Questi sono solo tre degli innumerevoli messaggi postati ieri sul newsgroup internazionale del fandom. Nelle prime ore dopo il disastro, tutti i siti informativi erano bloccati ma Usenet funzionava e per tutto il giorno la gente del resto degli Stati Uniti e del mondo si è scambiata informazioni e rassicurata sulla sorte degli amici di New York ­ dove hanno sede le maggiori case editrici di fantascienza americane. A quanto pare il mondo della fantascienza è stato fortunato: tutti stanno bene. Queste sono alcune testimonianze di prima mano.

Subject: Re: WTC Disaster

From: Vicki Rosenzweig

Date: Tue, 11 Sep 2001 16:20:11 -0400

Bombardare una terza persona perché ha l'aria colpevole ci garantirebbe solo dei nuovi nemici. E incoraggerebbe anche qualunque malintenzionato ne abbia voglia a incolpare i propri nemici di averci bombardato.

Oggi sono morti molti newyorkesi, per ragioni che non sono affatto chiare. Ho passato la giornata a chiamare i miei amici, sperando di riuscire a raggiungerli, e ho scoperto, con sorpresa e sollievo, che un mio amico in particolare è vivo e sta bene perché questa mattina era in ritardo al lavoro.

Tutto questo è successo perché qualcuno, da qualche parte nel mondo, ha pensato che il solo fatto che vivessimo a New York voleva dire che gli avevamo fatto qualche torto.

Non auguro a nessun altro la stessa cosa.

Vicki Rosenzweig | vr@redbird.org

r.a.sf.f faq at http://www.redbird.org/rassef-faq.html

Subject: Re: WTC Disaster

From: Michael R Weholt

Date: 11 Sep 2001 15:22:09 GMT

Se questo è terrorismo, su di me ha funzionato. Sono qui seduto che tremo, e cerco di non piangere.

Stavo andando al lavoro ­ letteralmente dall'altra parte della strada rispetto alle torre. Il primo segno è stato che i tizi che vendono le palle di popcorn guardavano in alto ­ io avevo le cuffiette e non ho sentito niente ­ il cielo azzurro e limpido era occupato da una orrenda nuvola marrone e grigia ­ stranamente c'erano cose che sembravano pezzettini di carta che volteggiavano nel fumo ­ era come una versione horror di quelle parate con le stelle filanti per festeggiare gli Yankees ­ sono andato un po' avanti e ho visto nella sua interezza il primo orrore ­ i piani superiori della faccia nord della torre nord ­ dieci piani completamente accartocciati ­ fiamme vomitate da tutti i lati ­ quello schifoso fumo marrone-grigio ­ omiodio ho pensato ­ poi uno per strada ha detto questa cosa incredibile ­ che aveva visto un aereo finire dentro la torre ­ omiodio ­ l'ombra dell'Empire State Building ­ incredibile ­ pochi isolati per il mio ufficio ­ facce, stordite, tutti che guardano in su ­ per poco mi sono fatto investire attraversando la strada ­ un silenzio strano ­ niente sirene ­ troppo presto perché ci si rendesse conto ­ l'entrata del nostro palazzo ­ gente fuori, che guardano su, verso il fumo e le fiamme ­ prendo l'ascensore per il settimo piano, sono il primo, apro l'ufficioŠ

Poi un altro enorme boato, fuori dalle finestre sta volando giù di tutto ­ vetri, lastre di metallo ­ omiodio ­ penso che la torre sta cadendo, letteralmente ­ o cadrà fra poco ­ e scappo

Giù per sette piani e fuori dall'edificio ­ i poliziotti urlano a tutti di correre correre correre la gente urla per l'orrore con gli occhi vuoti guardano in alto sconvolti

Ricordo che ho lasciato tutto in ufficio e stupidamente faccio un tentativo di tornare su e mi prendo un'urlata da un cazzo di poliziotto isterico e decido che devo tornare a casa la mia famiglia sarà terrorizzata devo chiamarli cerco un telefono a gettone ma tutto quanti su per broadway per un miglio ogni telefono ha davanti una fila di dieci persone finalmente arrivo a casa sono riuscito a parlare con mai madre a Seattle mia non riesco a trovare altre persone non posso uscire da manhattan mio fratello mi chiama guardiamo la tv assieme quando vengo a sapere che la prima torre è caduta omiodio ­ a parte tutti gli altri orrori ­ il palazzo il mio lavoro mi dispiace di avere questi pensieri così egoisti ­ ma probabilmente non ho più un lavoro ­ vaffanculo sono Vivo ­ guardiamo l'altra torre che cade in diretta tv comincio a piangere, a singhiozzare, mio fratello tenta di calmarmiŠ

Sì il terrorismo funziona mi dispiace dirlo ma funziona eccome

Ok. Adesso sto meglio. Ok. Andrà tutto bene.

mrw

Subject: Re: WTC Disaster

From: P Nielsen Hayden

Date: 11 Sep 2001 23:23:16 GMT

È sicuramente la peggior cosa che abbia mai visto.

Velma ed io siamo riusciti ad attraversare l'East River, non fino a Brooklyn ma fino a Queens, e siamo andati a piedi da una stazione 7 a una stazione G. Sulla piattaforma della G ci siamo messi a parlare con un giovane di colore dall'aria stanca ma abbastanza cordiale che era a piedi nudi, con i calzini ai piedi e le scarpe in mano. Era venuto a piedi fin lì dal WTC, aveva perfino fatto il ponte della 59sima a piedi. Ha detto: "Non l'ho ancora visto alla televisione, ma so che non faranno mai vedere quello che ho visto. La gente si buttava giù. Si stringevano l'uno all'altro e si buttavano giù." Cose come queste ti fanno venire voglia di cavarti gli occhi con un cucchiaio.

A proposito. Quella nuvola incredibile di polvere e detriti che scende dall'epicentro continua a posarsi sulla parte di Brooklyn dove viviamo. Il crollo dell'edificio 7 del World Trade Centre l'ha alimentata; sembra che un paio di altri edifici poco lontano, compreso il Marriot, se ne andranno anche loro fra non molto.

La nuvola è piena di pezzettini di carta.

Teresa è andata a comprare birra e bibite qua vicino. È tornata con una pagina di un libro tascabile, bruciacchiata su tutti i lati, che è svolazzata giù dal cielo.

Era una pagina di un romanzo di Jack Higgins. Il titolo era "Una stagione all'inferno".

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