L'interpretazione del fenomeno UFO di maggior successo, che venne ampiamente promossa da alcune riviste di fantascienza, era l'origine extraterrestre dei dischi volanti. La prima rivista a promuovere la teoria extraplanetaria fu Fate. L'editore era lo stesso Raymond Palmer della blasonata rivista di fantascienza Amazing Stories. I lettori si divisero nei confronti della teoria proposta da Palmer, ma la teoria dell'origine extraplanetaria si stava insinuando nell'immaginario collettivo anche attraverso vari interventi sulle riviste di fantascienza. Nel 1952 la rivista di fantascienza Other Worlds pubblicò un nuovo articolo di Arnold sui dischi volanti: "The Real Flying Saucer". Nel gennaio del 1950 la rivista True riprese la teoria delle navi spaziali con un articolo di Donald Keyohe nel quale si diceva che dopo otto mesi di indagini la rivista True era giunta alla conclusione che negli ultimi 175 anni la Terra era stata tenuta sotto stretta osservazione da esseri intelligenti di un altro pianeta e che l'intensità delle visite e dei controlli erano aumentati notevolmente negli ultimi due anni.

Keyohe saprà gestire molto bene i suoi interventi. Scriverà diversi volumi e riuscirà a procurarsi molto credito grazie a un atteggiamento moderato che lo porterà a non tirar troppo la corda, mantenendo un certo riserbo che gli diede un non indifferente ritorno in credibilità. Questo atteggiamento colpì molti recensori, alcune riviste di fantascienza abboccarono: Galaxy parlò dei suoi libri come "maledettamente convincenti" e "sostanzialmente inattaccabili" (Groff Conklin, aprile 1954), Fantasy and Science scrisse che si trattava di un libro "indiscutibile", probabilmente una delle opere più importante mai ospitata sulle sue pagine.

Nei decenni successivi, il fenomeno UFO esplose a livello editoriale superando i limiti delle testate fantascientifiche. Nell'ambito editoriale fantascientifico continuarono a trovare terreno fertile altre teorie poco ortodosse. Dopo un breve periodo molto libertino intorno agli anni venti, in seguito al quale molte testate si preoccuparono di avvalersi dei servigi di un esperto scientifico creando una sorta di codice non scritto di etica scientifica, ricominciarono a riscuotere molto successo nell'ambiente fantascientifico teorie alternative di vario genere.

La rivista Austounding Science Fiction fu per lungo tempo una delle migliori riviste di fantascienza sul mercato, eppure fu anche la prima testata a parlare della "rivoluzione dianetica" di Ronald Lafayette Hubbard. Uno dei primi pazienti di Hubbard fu proprio John Campbell Jr. l'editore di Austounding Science Fiction, che fu talmente impressionato da Hubbard da lanciare la prima discussione pubblica sulla dianetica nella sua rivista. Campbell scrisse anche un'appendice a Dianetics, l'imponente libro in cui Hubbard espone le sue teorie, il titolo dell'appendice è significativo: The Scientific Method, e anche la firma: "John Campbell Jr, fisico nucleare".