6. Conclusione

L'interno dell'uomo, estroflesso, torna a inserirsi nella sua carne; la mutazione genetica che modifica meccanismi naturali della vita ritenuti immutabili, mescola i geni o gli organi dell'uomo con quelli del topo, del babbuino o del maiale, o addirittura a geni vegetali (come negli esperimenti di Antonio Lima de Faria) (Cfr. Giovanni Maria Pace, "Figli in provetta", Laterza 1987); il cybersex annuncia sesso non solo senza procreazione ma anche senza corpo, ogni zona del corpo per il sesso virtuale.

L'abolizione dei confini fra interno dell'uomo ed esterno, cioè tra naturale e artificiale, intacca un mito fondante, quello della intangibilità del corpo; la diaspora e moltiplicazione del corpo e della psiche nelle reti telematiche scuote la tradizionale concezione di identità. Vivere nel cyberspazio significherà andare alla deriva in un universo dove tutte le informazioni sono accessibili, ma non sequenzialmente bensì contemporaneamente, e gli eventi si susseguono a una velocità alla quale il nostro corpo fisico e la nostra mente non sono mai stati abituati. Finisce l'epoca in cui il corpo dell'essere umano era un unicum, un "tempio del suo rapporto col mondo e presidio della sua identità". Cosa diventerà l'uomo, non sappiamo. Forse avevano ragione i futuristi, che non per nulla oggi anche in ambiente cyber stanno vivendo una riscoperta; e queste parole di Marinetti sembrano scritte oggi:

Noi crediamo alla possibilità di un numero incalcolabile di trasformazioni umane, e dichiariamo senza sorridere che nella carne dell'uomo dormono delle ali.

Citato da Mark Dery in Velocità di fuga

D'altronde sono di oggi queste parole di Bruce Sterling, forse sorprendenti in lui, che è uno degli attuali scrittori di punta:

Non mi sembra molto utile trascendere il corpo. Una cosa del genere si porta dietro una serie di problemi debilitanti. Credo che se per noi fosse possibile diventare cyborg per ragioni di estasi intellettuale, un giorno scopriremmo di essere svenuti per strada e che nel nostro braccio artificiale hanno messo su casa degli scarafaggi.

Ecco: dopo l'esordio con Gregor Samsa, questa mi sembra una buona chiusura.