Eccoci, per il diciottesimo anno, a dare uno sguardo a quelli che sono stati i film di genere fantastico (fantascienza, fantasy, horror) che hanno attratto più spettatori nei cinema, nel periodo che tradizionalmente definisce la stagione cinematografica nella nostra penisola, ovvero dal 1° agosto 2024 al 31 luglio 2025.
Tra le case di produzione quella che risulta la più gradita dal pubblico è la Disney, che occupa per intero il podio con tre titoli (Mufasa: il re leone, il remake live action di Lilo & Stitch e Oceania 2). Nella top ten troviamo almeno un paio di titoli di genere fantastico che hanno avuto un grande successo e che dunque certamente vanno citati. Al 4° posto c’è l’italiano FolleMente, commedia corale scritta e diretta da Paolo Genovese il cui spunto base richiama sfacciatamente il disneyano Inside Out, rimasticato in salsa per adulti e con un cast di nomi noti che ha certamente favorito l’ottimo riscontro al botteghino (17.7 milioni di euro).
Un film Minecraft, ispirato all’omonimo videogame, si piazza al 7° posto, confermando la popolarità di un attore navigato come Jack Black che, come nei due Jumanji, sembra essere l’interprete perfetto nell’interpretare personaggi goffi ed eccentrici trasportati in mondi fantastici o virtuali. Costato alla produzione (Legendary/Warner) 150 milioni di dollari, il film diretto da Jared Hess ne ha incassati in tutto il mondo 955 (11.9 milioni di euro in Italia) e dai piani altri della WB hanno già assicurato che la serie proseguirà.
Il film propriamente fantascientifico più visto dell’anno è Jurassic World – la rinascita, a dirigere il quale è stato chiamato un regista specializzato in scifi come l’inglese Gareth Edwards (Rogue One, The Creator). Questo settimo film della serie, il primo della terza trilogia del franchise generato dal best seller di Michael Crichton nel 1990, è costato alla produzione (Ambin/Universal) circa 180 milioni di dollari (cifra riferita al budget produttivo, che non comprende i costi per le campagne pubblicitarie) e ne ha incassati 830, registrando anche un’ottima accoglienza nel mercato cinese, molto importante sul fronte degli incassi internazionali. Lo troviamo al 9° posto della classifica stagionale italiana, a quota con 9.9 milioni di Euro.
La versione live action del già noto Dragon Trainer ha funzionato bene sia all’estero che da noi. Il film, diretto dal canadese Dean DeBlois, già autore dei precedenti film animati, a fronte di un costo di 150 milioni di dollari ne ha incassati globalmente oltre 620, con 8.8 milioni di euro da noi, 13° posto in classifica. Il prossimo film è già stato annunciato per il 2027.
Al 17° posto troviamo Venom – The Last Dance, terza e ultima avventura sul grande schermo del personaggio dei fumetti Marvel interpretato da Tom Hardy, la serie che è andata meglio al botteghino tra le varie proposte di personaggi secondari legati all’Uomo Ragno sfornate negli ultimi anni dalla Columbia/Sony (Morbius, Madame Web, etc.). Costato circa 120 milioni di dollari quest’ultimo Venom ne ha incassati globalmente 478, con 7.2 milioni di euro nella nostra penisola.
Seguono due film destinati al pubblico dei più giovani. Il primo è la discussa versione live action di Biancaneve, che si può dire sia piaciuta poco alla critica e ancora meno al pubblico, tant’è che questa grossa produzione che è costata alla Disney ben 250 milioni di dollari ne ha incassati in tutto il mondo solo 205, finendo con l’essere un innegabile gran fiasco. Comunque in Italia è andato meno peggio che altrove, piazzandosi al 18° posto con 7.1 milioni di euro.
Buona l'accoglienza invece per Il robot selvaggio, in 19° posizione. Il regista e sceneggiatore Chris Sanders (autore dell’originale Lilo & Stitch del 2002) ha fatto nuovamente centro adattando per lo schermo il pluripremiato best seller per ragazzi di Peter Brown, che racconta la storia di un robot senziente la cui astronave precipita sulla Terra. Questa produzione Dreamworks/Universal è costata circa 75 milioni di dollari e ne ha incassati 334 (6.6 milioni di euro in Italia).
