Il regista Tobe Hooper
Il regista Tobe Hooper
Alla produzione prese un colpo quando il film fu bollato col marchio R - Restricted dalla commissione di censura. Una R avrebbe significato la perdita di una grossa fetta del pubblico giovanile, per cui i produttori ricorsero in appello facendo notare che non c'erano scene di sesso e neppure violenza estrema. Peraltro nessuno muore. La commissione sembrava più essere preoccupata dallo spinello che i genitori si concedono in una delle prime scene, comunque sia alla fine ritennero legittime le richieste della MGM ed il film uscì ai primi di Giugno 1982 con divieto PG - Parental guidance, che permetteva la visione anche ai più giovani se accompagnati da un adulto. L'uscita nelle sale americane avvenne giusto una settimana prima di quella di E.T., le reazioni della critica (come spesso avviene per pellicole di genere horror) furono piuttosto negative ma evidentemente il pubblico gradì ed il film, costato poco meno di 11 milioni di dollari, finì per incassarne più di 76 solo nel Nord America più altri 45 nel resto del mondo, spianando la strada ai due (meno che mediocri) seguiti.

Ci furono controversie riguardo la paternità del progetto, al punto che il Sindacato dei Registi Americani avviò un'indagine. In effetti il regista accreditato ufficialmente è Tobe Hooper ma certamente lo zampino di Spielberg è ben evidente, sia dal punto di vista tematico che stilistico. "La forza creativa in questo film è stato Steven" disse a chiare lettere il co-produttore Frank Marshall. "Tobe era il regista ed era sul set ogni giorno, ma Steven faceva i disegni per ogni scena". Non solo Spielberg ne aveva scritto il soggetto, collaborato alla sceneggiatura, preparato molti storyboard per le riprese ma, essendo il produttore, supervisionò in coppia con Marshall anche ogni aspetto della post produzione, dal montaggio all'utilizzo degli effetti speciali, missaggio dell'audio e delle musiche. Il ruolo di Hooper è stato quindi piuttosto limitato e assomiglia di più a quanto avviene in ambito televisivo, dove i registi delle serie si occupano delle riprese sul set ma poi tutto passa in altre mani. Spielberg dal canto suo ammette il suo forte coinvolgimento nel progetto: "Il mio entusiasmo per Poltergeist avrebbe reso difficile il lavoro di qualsiasi regista avessi assunto. Il film è frutto della mia immaginazione, delle mie esperienze. Il mio interesse è stato più forte di quello di un semplice produttore esecutivo. Pensavo che sarei stato capace di affidare Poltergeist ad un regista e andarmene. Avevo torto." Dall'esperienza dice di aver appreso una lezione importante: "Se scriverò una storia sarò io a dirigerla. Non metterò più nessuno nella posizione in cui ho messo Tobe". Il regista da parte sua commentò in questo modo: "Non capisco perché ci siano tante discussioni su questa faccenda. Ho sempre il film come una collaborazione tra me, il mio produttore e il mio sceneggiatore. E' vero, due di queste persone erano Steven Spielberg, ma io ho diretto il film e ho eseguito metà dei disegni di scena. Sono molto fiero di quello che ho fatto". Spielberg comunque era evidentemente poco contento dal modo in cui la stampa presentò quanto accaduto dietro le quinte e quattro giorni dopo l'uscita del film acquistò una intera pagina sull'Hollywood Reporter, rivolta a Tobe Hooper, nella quale si legge: "E' un peccato che certa stampa abbia male interpretato l'unica e creativa collaborazione che abbiamo avuto durante la realizzazione di Poltergeist. Ho apprezzato la tua apertura nel concedere a me, in quanto produttore e scrittore, un ampio margine di coinvolgimento creativo, così come so che tu eri soddisfatto della libertà che hai avuto per dirigere Poltergeist così magnificamente. Attraverso la sceneggiatura hai accettato la visione di questo intenso film sin dall'inizio, e in qualità di regista hai svolto il tuo compito, comportandoti in modo responsabile e professionale. Ti auguro il massimo successo per i tuoi prossimi progetti. Speriamo che Poltergeist porti al pubblico tanta soddisfazione quanta ne abbiamo avuta noi realizzandolo insieme.

Sinceramente, Steven Spielberg"