Ci sono eroi della cultura popolare che non cessano di appassionare lettori e spettatori, nonostante la longevità della loro esistenza. Eroi in cui è possibile identificarsi, lasciandosi cullare dalla fantasia più sfrenata. È il caso di Superman, di cui cade quest’anno il settantesimo anno dalla nascita, passato indenne dal fumetto al cinema, dalla televisione ai videogiochi e perfino alla letteratura di genere, senza per questo perdere il suo fascino di eroe. Anzi, di supereroe.

Creato dalla penna di Jerry Siegel (1914-1996) e dalla matita di Joe Shuster (1914-1992), per le pagine della rivista Action Comics della National Allied Pubblications, divenuta in seguito D.C., il primo supereroe dei fumetti (a quanto pare il personaggio era ispirato ad un romanzo degli anni Trenta: Gladiator di Phillip Wylie) - noto in Italia anche come Nembo Kid -, si conquista rapidamente un vasta platea di lettori già al suo apparire nel 1938. Merito di una trama originale e affascinante quanto basta. Del resto i due creatori del supereroe avevano già sperimentato su una fanzine, dal fatidico nome di Science Fiction, la loro creatura, anche se all’inizio pensavano di dar vita ad un personaggio cattivo. Ma la loro intenzione era di farne un fumetto e allora i comics si pubblicavano sui quotidiani e si rivolgevano a giovani e famiglia: via il cattivo, quindi, e benvenuto all’eroe buono. A quel tempo, però, i fumetti erano soprattutto detective story o avventure a sfondo esotico-fantascico, che attingevano alle riviste pulp che pubblicavano racconti di vario genere, dal giallo d’azione alla fantascienza. Nel 1929, ad esempio, con la creazione delle prime storie di Tarzan, l’Uomo delle scimmie, nasce il genere avventuroso nei fumetti. Il personaggio è tratto dai romanzi di Edgar Rice Burroughs, uno degli scrittori più prolifici dell’inizio del ‘900. Così come da un romanzo di  Philip Nowlan, pubblicato sulla rivista di fantascienza Amazing Stories, venne creato Buck Rogers in the 25th century di Hal Foster e Dick Calkin, considerato il primo fumetto di fantascienza.

Accanto a loro prendono forma altri personaggi come il fantascientifico Flash Gordon, l'esotico Jim della giungla e il poliziesco Agente secreto X-9, tutti del 1934 e tutti disegnati da Alex Raymond e il Dick Tracy di Chester Gould. Agente secreto X-9 si avvalse all’epoca delle spumeggianti sceneggiature di Dashiell Hammett, l’indiscusso padre del noir americano, autore di capolavori come Piombo e sangue (Red harvest, 1929) e Il Falcone maltese (The Maltese Falcon, 1930) e di straordinari racconti apparsi sulla rivista pulp Black Mask.

Il fumetto diventa anche lo specchio di quegli anni e di quell’America. La crisi economica e il clima sociale sono ben rappresentati proprio dai fumetti polizieschi, così come il dilagare della criminalità organizzata è spesso incarnata da personaggi con le fattezze di un orientale: dal Fu Manchu di Sax Rohmer e Leo O'Mealia (1931) al Ming Foo di Brandon Walsh e Nicholas Afonsky, oltre che da una marea di criminali cinesi, mongoli, giapponesi o addirittura extraterrestri ma con fattezze orientali (si pensi all'imperatore Ming nel Flash Gordon di Alex Raymond).

Veri e propri prototipi dei supereroi sono, poi, Mandrake - The Magician e The Phantom. Il primo fu creato da Lee Falk, autore dei testi, e da Phil Davis, autore dei disegni. Alto, snello, il volto fine e imperturbabile modellato sul viso di Falk, Mandrake è un mago dotato di veri poteri magici, pur presentandosi in pubblico agghindato come un classico prestigiatore del mondo dello spettacolo: frac, cilindro, mantello, e un bastone da passeggio, che spesso usa come bacchetta magica. I suoi poteri, il nostro eroe li ha appresi in un misterioso collegio nell'Himalaya diretto da Theron, il Maestro dei Maestri.

Nel 1936, con The Phantom, in Italia l’Uomo Mascherato, nasce invece il primo eroe mascherato, la cui identità è celata sia da una maschera sia da una calzamaglia, la prima della storia dei comics, creato anche questo da Falk, l’autore di Mandrake. The Phantom è un giustiziere dedito alla salvaguardia della giungla e alla difesa della legalità in un territorio selvaggio. Leggenda vuole che l’Uomo Mascherato sia un essere immortale, che da oltre quattrocento anni combatte contro il male, in tutte le sue forme.