Bepi Vigna
Bepi Vigna

Abbiamo notato che ultimamente nella serie c'è una grande attenzione verso le tematiche spaziali piuttosto che verso il cyberpunk da dove eravate partiti. C'e' una evoluzione verso lo spazio in atto?

Si, perchè crediamo che questa sia una tendenza generale della fantascienza degli ultimi anni. C'è un tema molto suggestivo ed importante che è quello degli alieni (alla Roswell, per intenderci): noi vogliamo muoverci in quella direzione, in modo sempre molto possibilista, magari anche sulle serie parallele a Nathan Never. Pensiamo che il cyberpunk, così come lo avevamo interpretato all'inizio della serie, sia ormai qualcosa di superato. (Io personalmente sono un po' deluso dall'evoluzione della letteratura cyberpunk: sembrava che fosse l'inizio di qualcosa mentre alla fine le cose migliori sono rimaste quelle di Gibson e Sterling.) La tendenza verso lo spazio ci sarà, dunque, ma non mancheranno mai i thriller fantascientifici a cui i lettori sono abituati. Non ci saranno cambiamenti drastici anche se si vedranno sempre più avventure nello spazio.

Parliamo ora del numero cento, che è una tua creatura. Ci puoi fare qualche anticipazione senza rovinarci il piacere di leggerlo?

No, non farò nessuna anticipazione (ride). Dirò solo questo: il numero cento è importante per vari motivi. La storia è autoconclusiva e non si lega troppo nè al passato nè al futuro. Vuole essere una storia che non si slega completamente da quelle che sono le caratteristiche del personaggio, riuscendo in qualche modo a condensare tutti quelli che sono gli aspetti della serie sin qui affrontati. Ma è anche una storia che deve rispondere a determinate caratteristiche: volevamo che in questo numero si raccontasse qualcosa del personaggio Nathan al lettore che prendeva in mano Nathan Never per la prima volta, ma senza fare un numero totalmente retrospettivo che deludesse i lettori affezionati. Abbiamo trovato una soluzione adottando un tema tipico della letteratura fantascientifica che sino ad oggi non avevamo ancora affrontato o che forse avevamo solo sfiorato in alcune storie precedenti. Ne rimaneva solo uno... ma non vi dirò qual'è.

Chi ha realizzato graficamente questo numero memorabile?

Ci è sembrato giusto affidare il numero cento a Roberto De Angelis, che è già da tempo il copertinista di Nathan Never. L'albo sarà a colori, realizzato con delle nuove tecniche di colorazione al computer: se il risultato stampato sarà come le prove che ho visto, credo che la colorazione sarà di qualità superiore rispetto a tutti gli altri numeri cento usciti in precedenza nelle altre serie bonelliane.

Hai accennato poco fa alle serie parallele a Nathan Never. C'è qualcosa di particolare in programma per il futuro?

C'è una sorpresa divertentissima nella serie di Legs, a cui ho partecipato con grande piacere. Sarà un numero 50 davvero esplosivo.

A proposito di Legs... Sono fondate le voci che la Bonelli non sia soddisfatta delle vendite di Legs e che pensi di chiudere la serie?

Credo che per il momento i lettori di Legs possano stare tranquilli. Legs vende oltre 50.000 copie a numero, che non sono poche nemmeno per la Bonelli. Credo che se ci fossero problemi me lo direbbero... Legs è una serie molto innovativa e sono convinto che abbia un suo pubblico affezionato.

Cosa ci puoi dire riguardo ad Agenzia Alfa?

Dirò che finalmente uscirà l'atteso seguito della storia dell'asteroide, rimasta in sospeso per circa tre anni. Ho già terminato la sceneggiatura e tra breve Iacomelli dovrebbe finire di disegnarla. Dovrebbe uscire a Dicembre e spero che piaccia come è piaciuta la prima parte. C'è anche una novità interessante: da questa storia infatti potrebbe partire un'altra serie collegata. Se ne è parlato alla Bonelli ma non c'è ancora nulla di sicuro... staremo a vedere.

Hai qualche altra bella storia per Nathan Never in preparazione?

Beh, ce n'è una in particolare che mi sta facendo impazzire in questi giorni e che si collega ai grandi cambiamenti, alle grandi novità che si verificheranno a partire dal gennaio 2000. Questa storia uscirà a febbraio e sarà disegnata sempre da Roberto de Angelis: dovrei consegnargli le tavole tra una settimana e sono disperato!

Ultima domanda. Avete mai pensato a dei romanzi dedicati a Nathan Never? Il passaggio del vostro personaggio dal fumetto alla letteratura scritta è qualcosa che vi interessa?

Lavorare su un romanzo di Nathan Never sarebbe qualcosa di molto impegnativo e avremmo bisogno di proposte concrete da parte degli editori, ma sino ad oggi non ne abbiamo avuto. Se dobbiamo dedicare il nostro poco tempo a Nathan Never, preferiamo curare il fumetto...