di

Anna F. Dal Dan

sumi dreams of a paper frog

Report della 24 Italcon di Courmayeur, aka Fancon '98, con notizie totalmente irrilevanti e frivole su quanto è accaduto all'ultimo Convegno Nazionale della Fantascienza e del Fantastico fra il 30 Aprile e il 3 Maggio dell'Anno del Signore 1998. Nel testo ci sono dei link che portano a note di approfondimento in genere del tutto inutili ma, in alcuni casi cruciali, importantissime!

Non c'entra nulla con l'Italcon, ma è il titolo di un racconto di Garry Kilworth che mi è sempre piaciuto moltissimo. Un racconto in cui pioveva copiosamente, e che dunque, a pensarci bene, qualcosa in comune con Courmayeur ce l'ha. Quest'anno l'Italcon è stata meteorologicamente svantaggiata (meteorologically challenged), cioè ha piovuto regolarmente tutti i pomeriggi e faceva un freddo bisso, il che probabilmente non aveva tutta questa importanza per i soliti privilegiati sospetti, come mi sembra il Kaiser Sosio, che alloggiavano nel lussuoso Buton d'Or, dove hanno scoperto l'acqua calda da un pezzo, ma ha avuto conseguenze dolorose per i tre o quattro poveri disgraziati rinchiusi in una pensione che era praticamente una cella frigorifera.

Anche raggiungere il simpatico locale medioevale del Palazzetto dello Sport dove si è tenuta la cena di gala è stato come andare a vela.

Courmayeur

Courmayeur è un'altra cosa. Intendiamoci, anche qui l'impostazione è sul fantasy, e con un'enfasi particolare sul fantasy tradizionale, eroico, celtico, medioevale ed epico. Però quest'anno di fantascienza si è parlato molto, qualche volta anche durante il programma, e un po', di qualità, se ne è perfino vista.

E' vero che anche quest'anno non era possibile acquistare un libro di fantascienza alla Convention (per ragioni non del tutto chiare), ed è vero che le fanzine in vendita erano poche: diversi numeri di Settimo Inchiostro, un numero speciale di A - Rivista Anarchica, e l'ultimo numero di Carmilla... dedicata al Noir.

Santo cielo, si parla di fantascienza!

Ma, in compenso, nel programma c'erano diverse occasioni di riflessione e incontro con la fantascienza: nell'ordine:

la rievocazione di Gian Filippo Pizzo del centenario di La Guerra dei Mondi di Wells;

la conferenza di Vittorio Catani sull'Apocalisse del Corpo, sulla quale ho preso copiosi appunti ahimé illeggibili (Estensione/ Autoamputazione; L'uomo non è più nostro simile; FS teatro ideale per l'ambigua mutazione in atto; la macchina è il primo dei nuovi doppi; Ballard: i suoi personaggi inglobano il paesaggio; le realtà virtuali sono nella mente; platonismo= Internet; Avventura sciamanica virtuale; forum politici fra fantasmi). Una conferenza ad alto peso specifico;

la presentazione multimediale delle due voci disincarnate di Sosio e Pachì, che hanno mostrato un bel po' di cose visivamente splendide (Sinkha di Marco Patrito) e inusuali (la collezione di copertine pulp e non pulp del cd multimediale di Forrest Ackermann), oltre a propagandare impudicamente Fantascienza.com;

la conferenza di Vittorio Curtoni sul futuro della fantascienza italiana;

l'intervento di Gianfranco Viviani, che ha detto alcune cose condivisibili e altre no, ma che ha comunque offerto una visione precisa e pragmatica della situazione dell'editoria di genere in Italia;

la Birra Nella Fantascienza di Ernesto Vegetti, crudelmente ridotta a soli venti minuti (peccato!).

In più, il programma cinematografico era nutrito e ottimo: praticamente nessuno dei film di fantascienza della stagione passata mancava (ed erano anche in tema!). Chiunque si fosse perso Strange Days, Indipendence Day, Le Dodici Scimmie, Contact, Fuga da Los Angeles, avrebbe potuto recuperare, gratis, alla Convention (e, in più, per l'occasione, si poteva rivedere il mitico Fuga da New York!). C'è anche stata una conferenza sul cinema (Schermi apocalittici: immagini di fine millennio, di Umberto Mosca) sulla quale chi scrive ha ricevuto resoconto contrastanti: secondo Severian & Severian (al secolo Ornella e Gianfranco) si è trattato di un apporto critico particolarmente prezioso, come se ne sentono di rado nel campo; secondo altri partecipanti la conferenza conteneva spoiler micidiali per quasi ogni opera cinematografica di genere e non comparsa sugli schermi in questa fine di millennio (no, esagero: svelava solo come finivano Seven, i Soliti Sospetti, Le Dodici Scimmie e, credo, Indipendence Day, ma tutti avevamo capito comunque subito che la Terra sarebbe stata distrutta, no?)

