Dopo l’edizione Granata Press del 1992, la casa editrice Magic Press ha ristampato un edizione totalmente rinnovata di Venus War, un classico del fumetto giapponese. Nuova traduzione, formato identico all’originale giapponese, senso di lettura tradizionale. L’intera opera consta di 4 volumi di 256 pagine l’uno, in bianco e nero.
L’autore dell’opera a fumetti (e regista del relativo film) è Yoshikazu Yasuhiko, classe 1947. Dopo aver abbandonato l’università sul finire degli anni sessanta, Yasuhiko entra a far parte del Mushi Productions Studio, allora diretto dal celebre Osamu Tezuka (autore di La storia dei tre Adolf, Kimba il leone bianco e del famoso Astroboy). Qualche anno dopo Yasuhiko fonda assieme a Yoshiyuki Tomino (conosciuto proprio nello Studio) la Sunrise, a tutt’oggi tra le più grandi case d’animazione giapponese. Ha prodotto serie animate di successo mondiale, quali Cyborg 009, Mobile Suit Gundam e Cowboy Beebop. Tra i suoi ultimi lavori, ricordiamo la serie di manga dedicata ai personaggi storici: Jeanne (Giovanna d’Arco), Alexandros (Alessandro Magno) 2003, Jesus (Gesù) 2003. Dal 2006 insegna presso l’Università di Arte e Tecnica di Kobe.
Ma veniamo a Venus War, che ha una trama epica. In un ipotetico 2003, un gigantesco asteroide di ghiaccio colpisce il pianeta Venere. Per effetto della collisione, il moto di rotazione del corpo celeste rallenta, raggiunge lo stesso valore del moto di rivoluzione (224 giorni circa). Gran parte della densa atmosfera viene scagliata nello spazio e tonnellate d’acqua ricadono sul pianeta formando acide distese marine. Il pianeta rivolge ora al sole sempre la stessa faccia, diventando un mondo diviso da un giorno senza fine e da una notte di uguale durata. Le particolari condizioni generatesi finiscono paradossalmente per trasformare l’atmosfera di Venere: in un attimo, un pianeta caldissimo e inospitale per qualsiasi forma di vita, diventa abitabile per la specie umana. Dopo iniziali spedizioni esplorative e una veloce terra formazione, nel 2012 ha inizio una vera e propria colonizzazione su vasta scala. Si inaugura il primo anno del calendario venusiano.
Circa settant’anni dopo lo sbarco dei primi coloni, Venere è divisa in due grandi stati autonomi separati dal mare: Aphrodite e Ishtar, due entità politiche in crescita e alla ricerca di spazio vitale e di risorse; inevitabilmente arrivano allo scontro: entrambe rivendicano lo sfruttamento della zona detta “coda dello scorpione”, una regione neutrale ricca di giacimenti di gas e minerali.
L’esercito di Aphrodia è costretto a ripiegare in seguito alla comparsa, sul campo di battaglia, dei pesanti carri Admiral-1, praticamente inarrestabili, noti come “Piovra”.
In seguito a questi eventi, la Terra invia su Venere una commissione con lo scopo di verificare l’effettiva situazione, le eventuali violazioni territoriali e le infrazioni di un trattato vigente che impediva l’uso di armi non convenzionali. Ma la situazione precipita quando un battaglione di carri “Piovra” viene paracadutato intorno a IO, la capitale di Aphrodia. Il governo è ormai al collasso, messo in ginocchio da una piccola unità nemica. Le forze armate di Aphrodia,non potendo logisticamente ricevere aiuto dalla Terra in tempo utile, e non avendo nemmeno certezze di un vero e proprio intervento dal pianeta madre, devono approntare, sul filo di lana, nuove strategie di difesa.
5 commenti
Aggiungi un commentoRecensione impeccabile.
All'autore di questo articolo non sfugge nessun particolare poco rilevante. Si riesce a cogliere quella "tensione bipolare" tra bene e male che caratterizza il protagonista, che è, a parer mio, l'aspetto fondamentale su cui Yoshikazu Yasuhiko ricama la trama della storia, ma che volutamente mantiene per alimentare l'entusiasmo nel lettore.
Questo "bipolo" in cui si alimentano gli opposti si ritrova nella mera descrizone del pianeta quando il recensore scrive.."diventando un mondo diviso da un giorno senza fine e da una notte di uguale durata..." .L'abilità dell'autore di questo articolo sta propio in questo: è riuscito ad evidenziare quel poco evidente filo conduttore tra lo scenario dell'azione e lo stato d'animo del protagonista
Il mio voto è eccellente.
Complimenti! sono pienamente d'accordo con il commento di Bonaventura Vitolo,
Bell'articolo...descrive bene l'essenza dell'opera,complimenti!
L'ultimo numero è alle porte. Non ho mai letto questo manga, ma, senza spoilerare troppo, cos'è cambiato? oltre a i carri armati, c'è spazio per qualche riflessione (come in Pluto, di cui ti sei occupato)?
Ce ne sarebbero da fare tante,e come puoi trovare alcune ce ne sono anche nell'articolo,sopratutto nel finale.
L'opera la consiglio vivamente perchè seppur datata rimane sempre attuale,un bel Mechanical design,e sceneggiatura complessa ma adatta a tutte le tipologie di lettori.Il punultimo numero,il terzo,ci fa vedere la guerra vista da parte degli aggressori,i soldati e gli abitanti di Ishtar,un po come fatto da Clint Eastwood ne Flags of Our Father/lettere da iwo jima,dove in un film veniva mostrato il punto di vista degli Americani,nell'altro quello dei Giapponesi sulla guerra del pacifico.
Qui un intrigo ci mostrera la guerra all'interno della guerra,e l'infrangersi dei sogni dei protagonisti.
Fatemi sapere cosa ne pensate su!
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