Alle prime luci della bomba
“Abbiamo il potere di dare un nuovo inizio al mondo”, diceva a fine Settecento Tom Paine, padre della Rivoluzione americana. Scrivendo una storia delle immagini del dopobomba nella fantascienza USA, si partirebbe dal legame fra catastrofe e rinascita nazionale. Un po’ laica, un po’ religiosa, l’apocalisse scientifica è inscindibile dalla nuova creazione. Ripartire da zero, ma con una drammaticità infinitamente superiore alla colonizzazione di un nuovo mondo: c’è la tragedia, e c’è l’ironia.D’altra parte, il dopoguerra impone un’idea di ricostruzione nazionale nel nome della difesa nucleare. L’inno nazionale statunitense, in fondo, inizia con la storia di un bombardamento, iniziato “alle prime luci dell’alba”.
Quella volta che Walter M. Miller puntò il fucile contro Frederik Pohl
Oggi sul blog del grande scrittore ed editor recentemente scomparso si parla dell'autore di Un cantico per...
S*, 29/01/2015
La verità
Giovanni De Matteo, 26/03/2010
Il Cantico di Walter M. Miller jr.
Ritorna in edicola, in Urania Collezione, Un cantico per Leibowitz, un capolavoro della fantascienza post-apocalittica.
Alessandro Cenni, 8/02/2010
1 commenti
Aggiungi un commentoSecondo me, il migliore di libri menzionati, è 'Canticle for Leibowitz'... o 'Heroes Journey' (Stirling Lanier'...
Conmunque, il più interessante punto di visto, deve essere, l'idea di nuovo inizio, la nascita di un nuovo civilazzione, essere la luce di bombardimento... E' chiaramente, un'idea che è più diffusa sana per questo mondo!
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