORO, I SUOI GUADAGNI, I DIRITTI ALL’ASSISTENZA SANITARIA E A TUTTI GLI ALTRI DIRITTI CHE LO STATO LE OFFRE.

LA INVITIAMO TUTTAVIA A PREPARASI MEGLIO. TRA UN ANNO VERRA’ DI NUOVO SOTTOPOSTO AL MEDESIMO TEST. SE PER TRE ANNI DI SEGUITO NON DOVESSE SUPERARLO, LA AVVISIAMO CHE RISCHIA DI PERDERE GRADUALMENTE ALTRI DIRITTI CIVILI, OLTRE A QUELLO DI VOTO, IN QUANTO NON RISULTA IDEONEO A COMPRENDERLI E A SERVIRSENE CORRETTAMENTE.

LA RINGRAZIAMO PER LA COLLABORAZIONE E LA INVITIAMO NUOVAMENTE A PREPARARSI MEGLIO PER IL PROSSIMO ANNO.

PROTESTE E RICORSI NON SONO AMMESSI. LEI E’ STATO AVVERTITO.

Lo schermo si spense. Il padre rimase in silenzio, senza riuscire ad alzarsi dalla poltroncina. Sentì suo figlio che bussava alla porta, ma non gli rispose. Questo era il secondo test che falliva e non sapeva come dirglielo.