BRIAN W. ALDISS

Con tutto il rispetto per Aldrin, Armstrong e Collins, i tre coraggiosi protagonisti dell'impresa, il volo sulla Luna rientra nella categoria degli eventi ripetitivi. Questo evento, tanto a lungo sognato, è diventato possibile col nascere della rivoluzione industriale, di cui rappresenta un vero e proprio trionfo. Da questo punto di vista si tratta di un avvenimento non nuovo, ma semplicemente di una continuazione logica di vecchi avvenimenti; e l'influenza che può avere sulle vite degli uomini va esaminata tenendo conto di questo fattore. La passeggiata lunare darà un mucchio di soddisfazioni e d'eccitazioni intellettuali agli individui la cui filosofia si riassume nella classica domanda "Funzionerà?" E naturalmente la risposta sarà affermativa. Ma, in tutto il mondo, esistono grandi minoranze scontente (potrei anzi dire maggioranze) che si dimostrano sempre più riluttanti ad accettare la validità di questa domanda. Per loro, evidentemente, la passeggiata lunare non offre alcuna risposta.

Gli scrittori di fantascienza dovranno darsi da fare per intuire le nuove prospettive aperte da questi viaggi spaziali. Ma per parecchia gente che tira avanti con diete carenti di proteine (oltre la metà della popolazione del nostro mondo) queste prospettive debbono essere assolutamente vuote; non faranno che riaffermare lo stato di cose già esistente, acuendo anzi i contrasti tra ricchi e poveri, a livello sia individuale che nazionale. La passeggiata lunare, in effetti, accresce il repertorio mondiale, già abbastanza notevole, di miserie e invidie. Porta nuovi problemi, anziché risolvere quelli vecchi. Nessuno nega che si sia trattato di una gloriosa vittoria tecnologica. Ma il sogno d'un atterraggio sulla Luna, che sembrava tanto bello nell'età della nostra innocenza, ha un sapore, come il suolo stesso della Luna, di sabbia e polvere.

ISAAC ASIMOV

Mi piacerebbe potermi fare quattro risate su I. F. Stone, ma non posso. Ogni sua parola contiene una notevole porzione di verità. Comunque, l'uomo non ha soltanto distrutto. Ha anche creato, e cose d'alto valore. E se alcuni uomini sono morti nel tentativo di uccidere, altri sono morti per salvarli. Alla fin fine, l'Uomo potrebbe distruggere se stesso e tutta la vita del suo pianeta, ma potrebbe anche non farlo. Diamogli un'altra possibilità, e forse nello spazio egli troverà quei motivi d'impegno che molti hanno sognato e pochi messo in pratica.

RAY BRADBURY

Di fronte al più grande evento della storia umana, il liberal Stone si è trasformato in un conservatore reazionario. Completamente ignorante, completamente cieco, completamente antico. Quest'individuo non ha alcun senso dello humor, o della bellezza. Ed è così vecchio con la sua apocalisse, mentre noi resteremo giovani con le promesse dello Spazio.

JOHN BRUNNER

Sono completamente d'accordo con le parole di Stone. Armstrong, Aldrin e Collins, voltandosi dalla Luna a guardare la Terra, potevano vedere un pianeta dove un terzo della popolazione è malnutrita; dove i fiumi e i mari vengono deliberatamente e scientemente avvelenati; dove le foreste sono abbattute e le distese d'erba trasformate in deserti; dove le città si trasformano in campi di battaglia, non solo quando arrivano invasori stranieri, come i russi a Praga, ma anche quando i politici tracciano linee su una mappa separando i fratelli dai fratelli, come nel Nord e Sud Vietnam; dove i preti inducono alla guerra i seguaci del Principe della Pace, come a Belfast. Quanto tempo ci vorrà prima che qualcuno suggerisca che la Luna è il posto ideale per combattere una guerra, dato che c'è così poca gente da far fuori e ci sono così pochi edifici da abbattere?