Al 22° posto troviamo un altro cinefumetto della Marvel, Capitan America – Brave New World, in cui Anthony Mackie (già apparso nei due precedenti film della serie) eredita il costume in passato indossato da Chris Evans. Costato alla Disney circa 180 milioni di dollari ne ha incassati globalmente 415 (6.1 milioni di euro in Italia), un po’ poco per prevedere nuovi film basati su questo personaggio, anche se i fan potranno rivederlo in azione nei prossimi due film sugli Avengers attualmente in produzione.
In 23° posizione arriva I Fantastici 4 – Gli inizi, ennesimo reboot della storica serie a fumetti Marvel dopo i precedenti tentativi fatti da Tim Story nel 2005 e da Josh Tank nel 2015. A un altro decennio di stanza è stato chiamato Matt Shakman, regista che si è fatto notare per riusciti episodi di serie televisive come Il trono di spade, The Boys e WandaVision. Agli ottimi incassi del primo fine settimana, che avevano fatto pensare a grandi risultati commerciali, è seguito un drastico crollo registrato già al secondo week-end nelle sale negli USA (-66%) che ha rapidamente raffreddato gli entusiasmi, visti gli alti costi di produzione di 200 milioni di dollari solo di budget, a cui, lo ricordiamo ancora una volta, vanno aggiunti i costi della promozione, stimati intorno a ulteriori 100 milioni di dollari. Al momento in cui scriviamo questo nuovo F4 ha incassato complessivamente 470 milioni di dollari (6 milioni di euro dall’Italia, a fine luglio, a cui evidentemente andranno aggiunti gli incassi estivi di agosto). Così come Capitan America, anche i Fantastici 4 saranno presenti nei due film sugli Avengers che sono in produzione.
Al numero 26 c’è Beetlejuice Bettlejuice, in cui Tim Burton riporta sul grande schermo il personaggio dell’ectoplasma irriverente a ben 27 anni di distanza da quanto Michael Keaton lo aveva impersonato per la prima volta. Operazione di resuscitamento tutto sommato riuscita, visto che il film, costato alla Warner Bros. 100 milioni di dollari, ha finito per incassarne nel mondo 452 (5.2 milioni di euro qui da noi).
Innumerevoli sono le volte che il personaggio di Nosferatu (variante non dichiarata di Dracula, che fu inventata per non pagare i diritti d’autore a Bram Stoker) è stato riproposto sullo schermo, e di recente anche il regista specializzato in horror Robert Eggers (The Witch, The Lighthouse) ha pensato che era tempo di fare un nuovo adattamento del classico di Murnau del 1922. Costato alla produzione (Focus Features/Maiden Voyage) una cinquantina di milioni di dollari, ne ha incassati 182 (5.1 milioni di euro in Italia, che gli valgono il 27° posto nella classifica della stagione).
Oltre ai F4, di cui abbiamo già parlato, l’altro grande tentativo di rilancio riguardava il primo fra tutti i supereroi, ovvero Superman. Questo nuova versione, diretta da James Gunn (già regista della trilogia sui Guardiani della galassia), con David Corenswet nei panni di Clark Kent e Rachel Brosnahan in quelli di Lois Lane, è andata bene soprattutto negli USA, ma ha registrato incassi un po’ al di sotto delle aspettative nel resto del mondo. Alcuni analisti ritengono che la saturazione di offerta supereroistica cominci, dopo oltre due decenni, un po’ a stufare, mentre altri pensano che un personaggio buono e altruista come Superman, modello del supereroe americano che lotta per la libertà e contro le ingiustizie, rispecchi ben poco gli USA in questo momento storico e dunque possa esserci stato una sorta di rigetto al di fuori dei confini americani. Costato alla Warner Bros. la non indifferente cifra di 230 milioni di dollari (anche qui, a cui vanno aggiunti almeno altri 100 milioni di dollari per il marketing) questo Superman ha incassato 595 milioni di dollari. In Italia il dato di fine luglio ammonta a 5 milioni di euro, che lo posiziona al 28° posto della classifica, e che è comunque destinato ad aumentare visto che il film è nelle sale per tutto agosto. Gunn ha detto che sta già scrivendo un nuovo film.