Una menzione speciale merita la mostra di Marco Patrito, un po' defilata rispetto al Centro Congressi e alloggiata in un diabolico locale a molti piani (i visitatori che scendevano, col fiatone, dicevano: "Ce ne sono altri otto"), ma che meritava assolutamente una visita. Fra l'altro, il raggiungimento del piano più alto premiava l'arrampicatore persistente con un computer su cui girava un dimostrativo di Meltdown, il nuovo cd di Patrito, che era di per sé stupefacente ma si poteva ammirare appieno solo assistendo agli ululati di godimento dei sysadmin e dei grafici ogni volta che riconoscevano il marchio inconfondibile di una stazione di lavoro o di un filtro


Conferenze storiche che quest'anno ci sono state risparmiate

Perché a Lucca mai, ovvero come mai non si scrive fantascienza in Italia? Tavola rotonda autori-editori

Sysadmin talk

Per quanto riguarda il clima umano, a chi scrive è apparso netto il contrasto con la divisione in Eloi e Morlock della passata edizione (circa la quale vedi il report dell'anno scorso in Delos 26, http://www.fantascienza.com/delos/delos26/eloi.html): anzi, l'impressione è che i Morlock siano usciti dalle tane, si siano insediati comodamente alla luce del sole, e abbiano in qualche caso convertito (forse semplicemente mangiandoli) alcuni Eloi alla loro causa. La presenza di Fantascientifici Collegati (The Fans Who Were Plugged In) era pervasiva e non suscitava più curiosità o fremiti di luddismo. La Pizzata della Mailing List ha occupato più o meno militarmente la pizzeria l'Aquilone, colonizzando più di un tavolo. Diversi Morlock non-listaioli si sono insinuati con disinvoltura al tavolo principale, e pare che si siano trovati a loro agio. Nessuno ha più espresso meraviglia o, peggio, orrore alla menzione dell'Oggetto Misterioso, il computer, per quanto alcuni accompagnatori (amici, mogli, mariti, figli e genitori) devono avere un po' sofferto nel trovarsi NON SOLO ad una riunione di pazzi fantascientifici, cosa che tutto sommato si aspettavano, ma in una conventicola di sysadmin.

Mancava però il computer in reception a disposizione dei convenuti, il che è un peccato.


Vago Cappellino

La presenza del Vago Cappellino (per sapere il significato del quale si può ricorrere alle FAQ della mailing list, qui a http://www.fantascienza.com/sfpeople/elethiomel/FAQ.html#3_1) ha contribuito a diffondere la consapevolezza di cosa è, veramente, la mailing list fantascienza (cioè, per essere gentili, un incontro di eccentrici), anche perché è stato smarrito e tutta la convention si è sentita chiedere in tono fra l'ansioso e il lacrimoso se l'avevano visto. E' stato restituito da mano premurosa e anonima che qui pubblicamente ringraziamo presso la sede distaccata del Club Calcio Star Trek (è vero, che ci crediate o no: esiste uno Star Trek Football Club, e io sono iscritta) dopo l'ascolto di una telefonata affranta in cui chi scrive comunicava la perdita a Gokuraku. Diverse persone sono in grado di citare "Mettiti il vago cappellino" pressoché a memoria. Chi scrive intanto si è persa la conferenza di Vacca per cercarlo, il maledettissimo pezzettino di stoffa.

World SF

La riunione della World SF di venerdì sera è stata sfiancante ma fondamentale. Chi scrive partecipava come uditore, bevendo birra romulana gentilmente fornita da Cristina Dioli, e forse per la birra, forse per l'intensità del dibattito, è dovuta arrendersi verso l'una e mezza. Altri riferiranno, mi auguro, perché si sono discusse cose importanti. E a me piacerebbe sapere come è andata a finire (quanti cadaveri sul pavimento e così via).

Courmayeur Awards

La sala Congressi è fatta per quello. Grande, solenne, ben illuminata, ottima acustica, scalini comodi sui quali anche l'emozionato inciampa a fatica. Peccato non poter consegnare anche i Premi Italia in quel modo, ma la tradizione è tradizione, e bisogna prima avere gustato la straordinaria gastronomia che, sempre per tradizione, le Italcon sfoderano per la Cena di Gala prima di essere spiritualmente disposti ad ingoiare il verdetto popolare.

