A quasi tre settimane dalla separazione dalla sonda "madre" Cassini, il modulo Huygens si appresta a essere attivato e a iniziare la sua breve, ma storica discesa verso un mondo che nessuno finora ha mai visto, a causa della sua spessissima coltre atmosferica: Titano. Interamente realizzata dall'Agenzia Spaziale Europea, la sonda è costruttivamente suddivisa in due parti: il cosiddetto Entry Assembly Module e il Descent Module. Il primo, situato dentro lo scudo termico conico, contiene la strumentazione destinata a controllare la Huygens dopo la separazione dalla Cassini, mentre il secondo contiene la strumentazione scientifica. Da questo punto di vista, il modulo si avvale di sei strumenti interamente sviluppati in Europa. Accanto al DISR (Descent Imager and Spectral Radiometer), in grado di ritrarre immagini della superficie e dell'atmosfera di Titano, nonché di rilevare temperature, Huygens potrà analizzare la struttura e delle proprietà dell'atmosfera di Titano mediante lo strumento HASI (Huygens Atmospheric Structure Instrument) di cui è responsabile l'italiano Marcello Fulchignoni, e misurare le composizioni chimiche dei gas atmosferici attraverso il GCMS (Gas Cromatograph and Mass Spectrometer). Giacché la sonda farà le sue analisi soprattutto durante la discesa verso la superficie del satellite, è naturale che gli strumenti siano stati concepiti e costruiti soprattutto per misurare la dinamica e le proprietà dell'atmosfera. A questo proposito vanno citati ancora l'ACP (Aerosol Collector Pyrolyzer) che servirà per esaminare le nubi e le particelle sospese nell'atmosfera di Titano, e il DWE (Doppler Wind Experiment) per studiare i venti atmosferici e gli effetti che avranno sulla sonda durante la sua discesa. Unico strumento per l'analisi specifica del suolo è l'SSP (Surface Science Package), una serie di sensori coordinati che verranno utilizzati per investigare le proprietà fisiche della superficie di Titano, una volta che la sonda avrà toccato la superficie. Secondo i calcoli, la discesa durerà al massimo due ore e mezza, mentre le attività di analisi superficie dureranno almeno tre intensissimi minuti, per un totale di autonomia energetica del modulo di "soli" 153 minuti. Durante tutto questo periodo la Huygens comunicherà i suoi dati alla Cassini che, nel frattempo, avrà orientato la sua antenna verso Titano. Una volta terminate le attività di analisi del modulo, la Cassini allineerà la sua antenna di nuovo verso il nostro pianeta e ritrasmetterà alla Terra tutti i dati ricevuti dalla Huygens. Un'ora dopo (tanto è il tempo impiegato dalle comunicazioni della Cassini a raggiungerci) sapremo se la Huygens avrà fatto il suo dovere e se si sarà guadagnata di diritto un posto d'onore nei libri sull'esplorazione dello spazio. In bocca al lupo, Huygens!