Un’altra produzione Marvel non troppo fortunata al botteghino la troviamo in 31° posizione. Thunderbolts, diretto da Jake Schreier, è stato apprezzato per il suo tono più cupo e maturo e per aver assemblato un nuovo team di antieroi ben riuscito. Tuttavia questa pellicola, costata alla Disney 180 milioni di dollari, ha finito per incassare nel mondo solo 382 milioni di dollari (4.8 milioni di euro in Italia) e non sorprende che non siano previsti ulteriori film su di loro.
Il film horror più visto nelle sale italiane in questa stagione è stato Terrifier 3, al 41° posto. Questa serie, che ha per protagonista un clown assassino, ha avuto origine da un cortometraggio di 20 minuti che il regista Damien Leone realizzò nel 2011. Il primo lungometraggio arrivò nei cinema nel 2016 e da allora Art the Clown è diventato un personaggio simbolo del cinema horror estremo e indipendente. Prodotto dalla piccola Dark Age Cinema con un budget di soli 2 milioni di dollari ha finito per incassarne 90, con l’Italia che ha contribuito con 3.6 milioni di euro, e per il prossimo anno è già annunciato un quarto film.
La versione cinematografica del musical fantastico Wicked – Parte 1 approda al 44° posto con un incasso di 3.5 milioni di euro. Nel mondo ha incassato oltre 750 milioni di dollari, e la seconda parte uscirà a novembre 2025.
L’horror corporeo The Substance, scritto e diretto dalla francese Coralie Fargeat, fu accolto con dieci minuti di applausi in occasione della sua presentazione al Festival di Cannes. Demi Moore vi interpreta un’attrice che per combattere l’invecchiamento assume una sostanza illegale che replica le cellule al fine di creare una versione più giovane di se stessa, ruolo che le è valso un Golden Globe e una candidatura agli Oscar. Costato alla produzione (Working Title Pictures) circa 17 milioni di dollari, ne ha incassati 77. Nella classifica stagionale italiana è al 49° posto a quota 3 milioni di euro.
Al 50° posto c’è il fantascientifico Alien: Romulus, una sorta di ritorno alle origini per la saga iniziata nel 1979 da Ridley Scott la cui regia è stata affidata all’uruguayano Fede Alvarez, anche co-sceneggiatore. Il budget contenuto a circa 80 milioni di dollari ha fatto sì che un incasso mondiale di 350 milioni di dollari (2.9 milioni di euro in Italia) bastasse alla Fox/Disney per mettere in cantiere un ulteriore film per il cinema, affidato ancora ad Alvarez. Nel frattempo la saga di Alien è anche arrivata sul piccolo schermo grazie all’acclamata serie tv (Alien: Earth) firmata da Noah Hawley (Fargo).
A seguire al 51° posto troviamo l’horror Smile 2, scritto e diretto da Parker Finn, autore del primo film che fu un aspettato successo per la Paramount. Questo sequel, realizzato con un budget di 38 milioni euro, ha incassato 138 milioni di dollari (2.9 milioni di euro da noi) e una terza parte è in pre-produzione.
Seguono un paio di film fantastici per ragazzi (Paddington in Perù e Elio), poi al 55° posto troviamo il fantascientifico Mickey 17, che racconta le tragicomiche sventure di cloni inviati nello spazio per colonizzare Marte. Si tratta del primo film hollywoodiano diretto dal regista sudcoreano Bong Joon-ho dopo gli Oscar vinti con Parasite (2019). Per realizzare questo adattamento del romanzo di Edward Ashton la Warner ha messo a disposizione di Joon-hi la cospicua cifra di quasi 120 milioni di dollari, ma sia la critica che il pubblico sono rimasti perplessi, portando a un sonoro fiasco che complessivamente ha incassato solo 133 milioni di dollari (2.6 milioni di euro in Italia).
L’horror Longlegs, scritto e diretto da Osgood Perkins, ha ricevuto un’accoglienza abbastanza positiva da parte della critica, cosa abbastanza rara per film di questo genere. Si tratta di una produzione indipendente costata solo una decina di milioni di dollari e che ha finito per incassarne 127 (67° posto nella classifica stagionale italiana con 1.7 milioni di euro).
In 72° posizione si piazza 28 anni dopo, in cui il regista Danny Boyle (Trainspotting) e lo sceneggiatore Alex Garland (Civil War) riprendono in mano lo scenario zombesco postapocalittico che avevano creato nel 2002 nel fortunato 28 giorni dopo. Costato alla produzione (Columbia Sony/TSG Entertainment) 60 milioni di dollari, ne ha incassati 150 (1.6 milioni di euro da noi). Un ulteriore seguito, The Bone Temple, è già stato girato e dovrebbe uscire a inizio 2026.
