Da pochi giorni nelle fumetterie è giunto il terzo crossover che vede interagire l’universo della nostrana Sergio Bonelli Editore e la statunitense DC comics: dopo Dylan Dog/Batman e Zagor/Flash, ecco Nathan Never con la Justice League.

Il crossover (o Team Up o Incrocio Narrativo) questo sconosciuto (per modo di dire)

La sincrasi Crossover proviene dall’unione dei termini inglesi cross (attraversare) e over (oltre): in pratica un incrocio tra due (ma anche più) linee narrative normalmente a sé stanti.  Possiamo avere crossover letterari, cinematografici e musicali con le loro diramazioni: crossover nei fumetti, nei videogiochi, nei cartoni animati e ovunque possa portare l’immaginazione. Se studiassimo approfonditamente il fenomeno ne ritroveremmo degli esempi nei poemi dell’antichità cosi come nei cicli cavallereschi del medio evo. Largo uso se ne fece soprattutto in campo televisivo negli anni ‘80; ad esempio l’arrivo di Jessica Fletcher, la protagonista della Signora in Giallo (Murder, She Wrote) interpretata da Angela Lansbury che interviene ad indagare su un caso nella settima serie di Magnum P.I., interferendo e poi collaborando con Thomas Sullivan Magnum IV, il personaggio indimenticabile interpretato da Tom Selleck.

In campo fumettistico ogni casa editrice ha un proprio universo finzionale che comprende l’insieme di tutte le varie linee narrative dei propri personaggi. I più noti al momento sono quelli dei due colossi: l’universo Marvel (o Marvel-verse) e quello DC (o DC-verse) senza poi dimenticare quelli delle altre case editrici, le cosiddette indipendenti, come l’IMAGE-verse (poi confluito in quello DC), il VALIANT-verse, l’universo Dark Horse e così via.

Molto semplice, quindi, fare incontrare, non essendoci problemi di diritti legali, due personaggi e/o gruppi che vivono nello stesso universo, ossia appartengono a una medesima casa editrice, come possono essere ad esempio L’Uomo Ragno e gli Avengers nell’evento concepito da Brian Michale Bendis in Vendicatori Divisi (Avengers Disassembled, 2004) che vide la confluenza delle testate (e delle relative continuity) dedicate all’uno e agli altri.

Il più famoso e probabilmente il primo vero crossover del genere supererostico anche storicamente riconosciuto è Crisi sulle Terre infinite (Crisis on infinite Earths, 1985), nata da un’idea di Marv Wolfman a seguito di una lettera di un fan. Nell’apprestarsi del cinquantesimo anno di attività della DC si poneva il problema di una difformità nella continuity, generata anche dal fatto di avere più versioni di uno stesso personaggio causate dai lavori dei diversi autori e disegnatori anche di diversi periodi storici. Senza addentrarsi nella trama, complessa e su vari piani, in questo evento si delineerà il concetto di multiverso, con la presenza di varie terre appartenti a piani paralleli della realtà: Terra 1 è la terra con le versioni attuali dei supereroi, nella due ci sono quelli della golden age (i supereroi apparsi a ridosso della seconda guerra mondiale tra cui la Justice Society of America), nella tre abbiamo un mondo al rovescio (non ci sono supereroi ma versioni malvagie che lottano contro il paladino della Legge Lex Luthor, Abramo Lincoln è l’assassino del presidente degli stati uniti e via su questa riga), su Terra X i nazisti dominano, su alcune terre ci sono solo i supereroi delle case minori che lungo la strada sono confluite in DC (come la Charlton) e così via.