Il cerimoniale vuole che brani scelti dei sei (tre più tre, per le categorie Fantasy e Fiction) racconti finalisti vengano letti, con voce impostata, da due attori professionisti, in questo caso della compagnia Fantascena di, se ben ricordo, Bari. Capitasse a me, considererei questa pubblica umiliazione un castigo più che un privilegio, ma dev'essere l'invidia che parla. Ad ogni modo, anche un professionista della fantascena è umano, e può pronunciare hi-tech con la c dolce.

I Premi Italia sono stati invece consegnati verso l'una con, direi, una punta di disperazione, quando tutti erano stravolti, compreso il dispensatore Ernesto Vegetti, dall'esperienza mistica di una Cena Medioevale in cui si era mangiato in media molto meno di quanto si fosse bevuto (e giuro, non era difficile: un bicchiere di vino bastava e avanzava). Ci sono state particolari manifestazioni di tripudio all'assegnazione del premio per il miglior traduttore a Vittorio Curtoni. Chi scrive è stata anche particolarmente felice del premio per miglior romanzo internazionale assegnato a L'Altro Universo di Iain M. Banks, di cui potete leggere una recensione e ampi brani su Delos 33 (http://www.delos.fantascienza.com/delos33/sintciel.html). Si tratta anche della prima e forse ultima occasione in cui chi scrive è stata chiamata dal sensibile Ernesto a ritirare un Premio Italia (in quanto traduttrice del libro), ed era tanto emozionata che nonostante urla belluine non si è voltata verso la selva di macchine fotografiche protese, ragione per cui qui non vedrete la sua foto.

Altri hanno parlato, mi pare, di questa simpatica iniziativa (in teoria lo era) della Cena Medioevale. Io aggiungo solo che si è trattato di un pasto filologicamente corretto ho sempre sospettato che la vita nel Medioevo non fosse allegra, e ora so perché. Quello era il banchetto. Figuratevi un pasto normale.

Coda

La riunione di chiusura è stata particolarmente movimentata e accesa, il che rappresenta probabilmente un ottimo segno, come il presentarsi di più concorrenti all'attribuzione dell'onore di organizzare l'Italcon per la (fatidica, a pensarci bene) data del 2001, la prima Italcon del nuovo millennio. Sembra che dopo anni in cui c'era qualcuno che, generosamente, si prendeva la briga di organizzare una convention purchessia (e, al di là di tutte le polemiche, bisogna dare atto a San Marino e Courmayeur di avere fornito un luogo di ritrovo e un punto di riferimento) finalmente ci sia qualcuno che attivamente vuole organizzare un'Italcon.

Il viaggio di ritorno avveniva al termine di un week-end durante il quale qualcosa come quindici milioni di macchine erano in giro per le strade italiane. Siamo arrivati tutti a casa vivi, il che è già molto.

Note varie

importantissime!: No, era una palla per farvi venire qui a leggere. Ma a cosa serve l'ipertestualità sennò?

qualcosa in comune con Courmayeur ce l'ha: Oh, e il protagonista veniva torturato e ucciso legandolo sopra dei germogli di bambù, che com'è noto crescono molto in fretta, nell'ordine di un centimetro all'ora. Questo a noi non è successo. Perlomeno non a me.

Kaiser Sosio: Conferenziere. I conferenzieri avevano la camera gratis. Sapevamo che è difficile trascinare la gente su un palco

andare a vela: Gli inglesi dicono che andare a vela è praticamente come divertirsi a stare tutti vestiti sotto una doccia fredda strappando banconote. La cena medioevale stessa, come leggerete altrove, era un divertimento adatto ad un masochista in crisi depressiva.

gratis: Gratis, perché quest'anno, per la prima volta, la partecipazione all'Italcon era assolutamente gratuita. E, visto che il partecipante medio all'Italcon è:

a) un adolescente al suo primo contatto con il Meraviglioso Mondo del Fandom, che avendo già speso un ingente capitale in treno, corriera e, in casi estremi, aereo per raggiungere la Con, alloggia in celle frigorifere e mangia panini;

b) un ex-adolescente che dopo il primo meraviglioso contatto con il Mondo del Fandom è riuscito a inserirsi professionalmente in tale mondo, scoprendo alcune amare verità sulle retribuzioni correnti di traduttori, redattori e pubblicisti;

la novità è particolarmente benvenuta.

la straordinaria gastronomia Ogni anno ci si dice: no, no, è impossibile, del tutto impossibile che questo banchetto sia peggio di quello dell'anno scorso. E' vero, quello dell'anno scorso era peggio di quello dell'anno precedente, il quale era peggio dell'anno prima ma abbiamo ormai raggiunto il fondo e quest'anno le cose non possono che andare meglio. Ogni anno ci si rende conto, invece, che il fondo è un pochino più in basso.

