Incubo a seimila metri

Dopo il successo di Io sono leggenda, torna in libreria Richard Matheson con i suoi capolavori assoluti: i racconti

Venti racconti tra i piú famosi del maestro americano del fantastico, tra cui pagine epocali come "Preda", storia della lotta feroce tra una donna e una malvagia bambola esotica, diventato un film televisivo notissimo in Italia. E poi "Incubo a seimila metri", fonte di uno degli episodi più amati di Ai confini della realtà, con protagonista William Shatner, futuro comandante Kirk di Star Trek, celebrato anche ne I Simpson. E una serie di classici della paura, della paranoia, del disagio contemporaneo, come "Il vestito di seta bianca" e "I figli di Noè", che hanno sancito la fama di Richard Matheson come uno dei più radicali narratori della zona d'ombra.

Richard Matheson, Incubo a seimila metri (Nightmare at 20,000 Feet)

Introduzione di Stephen King, traduzione dall'inglese di Maurizio Nati

Fanucci, Collezione Immaginario Dark

320 pagine ­ 13,50 euro ISBN 88-347-0994-2

Il suo sodalizio con Roger Corman E' stato fenomenale e ha prodotto cult movies come I vivi e i morti (1960), Il Pozzo e il pendolo (1961); I racconti del terrore (1962); I Maghi del terrore (1963). Cosa pensa oggi di quei film che hanno cambiato l'immaginario horror di milioni di persone e quale fu all'epoca il suo approccio alle originali storie di Poe?

House of Usher (I vivi e i morti) è stato il primo film che mi abbiano mai chiesto di realizzare e fare quel film mi stava davvero a cuore. Avevo letto la storia originale di Poe e l'avevo amata e continuava a spaventarmi ogni volta che la rileggevo. La modificai leggermente, aggiunsi dei personaggi e preparai così una scaletta completa che potesse andare bene per una sceneggiatura cinematografica. All'inizio ebbi contatto solo con l'American International e solo diverso tempo dopo che avevo iniziato il mio lavoro venni a sapere del coinvolgimento di Roger Corman. Sembra che molti critici considerino quei quattro film che realizzammo insieme nel giro di tre anni quanto di più vicino all'originale di Poe ci possa essere e forse hanno ragione, se si fa eccezione per uno dei racconti brevi compresi in "I racconti del terrore" che devo ammettere che E' tutta farina del mio sacco. Amo molto questa pellicola, E' il primo film da me sceneggiato che possa vantare la partecipazione di un colosso del cinema del terrore come Vincent Price. Quando lo vidi per la prima volta, il suo aspetto mi sorprese molto perché me l'ero sempre immaginato con una barba alla Van Dyck, certo non come si presentò quella volta. Ma lui era convinto che quello dovesse essere il suo aspetto e devo dire che era semplicemente perfetto.

Come nacque la collaborazione con Rod Sterling per la serie Twilight Zone? E quali dei racconti che ha scritto per quella serie televisiva le paiono ancor oggi esemplari?

Charles Beaumont E' sempre stato un mio caro amico. Venimmo entrambi invitati alla proiezione della puntata-pilota della serie Twilight Zone, dopodiché ci recammo direttamente nell'ufficio di produzione del serial ed incontrammo il produttore Rod Sterling. Presentammo le nostre idee e queste convinsero subito Serling a metterci sotto contratto, una volta tornati a casa le buttammo giù. Charles Beaumont vendette subito alcuni dei suoi racconti e ne fece un adattamento per la serie Twilight Zone. Per i primi anni, io invece scrissi solo storie originali per la serie. E' buffo, ma giusto l'altra sera la CBS ha trasmesso un programma che E' stato una sorta di celebrazione del 75° anniversario della rete e non poteva certo mancare un riferimento a una delle serie più rappresentative del suo periodo storico, ovvero Twilight Zone. Ed in effetti hanno proprio trasmesso una delle mie storie, quella che vede William Shatner alle prese con un aereo sulla cui ala si E' posato un oggetto non meglio identificato. Pare che quando la gente parla della serie Twilight Zone, quello sia l'episodio preferito. Io certo non me lo aspettavo ma sembra proprio che le cose stiano così. Devo dire che mi E' piaciuto molto realizzare quella storia e ho sempre pensato che fosse superiore alla versione cinematografica che ne fu realizzata poi da George Miller per il film ad episodi prodotto nel 1983 da Steven Spielberg. Il personaggio interpretato da William Shatner (attore che tutti poi ricorderanno negli anni per essere stato il Capitano Kirk della serie fantascientifica Star Trek) aveva avuto un esaurimento nervoso nel corso di un volo simile a quello che vive nell'episodio di Twilight Zone e fa di tutto per evitare di impazzire quando si accorge che uno strano essere, adagiato sull'ala dell'aereo da turismo su quale sta viaggiando, ha deciso di sabotarlo definitivament.e. E' ovvio che questo rendesse il contesto nel quale si muoveva Shatner molto interessante. Devo dire che William Shatner E' stato semplicemente fantastico, davvero eccezionale in quell'episodio.