Per chi ha avuto la fortuna di incontrarlo lo scorso anno, in giro per l’Italia, ospite del Comicon,  il salone del fumetto e dell’animazione di Napoli, il Maestro Go Nagai - il più importante autore di manga vivente, ideatore di celebri personaggi come Mazinger Z, Il grande Mazinger, Jeeg Robot d'acciaio, Goldrake, Getter Robot e Devilman – non deve essere rimasto particolarmente impressionato. Già, perché l’uomo che con i suoi disegni ha infestato l’immaginario di almeno due generazioni di lettori-telespettatori si presentava agli occhi degli appassionati come un qualsiasi turista del Sol Levante: corporatura minuta, abiti sgargianti – come ad esempio abito interamente bianco e camicia appariscente, amuleto d’oro al collo, e soprattutto i tipici modi gentili dei giapponesi. Il 63enne Go Nagai, il cui vero nome è Kiyoshi Nagai, è nato a Wajima, il 6 settembre 1945. Dopo aver abbandonato definitivamente l’università decide di dedicarsi al disegno, ma leggenda vuole che sua madre – contraria – telefonasse a tutte le case editrici a cui Nagai mandava i suoi lavori, pregandoli di rifiutare i disegni del figlio.

Ma la passione per il disegno è forte e quando uno dei suoi fratelli gli regala una Divina Commedia illustrata da Gustave Dorè, Nagai capisce a cosa deve dedicare la sua vita.

Nonostante l’opposizione della madre, il giovane Nagai inizia a collaborare con Shotaro Ishinomori nel 1965 e due anni più tardi crea il suo rapimmo manga: Meakashi Porikiki.

L’innovazione nel modo del fumetto da parte di Nagai è dovuta a due elementi: l'introduzione dei mecha (robot comandati da un uomo al loro interno), con Mazinga Z (Majinga Zetto), e lo sdoganamento dell'erotismo nei manga per ragazzi, con la serie Harenchi Gakuen (Scuola senza pudore).

Nel 1970 fonda una sua casa di produzione la Dynamic Production che col tempo si dotò di filiali in tutto il mondo. Nel frattempo crea il fumetto Mao Dante che però e costretto ad interrompere per la chiusura della rivista che lo pubblicava.

Da quest’amara esperienza nasce però uno dei suoi personaggi più famosi: Devilman. Nagai, infatti, crea questo personaggio come soggetto per una serie TV sperimentale.

Nel 1972 Nagai crea Cutie Honey, ma soprattutto il cartone animato Mazinga Z, il primo che vede come protagonista un robot gigante guidato dall’interno da un essere umano. Del cartone, il Maestro pubblica anche varie versioni a fumetti, la più importante delle quali è quella sceneggiata da Nagai e disegnata da Gosaku Ota, che segue fedelmente la trama della versione televisiva, con una notevole caratteristica però: la presenza più marcata di violenza.

Un altro suo importante fumetto prende vita nel 1973: Violence Jack. Si tratta di una serie lunghissima - che il grande disegnatore interromperà e riprenderà più volte nel corso degli anni - in cui la penisola del Kanto (dove si trova Tokyo viene isolata da un cataclisma e diventa teatro di selvagge lotte per la sopravvivenza.

Il Grande Mazinga è un ulteriore espansione dell’Universo di Nagai, con una interessante novità: il pilota del robot gigante non è un ragazzino – come in Mazinga Z – ma un vero e proprio solfato, addestrato al suo compito. Sempre del ’74 è un’innovazione: il grande mangaka giapponese crea un nuovo tipo di robot,i cui componenti sono assemblabili. Nascono così Space Robot (Getter Robot) – in collaborazione con Ken Ishikawa - il seguito di Space Robot, Jet Robot (Getter Robot G) e soprattutto due serie molto amate in Italia, Jeeg robot d'acciaio (Kotetsu Jeeg) e Ufo Robot Goldrake (Ufo Robot Grendizer).