Quattro anni dopo il deludente L'insurrezione, torna l'equipaggio dell'Enterprise E in un film emozionante, carico di colpi di scena che non si possono comunicare per non togliere il piacere della visione, ma che - è bene notarlo - modificano sensibilmente il futuro dell'universo trekkiano. Scritto da John Logan, autore di Il gladiatore e del prossimo L'ultimo samurai con Tom Cruise, La Nemesi esce in Italia, purtroppo, in ritardo, comunicando già allo spettatore l'avvenuto disastro commerciale ai box office degli altri paesi. Un peccato, perché sarebbe stato plausibile attendersi un risultato interessante anche al botteghino vista e considerata l'alta qualità della pellicola anche per i non trekker. L'apporto di una regia "indipendente" dall'universo della produzione Trek ha fatto sì che emergano alcuni elementi nuovi della personalità dei protagonisti. In particolare di Jean Luc Picard, il capitano dell'Enterprise che oltre a guidare un mezzo speciale in un inseguimento che non avrebbe stonato in un film di James Bond, deve confrontarsi con la propria nemesi, ovvero un clone realizzato dai Romulani. Shinzon, interpretato da un convincente Tom Hardy, è, infatti, un doppio "cattivo" di Picard che essendo stato cresciuto dai remani, una razza dalle fattezze vampiresce schiava dei Romulani oltre a odiare gli esseri che lo hanno messo in vita e che non lo hanno mai sfruttato, chiudendolo nelle miniere di Remus, è deciso ad impadronirsi della Federazione, di cui conosce gran parte dei segreti.

Uno scontro spettacolare e sanguinoso quello tra Picard e il suo doppio, che arriva esattamente dopo l'incontro dell'androide Data con un modello gemello meno evoluto costruito dallo stesso creatore, il Dottor Soong. Quello che probabilmente è l'ultimo film della saga con i protagonisti di Next Generation, mostra per la prima volta una scena esplicita di sesso (tra Deanna Troi e il suo novello sposo William Riker) segnando il ritorno in grande stile di un'Enterprise finalmente protagonista di una vera grande battaglia anche dal punto di vista visivo. Girato con un tono più dark e basato su un asciutto senso del dramma molto composto, Nemesis è uno dei migliori film della serie e certamente il più riuscito dopo Primo Contatto. Un punto finale di arrivo per un viaggio iniziato sedici anni fa che ha visto accompagnare l'equipaggio di Picard & Co. da milioni di spettatori in tutto il mondo. Il viaggio di una vita, che in Nemesis trova una celebrazione straordinaria di valori come lealtà, amicizia, saggezza e dignità che hanno reso Star Trek The Next Generation una serie fantascientifica di culto. Un film da non perdere che commuove ed emoziona. Come solo Star Trek, in un certo senso, riesce a fare.