dal nostro inviato speciale

Marco Spagnoli

Intervista con

Téa Leoni

Moglie di David Duchovny, il Fox Moulder della serie televisiva X-files, Téa Leoni in Deep Impact assomiglia moltissimo a uno statuario clone di Sharon Stone. Nella realtà quotidiana, invece, è una ragazza esile e elegante, ma anche dura e spigolosa che risponde in maniera tagliente alle domande che palesemente non le piacciono. Una donna decisa, a tratti inquietante e non particolarmente simpatica che sembra apprezzare, però, chi le pone le domande in maniera diretta e asciutta. Famosissima negli Stati Uniti per i diversi spettacoli televisivi che ha interpretato, con Deep Impact di Mimi Leder è praticamente al suo debutto sul grande schermo.

Delos: Mrs.Leoni, cosa farebbe se sapesse che il mondo sta per essere distrutto da una cometa?

Téa Leoni: Qualcuno ha detto che bisognerebbe vivere ogni giorno della propria vita come se fosse l'ultimo. Mi sembra una cosa poco intelligente. Se così fosse sarei ubriaca, sarei nuda e sicuramente da qualche altra parte anziché stare rilasciando quest'intervista per Delos. Penso che, invece, bisognerebbe vivere ogni giorno della propria vita come se ti rimanessero ancora solo due anni da vivere. Sono molto contenta di dire che se questi fossero davvero i miei due ultimi anni di vita, potrei affermare di stare vivendo proprio come mi va di vivere.

Delos: Il personaggio del suo film è un po' inusuale, una giornalista dal cuore d'oro...

Téa Leoni: Che così è inusuale, che sia dal cuore d'oro?

Delos: Beh, certo...


Téa Leoni: Mi avvicino ai miei personaggi con passione, qualsiasi essi siano. Ho imparato molto dallo studiare come comportarmi se fossi stata una giornalista. Ho guardato molti telegiornali, cosa che non faccio di frequente visto che preferisco leggere i giornali che hanno anche le parole crociate. Non sarei mai capace di riferire con tanta calma di omicidi, stupri, guerre e assassinii. Personalmente non farei mai la giornalista e non credo che dividerei mai una bottiglia di vino con qualche giornalista capace di raccontare con tanta facilità queste cose. Io non sono capace di riportare le notizie come se fossero semplicemente "le" notizie e non "le mie" notizie, che, in qualche maniera riguardano anche me. Nel film devo annunciare che tutti gli Americani al di sopra dei cinquanta anni saranno esclusi dal sorteggio dei posti nel bunker sotterraneo per salvaguardare il proseguimento della vita per la specie umana.

In quel momento realizzo di stare guardando direttamente negli occhi dei miei genitori che sono entrambi al di sopra dei cinquanta anni d'età. Nella realtà non sarei mai riuscita a farlo.

Delos: Perché negli ultimi film americani si parla tanto degli scandali sessuali degli uomini politici?

Téa Leoni: Forse perché abbiamo il sesso nel cervello e ci comportiamo - rispetto ai paesi europei che sono molto più vecchi - come una nazione teen ager.

Delos: Le piace la fantascienza?

Téa Leoni: No, non mi piace, anche se - come ovvio - ho ricevuto per la mia carriera una grande spinta dalla notorietà di mio marito dovuta agli X-files. Deep Impact tratta di fatti scientifici e non di semplice fantascienza. Non mi immagino capace di fare un film di fantascienza.


Delos: Suo marito ha visto il film?

Téa Leoni: Il film gli è piaciuto molto e sono rimasta sorpresa dal fatto che sia io che lui abbiamo espresso a riguardo il medesimo pensiero, ovvero che una cometa è una possibilità remota, mentre nella vita ci sono altri pericoli maggiori e più probabili. Io e David abbiamo perso degli amici a causa dell'AIDS, del cancro, della droga. Tornando in macchina allora ci siamo detti che - come spesso accade - l'elemento fantascientifico era del tutto irrilevante, mentre era molto più importante pensare a cosa fare se la tua vita stesse per finire, per evitare di avere dei rimpianti.

Foto © Paramount e DreamWorks Pictures.