La 25ª edizione del Trieste Science+Fiction Festival si è conclusa il 2 novembre al Politeama Rossetti, registrando oltre 20.000 partecipanti tra proiezioni, anteprime e incontri ospitati anche al Teatro Miela e nello Sci-Fi Dome di Piazza della Borsa. Organizzato da La Cappella Underground, il festival ha confermato il suo ruolo centrale nella fantascienza internazionale, ospitando più di 50 anteprime e grandi nomi come Ted Chiang e Gabriele Mainetti.

Il Premio Asteroide per il miglior film d’esordio è andato a Redux Redux di Kevin e Matthew McManus (USA), intenso viaggio tra dolore e vendetta in un loop temporale, mentre una menzione speciale è stata attribuita a Arco di Ugo Bienvenu (Francia), fiaba futuristica sospesa tra sogno e nostalgia.

Il Méliès d’argent per i lungometraggi è stato assegnato a The Shrinking Man di Jan Kounen, raffinato remake del classico di Richard Matheson; per i cortometraggi ha vinto Animalia di Marius Rolfsvåg (Norvegia). Il pubblico ha premiato ancora Arco come miglior film, mentre Redux Redux si è aggiudicato anche il Premio Wonderland di Rai Cultura.

La critica italiana (SNCCI) ha incoronato Lesbian Space Princess di Emma Hough Hobbs e Leela Varghese, commedia queer cosmica ricca di ironia e immaginazione, e il Premio CineLab Spazio Corto è andato all’italiano The Other Livesdi Nicolò Folin, riflessione sul rapporto tra memoria e tecnologia.

Infine, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha conferito il Premio Event Horizon allo scrittore Ted Chiang per l’eccezionale contributo al dialogo tra scienza e letteratura.

Un’edizione celebrativa che ha unito emozione, riflessione e visione del futuro, confermando Trieste come capitale italiana della fantascienza.