Sono passati tre secoli dalla guerra atomica e batteriologica che ha ridotto l'umanità a uno stato semibarbarico, la Chiesa Murcana ha preso il dominio e ha proibito la ricerca scientifica.
Schiavitù, il dominio dei preti e dei bennati, l'ignoranza e la violenza non hanno tuttavia spento l'intelligenza e la voglia di cambiare le cose di Davy, il protagonista della storia.
Con Davy l'eretico, romanzo nato dall'unione e dalla rielaborazione dei due racconti The golden horn e A war of no consequence, Edgar Pangborn si è concentrato sugli aspetti psicologici e sociali della società post apocalittica, raccontando il passaggio dall'adolescenza all'età adulta del protagonista.
La maturazione di Davy lo porterà a diventare un eretico, un eroe che si batte per abbattere la dittatura religiosa che soffoca l'umanità.
La quarta di copertina
“Io sono Davy, e per qualche tempo sono stato re. Re dei pazzi, e questo richiede saggezza.”
Quattro secoli dopo la Terza Guerra Mondiale, un devastante conflitto nucleare che ha spazzato via ogni civiltà tecnologicamente avanzata, l’umanità superstite è precipitata in un’epoca oscura, dominata dalla paura e dalla superstizione. Questo mondo ha generato Davy, fiero eretico dalla vita avventurosa, che scrive la storia dela sua vita mentre viaggia a bordo della Stella del mattino insieme a una ciurma di ribelli ai dogmi e alle violenze della Santa Chiesa Murcana.
“Siamo donne e uomini liberi, a bordo di questo vascello, e non portiamo un fardello di coccolata ignoranza.”
Nato nel postribolo di un villaggio del New England di quest’America post-apocalittica, Davy è stato tolto alla madre quando era ancora in fasce e messo in orfanotrofio, dove è cresciuto nella superstizione e nell’ignoranza come “servo-collocato”, proprietà dello Stato… eppure qualcosa dentro di lui ha sempre scalpitato. La sua innata sete di sapere, la viva necessità di scoprire il mondo al di là delle narrazioni che gli vengono imposte, lo ha portato a farsi domande scomode.
A mettere in dubbio i dogmi della religione imposta dalla Teocrazia, in un mondo in cui testi dei Tempi Antichi, reliquie di un sapere ormai proibito, sono riservati esclusivamente ai sacerdoti, mentre il controllo religioso soffoca ogni forma di libertà, conoscenza e progresso scientifico, e chi osa ribellarsi viene etichettato come eretico e perseguitato senza pietà.
Quando a quattordici anni Davy incontra un "mu"," ovvero un mutante, un essere umano glabro, dagli arti sproporzionati e il volto deformato, inizialmente ne ha paura. La legge religiosa demonizza quelle creature, ritenute abomini figli di demoni, ma Davy si rende ben presto conto di avere davanti un essere umano, per quanto diverso.
E si chiede se certe storie non siano menzogne. Grazie al mu, Davy entra in possesso di uno strumento musicale dei Tempi Antichi, un meraviglioso corno d’oro, che impara a suonare. E così si unisce a un gruppo itinerante di musicisti e inizia un viaggio alla scoperta di un mondo molto più ampio di quanto gli sia stato fatto credere. Tra sfide e amicizie, bestie selvagge e amori, Davy ci accompagna tra i suoi ricordi, alla scoperta delle luci e delle ombre di un mondo segnato dalla distruzione… ma anche dal desiderio di rinascita.
Finalista allo Hugo e al Seiun Award, “Davy l'eretico” è un classico della fantascienza e un canto di speranza per il futuro.
L'autore
Nato a New York nel 1909 Edgar Pangborn dopo il college iniziò a studiare musica ma già a ventun anni pubblicò la sua prima opera letteraria, il romanzo poliziesco A-100: A Mistery Story.
Il suo primo racconto di fantascienza fu Angel's Egg, pubblicato nel 1951, due anni dopo apparve il suo primo romanzo, West of the Sun.
Pangborn morì a New York il 1° febbraio 1976, senza aver mai smesso di scrivere fantascienza.
Edgar Pangborn, Davy l'eretico (Davy, 1964), traduzione di Roberta Rambelli, Mondadori, Urania Collezione n. 275, euro 7,90, ebook euro 5,99.












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