Senz’altro postumano è l’album Metal Machine Music di Lou Reed. E postumani sono soprattutto i Throbbing Gristle di Genesis P-Orridge (ex mail e body-artist). I loro intenti erano quelli di scioccare con la violenza dell’impatto visuale, concettuale e musicale attraverso rumori, estetiche nazi-militaresche, pornografia, ecc.). P-Orridge utilizza il termine “industriale”, riconosce come guru William Burroughs; James G. Ballard e filosofi post-moderni come Michel Focault, Jean Baudrillard, Gilles Deleuze e Felix Guattari.
Non è il primo caso che un musicista o un performer postumano nasca da esperienze di body-art, anche estreme. Abbiamo già menzionato con le Sospensioni, per passare a nuove performance ispirate alla cerimonia O-Kee-Pa degli indiani d’America. Con ganci inseriti nella carne collegati a corde, si faceva issare nel vuoto con una gru, anche per venti minuti. Ma è negli anni ‘80 Stelarc, che aveva cominciato Stelarc raggiunge la sua indole più marcatamente postumana. In collaborazione con un’èquipe di ricercatori universitari specializzati in robotica, realizza Third Hand: si fa innestare sul braccio destro una terza mano artificiale, comandata dai muscoli addominali e dalle gambe. Successivamente lavora a Third Hear (Terzo orecchio). Una teorizzazione estrema: il corpo umano mostra i limiti del proprio sistema evolutivo.
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