I tre lasciano il ristorante mogi come leghisti dopo le amministrative.

- Che facciamo adesso, Neo?

- Coraggio, Trinity: è l'ora del colpo di scena più telefonato dai tempi di Meucci. Spero solo che il pubblico regga.

- Io non mi preoccuperei: questa gente beve tutto. Basta che il colpo di scena non sia una stronzata colossale tipo che la Bellucci tradisce il marito e ci consegna il fabbro in cambio di un tuo bacio... - al pensiero, Trinity rotola a terra contorcendosi dalle risate.

L'ascensore si apre, e la Bellucci ne esce trionfante ad annunciare che tradisce il marito e consegna il fabbro in cambio di un bacio di Neo. Trinity vomita nel vaso dei ficus.

Il primo tempo termina con la musichetta finale di Pengo e la scritta "Insert coin to continue..."

* * *

La proiezione riprende dopo aver infilato il gettone e schiacciato il pulsante destro del joystick. Secondo tempo.

Il Fabbricante di Chiave si rivela essere l'ennesimo cinesino, circostanza che porta il suddetto gruppo etnico ad essere maggioranza assoluta nel film, e che convince qualche spettatore che la SARS dev'essere stata una punizione divina.

- Ok, abbiamo il nostro fabbro - commenta Trinity. - Adesso che facciamo?

- Non so: è il turno della scazzottata o quello dell'inseguimento?

- Ho un'idea: e se facessimo una scazzottata e un inseguimento?

- Con che pretesto?

- Be', diciamo che l'unico modo per tornare al mondo reale è una hard-line sull'autostrada a cinquanta miglia da qui. Così giriamo una bella scena d'autoscontro tra macchine e TIR e spendiamo talmente tanti soldi in CGI da umiliare Terminator2.

- Tornare al mondo reale? Ma il Fabbricante di Chiavi è un programma! Non possiamo mica portarlo via da Matrix! Non è logico!

Morpheus ghigna. - Che c'entra la logica con questo film?

Neo annuisce. - Hai ragione: vado a cercare qualcuno da picchiare.

Con perfetta scelta di tempo si materializza il Merovingio, incazzato come un dugongo e spalleggiato da una dozzina di brutti tipacci con l'aria di non sogna altro che un bel calcione volante nelle gengive. E giù botte.

Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Patapunf! Crash! Risbang! Pugn! Sbudell! Bottdaorb!

La variazione sul tema, questa volta, sono gli spadoni cimmerici che Neo e gli altri trovano appesi alle pareti (circostanza assolutamente credibile, sono decorazioni che chiunque può vedere normalmente nei locali pubblici e negli appartamenti signorili!), cosicché possono intervallare i pugni in bocca con le sciabolate. Il tutto col solito sottofondo di bonghisti fumati a bestia.

L'ultimo scagnozzo cade come una pera, ma non prima che il balletto di kung-fu figurato abbia raggiunto vette di comicità surreale quali non si vedevano dalle scazzottate di Bud Spencer & Terence Hill, i quali almeno erano simpatici, picchiavano al ritmo di musichette orecchiabili e gli unici effetti speciali che si concedevano erano i palloncini colorati.

Il Merovingio scappa (probabilmente al bagno, succede lo stesso a molti spettatori in platea) e Neo prende il volo per raggiungere l'autostrada dove Morpheus e Trinity stanno distruggendo a mazzate l'intera produzione 2001-2003 di autoarticolati Iveco, in quella che forse è l'unica scena realistica del film (sul Raccordo Anulare di Roma ogni giorno succede di peggio).

Ma ecco che appaiono gli avversari di questo livello (Il settimo? L'ottavo? Quando arriva il quadro del bonus?). Si tratta di due trogloditi rasta che hanno sbagliato candeggio e che dispongono della capacità di rendersi incorporei a comando (evidentemente i Wachowski stanno pensando a una tecnica per schivare gli strameritati pomodori e uova marce). Morpheus, piantato come un orango sul tetto di un TurboScania, li sfida con l'inevitabile gesto della manina di Bruce Lee. E giù botte.