La fantascienza permette di manipolare universi, di creare dal nulla mondi, di immaginare e rendere vera una "verità" scientifica totalmente immaginaria. Un genere vocato all'intrattenimento, con la grande capacità di comunicare in modo informale su aspetti cruciali del mondo moderno. Biotecnologie, rivoluzione digitale, nuovo oscurantismo, problemi demografici e climatici, sono stati all'attenzione del mondo scientifico ben prima che divenissero temi di discussione di massa. Parte non insignificante nel creare un immaginario relativo a queste tematiche è senza dubbio da ricercarsi nel mondo fantascientifico che ha colto e dibattuto questi temi come storie di pura invenzione ben prima che divenissero temi di importante rilievo mediatico.

Autori come William Gibson hanno creato da zero a partire dalla fine del decennio 1970 tutto l'immaginario che ci è adesso familiare relativo alla rivoluzione digitale. Altri autori come Carl Sagan, Arthur Clarke, Isaac Asimov, Greg Egan, hanno fatto della fantascienza un potentissimo strumento per denunciare in pericolo di un novo oscurantismo e portare la razionalità e il modello culturale basato sul pensiero scientifico come valori fondanti per mondi futuri.

In questo contesto non mancano però esempi di scarsa correttezza o disinformazione. Gli errori scientifici abbondano nelle opere di alcuni autori e in certi film e posizioni decisamente stravaganti possono trovare sostegno all'interno della "science fiction". Uno dei casi più famosi è l'associazione tra fantascienza e fenomeni UFO, nata a partire dall'appoggio che una rivista di fantascienza portò alla serie di avvistamenti di Kenneth Arnold a partire dal giugno del 1947.

L'ondata di avvistamenti UFO del 1947 è affascinante per la sua irripetibile posizione al principio del periodo ufologico moderno. Nel giugno del 1947 non vi erano attitudini o tendenze circa gli UFO. Non c'era nessun preconcetto, nessun pregiudizio, nessuna politica in merito da parte della stampa, del pubblico, delle autorità, e non esistevano esempi precedenti cui rifarsi per un confronto. Nel 1947 non c'erano precedenti significativi. I testimoni vedevano qualcosa di estraneo e al di fuori della propria esperienza, e la loro sola paura era quella dell'ignoto, la reazione a qualcosa di totalmente nuovo ed inaspettato. A parte la fantascienza, non c'era posto nella vita quotidiana per questo genere di avvenimenti. L'apparizione di un fenomeno nuovo non era solo paurosa; era contraria al senso comune, e se in un'esperienza qualcosa non ha un senso per chi la prova, è inverosimile che essa sia resa pubblica, almeno finché si scopre che altri hanno avuto la stessa esperienza e le stesse reazioni. Così ogni stranezza che si intravedeva in cielo era molto confortante riportarla all'interno del grande fenomeno dei dischi volanti, di una realtà condivisa con altri.