dal nostro inviato speciale

Marco Spagnoli

Intervista con

Mimi Leder

Dopo il successo del fortunatissimo The peacemaker con George Clooney e Nicole Kidman, la regista Mimi Leder ha girato Deep Impact, un altro action movie al confine tra scienza e fantascienza. In questa intervista esclusiva per Delos, la Leder racconta il suo amore per il cinema che parla dei sentimenti umani e della grandi difficoltà trovate nel realizzare gli effetti speciali creati dalla Industrial Light & Magic.

Delos: Mrs.Leder, lei riesce a fare film credibili e originali. The peacemaker e Deep Impact mostrano al pubblico due donne molto forti interpretate rispettivamente da Nicole Kidman e Téa Leoni...

Mimi Leder: Non volevo che The peacemaker si trasformasse in una pellicola che raccontava la storia di un "amore in fuga". Il mio è uno sforzo cosciente per mostrare le cose senza lasciarsi andare. Se avessi raccontato della relazione tra il personaggio di Nicole Kidman e quello di George Clooney sullo schermo sarebbe stato un film differente. L'ultima inquadratura lascia, però, immaginare quello che sta per accadere tra i due e che il pubblico si aspetta.

In Deep Impact, invece, non c'era bisogno di coinvolgere il personaggio di Téa Leoni in una storia d'amore e così non l'ho fatto. Nel film Téa è bella, generosa, ambiziosa e desiderosa di fare carriera, ma ha un problema con i suoi genitori che si sono separati. Trovavo inutile aggiungere alla storia una relazione e non ho chiesto agli sceneggiatori di farlo. Anche Steven Spielberg, che ha prodotto il film, era d'accordo nel raccontare il personaggio di Téa come quello di una donna sola. Delos - Cosa farebbe lei se venisse a sapere che il mondo sta per finire?

Mimi Leder - Qualcosa a luci rosse che non le posso raccontare...ho una famiglia, un marito, una figlia di nove anni...certamente starei con loro.

Delos: E' stato difficile lavorare con effetti speciali così complessi?

Mimi Leder: Un inferno. Fortunatamente avevo un direttore artistico come Leslie Dilley che oltre ad avere già lavorato con me in The peacemaker e aveva già realizzato film come la trilogia di Guerre Stellari, Alien, The Abyss, Diabolique e una lista lunghissima di altre pellicole. Abbiamo messo su un team di scienziati che ha lavorato sodo per descrivere in ogni singolo dettaglio fisico il comportamento e la composizione di una cometa. Il set era quasi sferico, e vi si poteva a stento camminare. Al di sotto di esso, c'era un esercito di tecnici impegnato nel fare venire fuori luci, vapore e gas. Gli attori portavano tute pesantissime refrigerate da un sistema interno di aria condizionata. Erano collegati tramite interfonico con me ed erano legati a dei cavi. Il loro grande problema era togliersi lo scafandro per andare in bagno. Era un bel problema visto che gli ci voleva addirittura mezz'ora per farlo... Dovevo dirigere un sacco di camere volanti, di luci, di cavi. Lavorare con l'ILM è stata una grande esperienza, molto importante per me, ma dopo sedici ore di riprese c'erano certe sere che tornando a casa mi dicevo: "Io amo fare film sulle persone...cosa sto facendo qui?".

Delos: E' stato un caso che in Deep Impact ci siano due attori provenienti direttamente da Star Trek come Denise Crosby e James Cromwell?

Mimi Leder: Veramente sì, anche se non è un caso ­ invece ­ che ci siano due attori tra gli astronauti che provengono direttamene da E.R. ­ Medici in prima linea di cui ho diretto ben dieci episodi. Devo, però, dire che James Cromwell è un uomo fantastico e un attore eccezionale.

Delos: E' stato difficile dirigere un film che ­ in effetti ­ è diviso in tre filoni separati?

Mimi Leder: Moltissimo, perché nel film solo Téa Leoni e Morgan Freeman si incontrano, ma lo spettatore deve avere la sensazione che i personaggi siano tutti connessi tra loro.

Delos: Lei sceglie sempre attori dalle caratteristiche recitative molto intense, interpreti come Armin Mueller Stahl o Morgan Freeman capaci di "bucare lo schermo". Qual è il lavoro che c'è alle spalle?

Mimi Leder: Allison Jones è il mio direttore del casting che lavora per me in tutto il mondo. Quando mi arriva una sceneggiatura io cerco sempre di pensare gli attori giusti per quel ruolo. L'unico rammarico che ho ­ riguardo quei due "mostri sacri" che ha nominato ­ è che li avrei voluti tenere di più sullo schermo, se la storia lo avesse permesso.

Delos: Quella di "scegliere bene", non è una dote così frequente visto che per film d'azione come Il santo o Missione Impossibile il cast non è stato ­ poi ­ così azzeccato...

Mimi Leder: E' vero, non c'è nulla di peggio per un regista scoprire che l'attore che hai davanti non è in grado di recitare in quel ruolo. Gli attori che io scelgo hanno caratteristiche molto definite George Clooney è un uomo simpatico, affascinante e molto popolare tra le donne, mentre Morgan Freeman è un uomo profondo, molto simpatetico e rilassato.

Delos: E' anche vero che lei dirige gli attori in maniera molto originale, cercando di tirare fuori il meglio da loro...

Mimi Leder: Ma io adoro gli attori e stare con loro. Ne ho addirittura sposato uno.

Io e George abbiamo cercato di distinguerlo fortemente dal personaggio che interpreta in E.R. e questo è stato molto importante per il film.

Delos: L'ultima inquadratura di Deep Impact assomiglia molto a quella di Mars Attacks! E' solo un caso?

Mimi Leder: Assolutamente. Non ho mai visto il film di Tim Burton se non per delle piccolissime parti in televisione.

Delos: Le piace la fantascienza?

Mimi Leder: Non tanto. Io amo fare film sulle persone e sui loro sentimenti. Una volta ­ però ­ Steven Spielberg ha visto il mio lavoro su E.R. e mi ha offerto di girare un film d'azione come The peacemaker eppoi Deep Impact. Gli avevo domandato perché proprio io? E lui mi ha risposto: "Perché dirigi scene d'azione ogni giorno in E.R..." Questo non era davvero il modo in cui avessi visto il mio lavoro fino ad allora.

Foto © Paramount e DreamWorks Pictures.