Primo Levi è conosciuto soprattutto per i suoi romanzi sull'Olocausto, ma era in effetti anche uno scrittore di fantascienza. Tra i suoi lavori ce n'è uno, incluso nell'antologia Storie naturali, intitolato Il Versificatore, dove Levi immagina, con punte di straordinaria premonizione, un dispositivo molto simile ai moderni sistemi di chat basati su LLM come ChatGPT.

Lo scrittore americano Bruce Sterling si è molto interessato a questo racconto (ne ha anche scritto una sorta di seguito uscito su Robot, Il Versificatore sessant'anni dopo) e ha collaborato con il museo della fantascienza di Torino, il Mufant, per realizzarne una versione da esporre al pubblico.

Dice Bruce Sterling:

Dopo due anni di lavoro (tranquillo e raffinato), MUFANT a Torino ha fatto una replica piuttosto buona del Versificatore di Primo Levi che si vedeva nel programma televisivo del 1971. Il dispositivo è solo un guscio vuoto, però: finora il Versificatore non ha alimentazione elettrica, luci, suoni o funzionalità digitali. Abbiamo alcuni progetti e schemi tecnici per farlo, ma la domanda più importante per il MUFANT è: cosa dovrebbe fare un Versificatore in un museo di fantascienza?

Ovviamente il Versificatore rinnovato non farà alcun lavoro d'ufficio per Gianrico Tedeschi e Milena Vukotic.  Quindi ci chiediamo quali funzioni dovrebbe svolgere un Versificatore per il pubblico italiano quando lo incontra in un museo italiano di fantascienza. Ovviamente può illuminarsi, riprodurre musica e recitare poesie, ma cosa dovrebbe dire sulla poesia, la letteratura, la fantascienza e l'essere in un museo? È sempre stato un dispositivo da scrivania, mai una guida alla storia della fantascienza, quindi quale comportamento è oggi appropriato e educato per esso?

L'opera è stata presentata nei giorni scorsi e questo è il discorso di Bruce Sterling.

Rebuilding Imaginary Futures: Il Versificatore, 2025

Ciao a tutti, I am Bruce Sterling, here to say a few words about fantascienza and museums. My companion today will be Google Translator. This translator uses Neural Machine translation, the PaLM large language model and the Gemini Artificial Intelligence service to translate the English language into the Italian language.

Also, thanks to this laptop, he can speak Italian, too.

Ciao a tutti. Lui è Bruce Sterling, uno scrittore di fantascienza cyberpunk che dovrebbe stare in un museo. Io sono Google Translator e oggi userò la traduzione automatica neurale, il modello di linguaggio di PaLM e il servizio di intelligenza artificiale Google Gemini per migliorare qualsiasi cosa dica. Essendo un’intelligenza artificiale, parlo un italiano molto meglio del signor Sterling.

The NATCA Versificatore was fantascienza. Google Gemini is a modern commercial business product which can compose language, as Primo Levi once prophesied.

Il signor Sterling sta cercando di spiegare in inglese che io sono la moderna “Profezia Artificiale” di cui Primo Levi scrisse come fantascienza sessant’anni fa.

The unique aspect of a fantascienza museum is that its objects are fantastic. Normal museums have authentic and historic artifacts. A fantascienza museum has imaginary and speculative artifacts. The MUFANT museum has a library of eighteen thousand real books — but the books are works of speculation and imagination.

L’aspetto unico di un museo di fantascienza è che i suoi oggetti sono fantastici. I musei normali ospitano reperti autentici e storici. Un museo di fantascienza ospita reperti immaginari e frutto di speculazioni. Il museo MUFANT ha una biblioteca di diciottomila libri reali, ma i libri sono opere frutto di speculazioni e immaginazione.

So what is a Versificatore? Why is the Versificatore such a fine example of an object that properly belongs in a fantascienza museum?

Cos’è dunque un Versificatore? Perché il Versificatore è un esempio così raffinato di oggetto degno di un museo di fantascienza?

First, when it began, the Versificatore was just spoken words. Primo Levi always liked to tell little stories to his friends, with his ideas, jokes and anecdotes. This talk was how Levi rehearsed his written stories. So at the beginning the Versificatore talking machine was a concept made of human speech.

All’inizio, il Versificatore era solo un insieme di parole parlate. Primo Levi amava sempre raccontare piccole storie ai suoi amici, con le sue idee, battute e aneddoti. Questo dialogo era il modo in cui Levi provava i suoi racconti scritti. Quindi, all’inizio, la macchina parlante del Versificatore era un concetto fatto di parole umane parlate.

Then Levi decided that his idea might work best as a radio play. This means actors talking, speaking dialogue aloud, on the radio. That’s why the story, “Il Versificatore,” was originally written as a play. The play has directions for the tone of the voice of the actors. Including the Versificatore machine, who also has a role in the play, and can speak.

Poi Levi decise che la sua idea avrebbe funzionato meglio come radiodramma. Questo significava che gli attori parlavano, recitavano i dialoghi ad alta voce, alla radio. Ecco perché il racconto “Il Versificatore” era stato originariamente scritto come un’opera teatrale. L’opera teatrale contiene indicazioni sul tono della voce degli attori. Inclusa la macchina del Versificatore, che ha anche un ruolo nell’opera e sa parlare.

Continua su Medium…

Silvia Casolari e Jasmina Tesanovic svelano il Versificatore
Silvia Casolari e Jasmina Tesanovic svelano il Versificatore