Con l’autrice è intervenuta la giornalista Loredana Lipperini che sul Venerdi di Repubblica aveva scritto: «Scarlett Thomas è una splendida scrittrice e il suo tuffo nel thriller storico-filosofico è dissacrante, colto e avvincente. Il viaggio della giovane Ariel Manto nella possibilità della mente umana non è semplicemente un divertimento erudito: è uno slalom letterario che non vuole destare stupore in chi legge ma puro piacere. Imperdibile.»

La presentazione si è tenuta dalle ore 18,30 alle ore 19,30 e si è svolta sotto forma di dialogo tra la giornalista Loredana Lipperini e l’autrice.

A domande interessanti ci sono state analoghe risposte che hanno appassionato il pubblico presente e fatto rimpiangere il tempo troppo breve, perché si doveva lasciare il posto ad altre presentazioni.

Vista l’ora tarda e il numero degli intervistatori che attendevano il loro turno, abbiamo dovuto ridurre il numero delle domande che avremmo voluto fare alla autrice mentre la  “trascinavamo”  in altro locale.

Fatti i saluti d’obbligo passiamo subito alle domande e dopo averne escluse alcune che sarebbero servite a farci conoscere meglio l’autrice entriamo nel vivo.

Abbiamo letto che tiene “corsi di scrittura creativa” ritiene che per uno aspirante scrittore sia utile? E perchè? A questa domanda posta ad altri scrittori abbiamo avuto varie risposte contrastanti tra loro.

Assolutamente no. Penso che se si sono letti parecchi libri si può fare anche a meno di questi corsi. Io tengo questi corsi di scrittura in quanto chi li segue, ed è completamente a digiuno in merito, può scoprire e imparare come viene formata una storia, le varie tecniche di dialogo e molto altro. Allora in questo caso il corso è utile, altrimenti no.

Che argomento tratta la sua serie di romanzi su Lily Pascal?

Sono una serie di romanzi che parlano di misteri. Li ho scritti più che altro pensando al lato commerciale più che alle storie in se. Non ne sono molto fiera, non li amo.

Come è nata l’idea di questo romanzo? C’è stato un libro, un film che l’hanno ispirata?

Sono assolutamente convinta che un libro debba essere originale e pertanto non avrei mai potuto prendere l’idea di un altro libro oppure da un film, proprio perchè non sarebbe stato originale. È certo però che ci sono stati alcuni libri e film che mi hanno influenzata un poco, come Matrix per esempio. Credo proprio che ci siano dei punti in comune tra Matrix e il mio romanzo

Nel romanzo si parla di “altre dimensioni" (in pratica un non-luogo), di “viaggi nel tempo e nello spazio”, di possibilità di introdursi nelle menti altrui (uomini e animali). Temi classici della fantascienza. Domanda: è stata o è ancora una lettrice di romanzi di fs?

Sì, sono stata e sono ancora una lettrice di science fiction.

La “troposfera” è un concetto affascinante. È una sua totale invenzione?

Assolutamente sì.

Altro argomento interessante è la religione e le divinità. Interessante Apollo Smintheus il dio/topo e il rapporto tra la sua forza e il numero di adoratori. Idea espressa da Neil Gaiman nel suo romanzo American Gods. Può dirci qualcosa in più? Forse era un argomento da ampliare...

Scarlett Thomas
Scarlett Thomas
Conosco molto bene questo autore e ne apprezzo i lavori, però America Gods non l’ho mai letto: comunque credo che sull’argomento del rapporto diretto tra la forza di un Dio e il numero di adoratori si siano espressi anche altri autori con idee similari.

Parla anche dell’intervento dei “cattivi” della Cia che fa esperimenti in merito e si vuole appropriare del libro di Lumas. Come per Apollo Smintheus non ritiene che erano argomenti da ampliare?

Sì, è vero, nel mio romanzo c’erano molte cose che si potevano ampliare ma non era mia intenzione andare oltre né farne una trilogia (aggiunge ridendo).

Quanto di Scarlett Thomas (carattere, pregi, difetti, modo di vedere il mondo) si è riflesso in Ariel Manto?

Sicuramente almeno il 90%.

Lo immaginavamo. Ancora, il suo romanzo è stato presentato come un thriller storico-filosofico. Cosa ne pensa? Ritiene giusta la definizione?

Certamente.

E ancora: “moderna favola che mescola per bene situazioni da Alice nel paese delle meraviglie con romanzi tipo Ritorno al futuro.

Si, è una definizione molto azzeccata.

Cosa ne pensa di una trasposizione del romanzo in film (tipo Matrix?)

Per adesso non ci sono stati contatti di alcun tipo, però credo che sarebbe un ottima idea in quanto il mio romanzo si presta molto bene a questo tipo di passaggio.

Ha intenzione di usare ancora la protagonista Ariel Manto e anche il non-luogo della “troposfera?

Assolutamente no.

A chiusura della intervista, nel mentre la salutiamo, facciamo notare alla autrice, molto carina a dire il vero, che la foto che la ritrae inserita nel risvolto della sovracopertina non le rende assolutamente merito e le consigliamo di cambiare fotografo.

Ridendo ci risponde che abbiamo ragione, e aggiunge: “Infatti in quella foto sembro un alieno”.