Riferendoci poi a vari universi narrativi, possiamo poi riferirci a crossover interni e crossover esterni a seconda che questi coinvolgano personaggi di una stessa casa editrice (come nei due precedenti esposti) ed esterni, quando gli incontri avvengono tra case editrici diverse. Riguardo quest’ultimo tipo negli anni ‘90 la Panini lanciò una collana a fumetti che raccoglieva tutti gli incontri tra Marvel e Dc mai avvenuti: Le battaglie del secolo, titolo che parafrasava quello del primo numero, La battaglia del secolo, storico episodio dove Superman (DC) e l’Uomo Ragno (Marvel) devono fare fronte comune. Nei successivi numeri gli eroi e i gruppi Marvel (X-men, Fantastici 4, Punisher etc.) incontreranno quelli DC (Titani, JLA, Batman, etc). In alcuni di questo numeri appare un personaggio particolare, Access (al secolo Axel Acces) capace di fondere gli eroi e creare un universo comune, l’Amalgam, i cui diritti sono comuni e posseduti da entrambi gli editori. Sulla falsariga di quest’ultima collana furono nel medesimo periodo pubblicate anche le battaglie del Millennio, che raccolgono gli incontri dell’universo Marvel con quello Image (team X/Team 7, Prophet/Cable e vari altri).

Di solito i crossover interni hanno la funzione principale di riordinare gli universi narrativi, creando eventi che atti a generare nuovi inizi, riallineare fili conduttori (Crisi Finale Dc) o ristabilire nuovi equilibri (Marvel Civil War). Quelli esterni invece normalmente hanno funzione sopratutto promozionale per coinvolgere i fan della concorrenza in una operazione bipartisan che normalmente non ha influenza nelle linee narrative interne delle due case, ossia le singole continuity non ne risentono. Abbiamo detto normalmente perché ci sono notevoli eccezioni come nel crossover WildC.A.T.S/Aliens (1998) scritto da Warren Ellis dove l’universo della Image di Jim Lee si scontra con i terribili alieni provenienti dai film della serie Alien (per i quali i diritti a fumetti appartengono ancora oggi alla Dark Horse). Qui la stazione spaziale Skywatch è invasa da Xenomorfi che trucidano gran parte del gruppo speciale di supereroi Stormwatch. Dalle ceneri di questo gruppo i sopravvissuti confluirono nei due gruppi creati dallo stesso Ellis: The Planetary e il pluripremiato The Authority.

Per quanto riguarda il nostro paese, come crossover interni, epici sono stati gli incontri tra l’indagatore dell’incubo Dylan Dog e il detective del Mistero Martin Mystere in tre volumi specifici e in varie comparsate sui rispettivi mensili. Martin Mystere incontrerà inoltre Nathan Never anche se distanziati di vari secoli con un particolare escamotage.

Per quelli esterni abbiamo le comparsate in Ratman, l’iconico personaggio di Leo Ortolani pubblicato da Panini, dei vari supereroi americani (Elektra, Capitan America, L’uomo Ragno) e con la spietata Serial Killer Erinni creata da Ade Capone per la sua Etichetta Liberty. Sempre di questo ultimo autore, nella carrellata di esempi, poi possiamo ricordare nel diciassettesimo speciale di Lazarus Ledd la presenza di Nicolas Eymerich, l’inquisitore domenicano venuto fuori dalla penna di Valerio Evangelisti.

Cosa è la Jla? Chi è Nathan Never?

La Justice League of America, che possiamo considerare un crossover interno permanente, nasce nel 1960 da un’idea di Gardner Fox. Fox già nel 1940 aveva concepito un gruppo simile, la Justice Society of america che radunava personaggi di varie case editrici (Doctor Fate, Atom, Sandaman e vari altri). La rivista All-Star Comics che li ospitava, chiuse i battenti nel 1951 visto un generale disinteresse postbellico verso i supereroi. Dopo qualche anno l’interesse comincio a risvegliarsi e furono proposte nuove versioni di alcuni personaggi (Flash, Lanterna Verde, ecc), e il recupero di altri.Da allora varie versioni, defezioni, qualche morte e resurrezioni portano il supergruppo alla formazione attuale: Superman, Batman, Wonder Woman, Lanterna Verde, Flash, Aquaman e Cyborg.