Tutti i premi

Premi Italia     Premio Courmayeur Artista

Luca MICHELUCCI

Curatore

Piergiorgio NICOLAZZINI

Traduttore

Vittorio CURTONI

Collana

Cosmo Oro (Nord)

Rivista

Urania (Mondadori)

Fanzine

Yorick

Saggio In Volume

Le vie dell'immaginario di Gianfranco DE TURRIS (Biblioteca Riva del Garda)

Spettacolo

Gli eroi e le eroine alati - Giuliano GIACHINO, Edoardo VOLPI e altri

Romanzo

I cavalieri dell'Aquila Bianca di Angela P. FASSIO (Nord)

Racconto su Pubblicazione Professionale

L'enigma del teschio di M.TASSI e P. TOSINI (in Sotto il segno di HPL, Yorick)

Racconto su Pubblicazione Amatoriale

Il cattura-sogni di Roberto FUIANO ("Yorick")

Saggio Breve su Pubblicazione Professionale

45 anni di fantascienza in Italia di Gianfranco DE TURRIS ("Urania")

Saggio Breve su Pubblicazione Amatoriale

Eroi a confronto: Conan e il Paladino Orlando di Enrico RULLI ("Yorick")

Fumetto

Nathan Never di MEDDA-SERRA-VIGNA (Bonelli)

Romanzo Internazionale

L'altro Universo di Iain M. BANKS (Nord)

I premi sono stati assegnati da una giuria di 219 membri di cui 112 hanno votato.

Il premio è assegnato solo se la categoria riceve almeno 43 voti.     Sezione Fiction

1: Ossessioni di Antonio Intra (Calvenzano)

2: La lunga attesa di Michele Catozzi (Treviso)

3: Fame di Franco Forte (Casaletto Lodigiano)

4: Il pianeta delle donne di Monica Tessarin (Mogliano Veneto)

5: Notte incantata sul lago d'argento di Maurizio Bascià (Reggio Calabria)

6: Centurions di Daniele Picciuti (Roma)

7: Zengen VII di Gianluca Marcheselli (Brescia)

8: Il risveglio di Snefru di Riccardo Borgogno (Torino)

9: Formicaio di Paolo Grasso (Roma)

10: Il sopravvissuto di Marco Vallarino (Imperia)

Miglior racconto fiction ambientato in Valle d'Aosta: Cromlech di

Sergio D'Amico (Torre S. Susanna - Brindisi)

Sezione Fantasy

1: La dama che piangeva diamanti di Gloria Barberi (Recco)

2: Vecchio barbaro di Alvaro Pallucca (Roma)

3: Vento di rivolta di Franco Clun (Cerro al Lambro)

4: Fantasmi di Alberto Zella (Voghera - Pavia)

5: Passaggio per il mare di Mariagrazia Sitta (Ferrara)

6: Il richiamo di Gianluca Marcheselli (Brescia)

7: Le lacrime della notte di Daniele Picciuti (Roma)

8: La caccia di Gian Giacomo Pace (Torino)

9: Il ribelle di Sarah Zama (Isola della Scala)

10: Karissis di Federica Leva (Travedona)

Miglior racconto fantasy ambientato in Valle d'Aosta: Il villaggio di Clelia di Emanuela Marchesano (Milano)

Racconti pervenuti: 218     Premio San Marino Primo classificato: L'età del vento di Gloria Barberi

Secondo classificato: La terza aquila di Alvaro Gradella

Terzo classificato: Notte sul campo di Paola Bruna Cartoceti

Questa la motivazione della giuria relativa al primo classificato: "Per aver creato un'ode delicata e poetica alla figura dell'eroe, aderente ad un fatto storico preciso, ma aperta alla trasfigurazione simbolica del reale, in cui l'accettazione cosciente del proprio destino diviene momento di suprema libertà e coincidenza perfetta tra l'universo della creatività e la vita, oltre la vita stessa."

I premi sono stati consegnati da Adolfo Morganti