Sta arrivando una tempesta, dice Mr. World (Crispin Glover, Ritorno al futuro) a un certo punto del primo trailer della seconda stagione di American Gods, che non a caso indica un generico 2019 come data di uscita, perché la tempesta  c'è stata anche dietro le quinte, motivo per cui Neil Gaiman, autore del romanzo originale, ha pensato bene di chiarire ogni dubbio in due diverse interviste.

Fuori un altro showrunner

La notizia l'aveva riportata in esclusiva The Hollywood Reporter: Jesse Alexander (Heroes, Lost), lo showrunner che aveva sostituito i fuoriusciti Bryan Fuller e Michael Green all'inizio della prima stagione, era stato, come diceva la testata, licenziato-non licenziato durante la scrittura della stagione due, ovvero per evitare che la voce di un ulteriore cambio di showrunner generasse dubbi nei fan, non era stato effettivamente licenziato, ma gli era stato chiesto di non far parte del team degli autori né di entrare nella sala di montaggio. Il motivo secondo il sito era che l'autore aveva riscritto almeno sette volte il finale della stagione due senza che piacesse a nessuno, il che però aveva e ha portato a ritardi nelle riprese.

Così Gaiman ha voluto precisare che tutto si riduce a quel punto riportato nell'articolo:  

Avevamo un finale per la serie che non funzionava, così piuttosto che fare le cose male e in fretta ci siamo presi il nostro tempo, quando avremo lo script giusto lo scriveremo.

E fa un paragone: se i fan di Game of Thrones possono aspettare due anni per la stagione finale, allora anche loro possono farlo.

Ma soprattutto, questo ha portato a un maggiore coinvolgimento di Gaiman nel ruolo, appunto di showrunner, ruolo che aveva già testato con la miniserie Good Omens e che ormai sembra piacergli perché gli dà controllo sulle sue opere.

La nuova dea

La doppia uscita di scena della Anderson, che aveva detto addio prima a X-Files e poi ad American Gods aveva lasciato altri dubbi sul futuro della divinità chiamata Media. Ma Gaiman ha raccontato che la dea non è morta, è la fuori da qualche parte, che vaga solitaria, con sempre meno seguaci e meno potere. Ora è il momento della dea New Media (Kahyun Kim, Shameless), quella dei like e di Snapchat, della gratificazione istantanea e superficiale dei media, un aspetto che ovviamente all'epoca del romanzo non esisteva, ma che oggi è come una botta di endorfina.

Un nuovo dio

Gaiman ha aggiunto che uno degli aspetti che voleva approfondire era lo stato di sorveglianza continua americano, dell'intrusione nelle vite delle persone e del monitoraggio continuo delle loro vite, che verrà rappresentato da un gigantesco Argo con quattro occhi.

Mad Sweeney

Ovvero il personaggio interpretato da Pablo Schreiber (Orange is the New Black), del quale abbiamo visto solo un piccola parte della sua vita, ora vedremo ben settemila anni. 

Per finire, dopo alcune uscite di scena (anche il ritorno di Kristin Chenonweth, ovvero Easter, è in dubbio) il protagonista Ricky Whittle (The 100) ovvero Shadow Moon non ha dubbi:

Quello che ho visto e di cui sono stato parte è stato così fenomenale che ho esteso il mio contratto. Non lo fai se non sei felice e io voglio essere parte di questo mondo per molto tempo.

La stagione due di American Gods è prevista in arrivo anche da noi su Amazon Primevideo in un punto indefinito del 2019, vi lasciamo con il primo trailer: