Grazie alla sapienza del nomade, Silsilvio Buendía imparò a compiere strabilianti prodigi quali ad esempio comparire a volontà in qualsiasi trasmissione televisiva, promulgare leggi fatte a sua misura, dire stronzate enormi in pubblico senza perdere la faccia, comandare a bacchetta giornalisti, opinionisti e politici magari anche intelligenti ma che davanti a lui si mutavano in esseri proni tutti lingue umidicce e mani plaudenti.

Il piccolo Piersilvio, erede della dinastia, sin da fanciullo fu allevato in preparazione del giorno in cui avrebbe preso il posto del padre. Su indicazione dell'esimio genitore, le tate lo sfamarono con frullati di bond a medio termine e pasticci di azioni al portatore, lo fasciarono con pannolini marca Armani, lo rimpannucciarono tra guanciali foderati da biglietti da cento euro e lo cullarono al dolce suono dei registratori di cassa. Con tali cure il pupo crebbe sano, intelligente, moderato, liberale, liberista e imprenditore.

Verso i quindici anni d'età, a una festa in maschera a cui si era presentato con un costume prestatogli dal padre con tanto di cappuccio e coccarda "Loggia P2", vide una bellissima fanciulla che danzava con fare pensieroso e grazia solenne. Nonostante che tutti i Buendía fossero corazzati con la stessa impermeabilità degli affetti, gli divenne all'istante duro come una noce di cocco.

La fanciulla, che aveva doti di chiaroveggenza e divinazione come tutti i personaggi femminili dei romanzi che si rispettino, e questo per sottolineare il fatto che la femminilità fa scopa con l'irrazionale piuttosto che con l'intelletto, capì subito dove il ragazzo voleva andare a parare, per cui giostrò in modo da rimorchiarselo in un camerino dove gli praticò un formidabile intervento di capoeira kamasutrica, singolare disciplina nota solo in alcuni ristretti ambienti esoterico-caraibici cui la giovane apparteneva per retaggio ancestrale.

- Cos'è che ti ha conquistato, di me? - chiese Piersilvio quando finalmente riuscì di nuovo ad emettere un fiato. - Il mio splendido corpo d'atleta perfettamente abbronzato dai tiepidi raggi UVA del tropico? La mia potenza ciclonica da protomaschio meravigliosamente controllata?

- Voglio fare la Velina e/o Letterina e/o Presentatrice Scosciata del Meteo di Rete 4 - tagliò corto la ragazza. - Quindi rimettiti le mutande e tira subito fuori un contratto.

Piersilvio, colpito dalla rivelazione, in quel momento decise che la sua vita sarebbe stata consacrata al rombo dei cannoni e al fumo delle battaglie, e se vi sfugge la logica del passaggio ricordate che la natura umana è misteriosa e insondabile e che comunque qui si sta scrivendo un Nobel quindi non rompete le palle.

Silsilvio Buendía non si accorse dell'assenza del figlio se non sei mesi dopo la sua partenza, giacché stava chiacchierando con lo spettro di Craxíades e aveva perduto la cognizione del tempo e dello spazio, difatti al termine della conversazione si ritrovò a testa in giù in cima a un albero di papaia vestito soltanto di lische di pesce.

Quando gli dissero che Piersilvio non rispondeva al suo buongiorno non perché era distratto ma perché aveva lasciato Macondo già da prima di Natale, un bagliore lugubre apparve sul volto color autunno del patriarca. Egli si dispiacque alquanto, e fece allora un ultimo sforzo per cercare nel suo cuore il luogo dove gli si erano putrefatti gli affetti... Ma trovò soltanto l'American Express Platinum Plus, per cui si riannodò la cravatta di lische di pesce e tornò al lavoro.