Ancora atmosfere horror al numero 73. Until Dawn – Fino all'alba di David Sandberg, è l’adattamento di un videogioco PlayStation, che con la Screen Gems (Sony) ha messo a disposizione il budget di 15 milioni di dollari per realizzarlo. L’incasso mondiale è di 53 milioni di dollari; 1.5 milioni di euro quello italiano.
Scendendo al 79° posto troviamo il dramma fantascientifico Megalopolis, ambizioso progetto scritto e diretto da Francis Ford Coppola, che lo ha anche prodotto tramite i suoi Zoetrope Studios. Costato intorno ai 120 milioni di dollari purtroppo il film non è piaciuto alla critica e ancora meno al pubblico. L’incasso mondiale è di appena 14 milioni di dollari, di cui 1.3 milioni di euro dall’Italia.
Final Destination – Bloodlines, diretto a quattro mani dal duo Zach Lipovsky & Adam B. Stein (Freaks), è riuscito invece a rilanciare il franchise che era iniziato nel 2000. Costato alla New Line/Warner una cinquantina di milioni di dollari ha raccolto complessivamente 285 milioni di dollari (1.3 milioni di euro da noi, 82° posto). Un ulteriore capitolo, sarà il 7° della serie, è già stato confermato.
La classifica stagionale, per quanto riguarda i film di genere che ci interessano, si chiude con l’85° posto dove si piazza I peccatori, vicenda vampiresca ambientata in Louisiana negli anni ’30. Scritto e diretto da Ryan Coogler (Black Panther) il film è stato molto apprezzato dalla critica e negli USA è stato un successo, incassando solo in nord America 278 milioni di dollari. Realizzato per la Warner con un budget di circa 90 milioni di dollari ha incassato complessivamente 365 milioni di dollari (1.2 milioni di dollari in Italia).
Per concludere, per quanto riguarda il trend generale del cinema in sala, c’è da riportare che nei primi sette mesi del 2025 il botteghino nostrano ha registrato un totale di 274.448.825 euro, con 38,4 milioni di presenze. Rispetto allo stesso periodo del 2024 si registra un incremento pari a +2,6% sugli incassi e un +1,1% sulle presenze, anche se ancora siamo al di sotto rispetto al pre-pandemia: -17,6% di incassi e -25,5% di ingressi nei primi sette mesi dell’anno rispetto al 2019.












3 commenti
Aggiungi un commentoO, più intelligentemente, la gente sa che Superman è il modello di uomo ideale da seguire e non un debole insicuro come quello dipinto in una pellicola politicizzata che, per questo, ha giustamente floppato.
Che la produzione magari sperasse a un incasso superiore è sicuro, ma decisamente prlare di "flop" è fuori luogo. Stiamo pur sempre parlando di un titolo che ha incassato intorno ai 600 milioni di dollari.
I dati piuttosto indicano chiaramente che l'interesse del pubblico generalista per i cine-fumetti sembra negli ultimi anni in costante calo, basti vedere anche il recente caso dei F4 della Marvel. Vedremo l'anno prossimo se i nuovi Spiderman e Avengers riusciranno a risollevare le sorti del genere.
ha incassato 600 milioni a fronte di un budget di 225... considerato che bisogna triplicare gli incassi per andare in pari, sono ancora sotto e non di poco.
Tra l'altro, è già disponibile per l'acquisto online quando Gunn aveva spergiurato che ci sarebbe voluto molto tempo prima che succedesse, segno che le cose sono andate peggio del previsto.
l'interesse è in costante calo perché i film sono stati farciti per anni di robaccia woke che interessava a una piccolissima parte della popolazione, mentre tutti gli altri la trovavano stucchevole e forzata. E perché hanno chiamato sceneggiatori e registi in base al colore della pelle e all'orientamento sessuale, invece che sceglierli per merito.
Deadpool & Wolverine è uscito l'anno scorso ma è andato bene, perché non ha seguito la traccia disney/marvel, e non ha realizzato le solite cose traballanti della DC.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID