L’edizione speciale dell'approfondimento serale interrompe i programmi televisivi. Il momento merita tutta l’attenzione possibile. L’ultimo assassino è stato infine circondato dalle forze dell’ordine. Sono i momenti conclusivi di una guerra durata millenni: La guerra al crimine.
Il salotto televisivo presenta i soliti ospiti: La subrettina emergente, lo psicologo di Stato. E' sempre facile improvvisare una trasmissione. C'è sempre qualcuno disposto a farsi invitare. Come sempre, a gestire il tutto, il morboso conduttore televisivo. Lo psicologo, invitato dal conduttore, spiega agli ascoltatori l’enorme progresso compiuto negli ultimi anni. Gli antichi metodi dissuasivi, come carcere e condanne, sono stati abbandonati. Sostituiti dai nuovissimi metodi di tipo persuasivo. Ma l’inviato chiede la linea. Le immagini esclusive dell’inseguimento si sovrappongono a quelle del salotto in studio. Confuse immagini di un parcheggio sotterraneo. Girate nell’infrarosso. Uomini in divisa antisommossa. Armi minacciose.
(spari)
VOCE DELL’INVIATO: Mancato! L’ultimo assassino si è dileguato imboccando una uscita di emergenza! Ma la caccia continua. A voi studio.
Il conduttore ricorda come solo fino a pochi anni prima i tassi di criminalità fossero intollerabili. Quanto? Nessuno lo ricorda. Non è importante. Importante è che la politica della persuasione abbia salvato l’Umanità.
PSICOLOGO (Incalzante): Appunto! Abbiamo risolto il problema alla radice. L’azione criminale non è punita, bensì rimossa dalla mente del criminale.
La subrettina pare impressionata.
CONDUTTORE (rincuorandola): Non si preoccupi. È solo la diretta conseguenza della tesi della “non necessità del libero arbitrio”.
VOCE DELL’INVIATO: Scusate chiedo nuovamente la linea! L’assassino è stato individuato! Sanguina notevolmente. Segno che è stato colpito. Attenti, ha un’arma!
(rumore di spari)
VOCE DELL’INVIATO: Il nostro cameraman è stato colpito!
Il conduttore gongola. Sangue in diretta. Audience alle stelle.
VOCE DELL’INVIATO: Ha rubato un’auto. La polizia lo insegue. A voi studio.
Il conduttore riprende la sua lezione.
CONDUTTORE: Vede signorina. È stato dimostrato che è possibile rimuovere dalla mente di ognuno di noi le zone del nostro pensiero che ci fanno agire in modo errato. In modo contrario alla legge.
SOUBRETTE: Oh… Ma fa male?
PSICOLOGO (compiaciuto): Ma no! Le tecniche terapeutiche sono indolori e senza traumi. Anzi, coloro che hanno commesso l’atto sbagliato, poi non provano alcun desiderio di rifarlo. Pensi che il Ministero della Giustizia è stato abolito. Tutto è gestito dal Ministero della Salute. Quindi da medici e psicologi. Semplicemente non vorranno più fare le cose sbagliate, perché la loro psiche non potrà più concepirle.
SOUBRETTE: Che cosa è sbagliato?
La domanda della soubrette spiazza il conduttore.
3 commenti
Aggiungi un commentoQuesta purtroppo non è fantascienza!
A me sembra SF con anticipazione di una situazione oggi non esistente, ma verosimile. Piuttosto, per ottenere lo stesso effetto sociale della soppressione del libero arbitrio, non ci sono metodi meno radicali? Come il condizionare l'opinione pubblica tramite i media? E se accadesse (spunto SF) che un solo potente politico potesse controllare la maggior parte dei media in un paese (vedi Orwell, 1984) che fine farebbe il libero arbitrio, che è alla base dell'ordinamento democratico moderno? Riflettiamo, amici, riflettiamo..
Anche la fattoria degli animali (sempre Orwell) è pronta per chi dissente.
E bravo Emanuele! Mi piace il tuo stile incisivo e asciutto. Ottima gestione dei dialoghi. Efficace l'espediente/personaggio della soubrette. E il finale era l'unico possibile. Complimenti!
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