Nathan Never vede la prima pubblicazione per Sergio Bonelli editore nel 1991 da un’idea del “trio dei sardi”: Medda, Serra e Vigna. Il personaggio è ispirato all’investigatore di Blade Runner Rick Deckard ma nella serie ritroviamo influenze che spaziano dall’immaginario orientale come Patlabor, Gundam, Akira quanto alla fantascienza occidentale degli anni ‘80 e classica: Alien, Terminator, Star Trek senza dimenticare Asimov visto che nel futuro di Nathan Never vivono organismi cibernetici che rispettano le sue tre leggi della robotica. Nathan Never è un agente speciale Alfa, fa parte di un’agenzia privata che nel futuro dove è ambientato, aiuta i normali corpi di polizia nella lotta contro il crimine. Sua collega ed ex galeotta è Rebecca Laurence Weaver più nota come Legs (che ha avuto anche una propria serie nel 1995).

Il crossover Nathan Never/Justice League la trama e gli altri due: Zagor/Flash e Batman/Dylan Dog

Durante il Lucca Comics and Games del 2018 Sergio Bonelli Editore fece un annuncio che per il suo contenuto sarebbe stato epocale: gli storici personaggi della casa di via Buonarroti avrebbero incontrato i Supereroi della Dc Comics, e nello specifico i cicli sarebbero stati tre.

Il primo ciclo partito nel 2019 si apre con l’episodio dal titolo Dylan Dog/ Batman: Relazioni Pericolose è scritto da Roberto Recchioni e disegnato dal duo Gigi Cavenago e Werther dell’Edera vede Xabaras e il Joker interagire in infidi interessi. Il famoso investigatore di Craven Road a Londra e il cavaliere oscuro di Gotham City dovranno unire le loro forze. Il secondo ciclo inizia con il numero 0 dal titolo Zagor/Flash: La scure e il fulmine (2020) disegnato da Davide Gianfelice su testi di Mauro Uzzeo e Giovanni Masi. Qui un viaggatore attraversa il tempo e lo spazio passando dalla foresta di Darkwood dell’indefinito west di Zagor-te-nay fino alla Central City dei giorni nostri di Barry Allen, il moderno Flash.

Nathan Nevever/Justice League: Doppio Universo è l’atteso esordio del terzo ciclo scritto da Michele Medda, Bepi Vigna, Adriano Barone e disegnato da Sergio Giardo. I Tecnodroidi sono esseri Biomeccanici creati dal nemico storico di Nathan Never il criminale Aristotele Skotos, ufficialmente carismatico leader di una setta. Esseri che ricordano i per molti versi i Borg di Star Trek hanno portato la loro maggiore offensiva nel tentativo di soggiogare l’umanità in un futuro ancora più lontano di quello dove è ambientato Nathan Never. In quel futuro anche gli spostamenti nel tempo sono possibili e i Tecnodroidi portano le loro offensive in varie epoche come l’antico Giappone e anche su linee temporali alternative. Il legame con il presente dell’universo della Justice League viene proprio da uno dei suoi componenti più affini al mondo di Nathan Never e dei tecnodroidi: Victor Stone alias Cyborg. La minaccia riguarderà sia iltempo attuale dei più grandi supereroi della terra, la JLA, sia il futuro di Legs e Nathan, in una lotta senza esclusione di colpi.

Nuove avventure in questo universo narrativo espanso?

I tre numeri zero sono l’inizio di tre cicli componenti un nuovo universo crossmediale a cui si potrebbero aggiungere ulteriori tasselli visti i numerosi character dei due editori.

Le speculazioni sarebbero tante. Dampyr potrebbe calcare gli scenari e i personaggi di American Vampire? Potrebbe Martin Mystere scoprire che Java conosce Vandal Savage? Potrebbe Mister No avere incontrato il Soldato Fantasma durante la seconda guerra mondiale? I limiti di questo universo, per la gioia dei lettori, sono dettati solo dalla fantasia.