L'osservazione del cielo stellato ha sempre suscitato molti interrogativi. La domanda sulla possibilità che altri pianeti ospitino forme di vita simili a quelle che si sono sviluppate sulla terra E' stata forse una delle più comuni. Tuttavia, sotto il profilo storico, l'interrogativo sulla presenza della vita nel cosmo pare sorgere in un contesto diverso da quello delle grandi questioni sull'origine e sul tutto che caratterizzano il "problema cosmologico". Se E' vero che già le antiche teogonie predisponevano a riconoscere la presenza di divinità antropomorfe in regioni diverse dalla terra, il tema della pluralità dei mondi e della loro abitabilità acquista vigore solo in concomitanza di nuove visioni speculative o di nuove scoperte che mutano la comprensione del posto dell'uomo nell'universo. Tematica tradizionalmente non centrale per il pensiero filosofico, il suo ingresso nell'ambito delle scienze naturali, e più recentemente in quello della tecnologia spaziale, ha influenzato vari settori della cultura (letteratura, costume, cinema), reclamando una ricaduta significativa anche in ambito religioso e teologico. Valutata in prospettiva storica, l'idea di ipotizzare la vita su mondi diversi dalla terra attraversa la cultura umana dall'epoca classica fino ai nostri giorni. Considerata nella sua oggettività, la possibilità di trovare forme di vita su altri pianeti e, soprattutto, quella di entrare in contatto comunicativo con intelligenze extraterrestri, rappresenterebbe senza dubbio una delle esperienze più straordinarie di tutta la storia dell'umanità.