50 anni sulla scena editoriale con ben 1451 numeri pubblicati (non volendo contare i numeri bis, i numeri speciali e gli spin-off disseminati nel tempo, alcuni dei quali ancora attivi) questa è l'enorme quantità di materiale fantascientifico su carta che Urania ha fornito agli appassionati di questo genere di letteratura.

Nel volerlo analizzare dal punto di vista degli elementi e degli accadimenti curiosi si va incontro ad un viaggio che potremo tranquillamente definire spazio-temporale.

Viaggio nello spazio non solo per gli argomenti trattati ma anche perché per analizzare fisicamente tutto questo materiale c'è bisogno di molto spazio (se si mettessero i 1451 numeri di Urania in fila per altezza la distanza ricoperta sarebbe di circa 280 metri, mentre se si mettessero in fila per larghezza supererebbero i 185 metri, ed infine allineati, come stanno normalmente nelle nostre librerie, occupano quasi 17 metri, come tutti i collezionisti ben sanno!).

Viaggio nel tempo perché ogni analisi che si vuole fare su Urania non può prescindere dal calarsi nell'epoca in cui quella determinata opera è stata proposta al pubblico.

Volendo affrontare l'argomento con una certa schematicità lo si può senz'altro riassumere in curiosità di carattere generale ed in singoli fatti salienti e significativi.

Curiosità a carattere generale

La prerogativa che l'ha contraddistinta da sempre è quella di essere una collana di riferimento per i lettori di fantascienza di generazioni diverse. Il primo passo in tal senso fu fatto dopo circa dieci anni dalla nascita della collana e cioè all'inizio degli anni '60 con la pubblicazione delle prime "Ristampe". Questa delle Ristampe è una caratteristica tipica di Urania, infatti, così almeno a noi risulta, nessuna altra collana di fantascienza ne ha fatto uso in Italia (solo ultimamente, e per gli stessi motivi, la collana dei Classici Urania). Questo fenomeno crediamo che sia dovuto principalmente alla longevità della collana e al bisogno di proporre, a distanza di tempo, alle nuove generazioni che via via si avvicinavano alla letteratura fantascientifica, le stesse opere che hanno, in qualche modo, segnato la storia della fantascienza. Da circa 17 anni questo non avviene più, anche perché questa funzione è stata completamente assolta dai Classici, ma senz'altro le Ristampe hanno costituito per i primi 1000 numeri di Urania (l'ultima ristampa è stato il n° 1002 del 4 agosto 1985) una costante molto rilevante tant'è che ben oltre 150(!) numeri sono stati ristampati all'interno della collana stessa. Come dire una collana nella collana.

Altro carattere curioso per Urania è quello di essere stata l'unica pubblicazione letteraria di fantascienza, e forse l'unica pubblicazione letteraria in assoluto, che in un periodo molto ampio, non sempre ma abbastanza di frequente, a venire apprezzata più per l'illustrazione di copertina che per il contenuto. Questo è avvenuto più volte con le illustrazioni di Karel Thole che potremmo affermare, come si usa dire nel mondo del calcio riferendosi a determinati giocatori e alle loro imprese durante un incontro che meritano da sole il prezzo del biglietto, alcune copertine del pittore olandese da sole meritavano il prezzo del volume.