Sin dalle sue origini il cinema ha provato a farci vedere sullo schermo quello che, per motivi fisici, noi terrestri confinati qui sul nostro pianetuccolo alla periferia di una galassia qualunque non potevamo vedere ma solo immaginare: l'esterno. Cosa c'è al di fuori della nostra atmosfera, come sono gli altri mondi. Già all'inizio del secolo scorso, quando ancora l'arte cinematografica era agli albori, il precursore George Melies realizzò il cortometraggio (13 minuti) Viaggio sulla Luna (Voyage dans la Lune, 1902) dove a bordo di razzi sparati in aria i primi uomini arrivavano sulla Luna, quella famosa col faccione, recentemente riproposta in chiave canterina (con voce di un italiano, Alessandro Safina) nel musical Moulin Rouge. Qui avveniva l'incontro con i seleniti, gli abitanti del nostro arido satellite. La Luna era in un certo senso una scelta obbligata. Gli uomini ce l'hanno sempre avuta a portata d'occhio, a perenne richiamo del fatto che la fuori c'era.... altro. Inoltre è anche meta più facilmente raggiungibile. Veniva poi introdotto l'elemento immediatamente successivo: l'abitante del mondo esterno, e con esso uno dei temi cardine di tutta la narrativa fantascientifica, quello del Primo Contatto.

Il contatto con una civiltà diversa dalla nostra è un fatto che si è verificato molte volte nella storia dell'umanità ma chiaramente la fantascienza per sua stessa natura spinge il concetto alle estreme conseguenze proponendo l'incontro con la non-umanità nella sue infinite possibili varianti, spesso e volentieri al cinema limitate semplicemente per motivi di costi. Il modo nel quale il cinema nel corso degli anni ha affrontato l'argomento è stato influenzato da quello che succedeva di pari passo nel nostro mondo. Abbondano infatti pellicole nelle quali gli alieni sono malvagi e scatenano guerre con la razza umana: il secolo nel quale il cinema ha compiuto i suoi primi 100 anni di vita è stato costellato da ben due guerre mondiali per cui non sorprende certo che una grossa fetta, la maggioranza, dei film di fantascienza prodotti porti titoli come La guerra dei mondi o L'invasione degli ultracorpi, per citare due classici, e propongano una situazione di conflitto. Negli ultimi decenni del novecento sono tuttavia apparsi film che proponevano anche un approccio meno terrorizzante e più speranzoso, di possibile comunicazione tra razze diverse. Storie nelle quali il primo contatto tra "noi" e "loro" era un primo passo verso un possibile futuro di fratellanza e magari anche di collaborazione, film come Incontri ravvicinati e Contact. Esistono tuttavia molte varianti nelle quali il primo contatto può avvenire e registi e sceneggiatori hanno ambientato di volta in volta le loro vicende in contesti assai diversificati.