E' curioso notare che, sebbene il suo impatto all'uscita fu enorme, E.T. non figura mai nelle primissime posizioni delle classifiche dei Migliori Film, fantastici e non, che vengono di tanto in tanto realizzate, e questo vale sia per l'Italia che per l'estero. Si direbbe che i bambini che lo amarono a suo tempo oggi, cresciuti, si siano un po' dimenticati di lui. In effetti è un film talmente chiaro nel suo voler essere apologo, così esplicitamente esposto nel suo lato sentimentale e forse anche così onestamente ruffiano nel suo voler farsi piacere, da risultare facilmente attaccabile. Una volta preso atto di questo però non si può non riconoscergli una sceneggiatura magistrale, un impatto emotivo quasi senza rivali, una capacità di evocare atmosfere non comune, un bilanciamento nelle sue parti invidiabile, un protagonista (tra l'altro neanche in carne ed ossa) assolutamente indimenticabile e qualche sequenza ormai diventata simbolo del cinema fantastico di fine Novecento. Io non so se E.T. sia il più bel film di fantascienza mai realizzato, probabilmente non lo è, ma è certamente uno dei più bei sogni che la Fiaba - nella sua attuale forma tecnologico/mediatica che noi chiamiamo Cinema - ci abbia mai regalato. Vediamo di non dimenticarlo.

Come è stato giustamente fatto notare nel film ci sono ben poche sequenze che non siano commentate dalle note composte dal multipremiato John Williams che, occorre forse ricordarlo, ha musicato l'intera filmografia di Spielberg con le sole eccezioni di Duel (1972), che però era stato prodotto per la TV, e Il colore viola (1986). In effetti musica e immagini raramente sono state legate in modo tanto significante nel corso di un film, musical a parte ovviamente. Prendiamo solo la scena del volo delle biciclette: la musica le accompagna sulla strada, le incalza mentre acquistano velocità e infine sembra quasi sollevarle nel cielo. Indubbiamente si tratta di una delle cose più belle composte da Williams, sia nei momenti appunto più sostenuti dall'orchestra, sia in quelli più intimi e delicati, come in quelli nella casa di Elliot. Evidentemente, visti i toni fortemente emozionali del film, anche il suo commento musicale tende al classicheggiante spinto, costruendo un'immagine sonora sconfinante nel barocchismo. E' comunque un'opera di gran pregio, certamente ben al di sopra ad esempio alle pur funzionali marcette rimbombanti composte per altri film, ad esempio quelli di Indiana Jones.

La colonna sonora di E.T. è stata un hit sin dal suo apparire, nel 1982, arrivando a vendere quasi quanto i dischi pop. La prima edizione conteneva 8 pezzi, per un totale di circa 40 minuti di musica, ed è stata ristampata in vinile o CD innumerevoli volte. Nel 1996 ne è anche apparsa in digitale una versione più completa, non solo più lunga nella durata (71 minuti), ma anche rispettosa dell'ordine in cui i brani appaiono nel film, in totale qui le tracce sono 18. Nel 2002, in occasione dell'edizione speciale del film per il ventesimo anniversario, ne è stata diffusa una ulteriore edizione che contiene altri tre brani mai pubblicati in precedenza, per un totale di 21.