Primo Levi, partigiano, superstite dell'olocausto, autore di Se questo è un uomo, aveva quello che certi intellettuali italiani considererebbero un difettuccio, un vizietto: scrivere fantascienza. Già nel 1966 aveva pubblicato una raccolta di racconti fantascientifici, Storie naturali, pubblicata sotto lo pseudonimo Damiano Malabaila, che includeva tra l'altro il racconto Il versificatore, anticipatore delle IA basate su LLM, al quale recentemente Bruce Sterling ha dato un seguito su Robot 102. Qualche anno dopo, nel 1971, esce Vizio di forma, questa volta pubblicato sotto il proprio nome, contenente altri venti racconti, che viene ora riproposta in una nuova edizione da Einaudi.
La quarta di copertina
Un libro che è l’ennesima conferma di quanto Primo Levi, oltre che un imprescindibile testimone, sia anche un grande scrittore.
«I miei racconti sono un omaggio postumo ad alcuni autori che ho amato nell’adolescenza e dopo: Verne, Wells, lo Swift di “Gulliver”, Butler e altri…»
Vizio di forma è la seconda raccolta di racconti fanta-tecnologici e fanta-biologici di Primo Levi. Uscita nel 1971, a cinque anni dalle Storie naturali, è un’opera non solo ecologica ma ecosistemica. Chimico dagli interessi enciclopedici, Levi esplora le infinite possibilità combinatorie che la materia consente, ma non dimentica di cogliere le anomalie, le sfasature, i «vizi di forma» in cui si annida il germe di catastrofi piccole e grandi. La sua vena di narratore non è tuttavia apocalittica o disperata: al contrario, è mossa da una divertita curiosità per l’uomo. Le invenzioni della scienza e della tecnica aprono all’eterno gioco della commedia umana possibilità paradossali, assurde o esilaranti, che Levi narra con ironia e con fermezza di giudizio morale.
L'autore
Primo Levi nasce a Torino nel 1919. Si laurea in chimica nel 1941. Dopo l'8 settembre del 1943 si rifugia in montagna e si unisce a una banda di partigiani. Arrestato nel mese di dicembre, è trasferito nel campo di Fossoli in provincia di Modena. Nel febbraio del 1944, insieme ad altri 650 ebrei, viene deportato ad Auschwitz. Nel gennaio del 1945 il campo viene liberato dai soldati russi. Il ritorno in Italia dura molti mesi e passa per molti paesi: Russia, Ucraina, Romania, Ungheria, Austria, Germania. Nel 1947 pubblica la prima edizione di Se questo è un uomo presso l'editore De Silva. Nel 1948, è assunto alla Siva, l'industria chimica dove lavorerà per tutta la vita, prima come impiegato poi come dirigente. Nel 1958 una nuova edizione di Se questo è un uomo esce da Einaudi, che da quel momento pubblica quasi tutti i suoi libri: La tregua (1963), Storie naturali (1966), Vizio di forma (1971), Il sistema periodico (1975), La chiave a stella (1978), Lilít e altri racconti (1981), Se non ora, quando? (1982), I sommersi e i salvati (1986). Muore a Torino nel 1987. Oltre ai singoli libri, Einaudi ha pubblicato le sue Opere complete in tre volumi, a cura di Marco Belpoliti, e un Album Primo Levi curato da Roberta Mori e Domenico Scarpa.
Primo Levi, Vizio di forma (1971), ET Scrittori, Einaudi, pagg. 304, euro 12,50, ebook euro 7,99.
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