La NASA è sempre stata un animale politico, e la comunità della scienza spaziale si è nutrita dei suoi avanzi.

Sfortunatamente per la NASA, alcune verità storiche stanno mettendo in crisi questi paladini tecnologici dalla bianca armatura.

Prima di tutto, la corsa allo spazio è finita. Non c'è più bisogno di una gara particolare nel 1992, visto che l'opposizione sovietcia è caduta in rovina. Gli americani hanno vinto la Guerra fredda. Questo ormai è noto a tutti, ma la NASA sta ancora facendo il giro d'onore sulla pista per la vittoria nella corsa allo spazio.

Ciò che è peggiore, gli Space shuttle, uno dei quali è esploso nel 1986, sono chiaramente elefanti bianchi. Lo shuttle è estremamente complesso, ultraprogettato, una creatura di una burocrazia che cercava di prevedere tutto in ogni componente, ed è finita col trovarsi in mano un mostro non modificabile.

Lo shuttle è stato grottescamente ultrapromosso, e non risponderà mai alle promesse fatte negli anni Settanta. Non è e non sarà mai un "camion spaziale". E' più simile a un delicato vaso cinese.

La Stazione spaziale Freedom ha problemi analoghi. Costa decisamente troppo, e distrugge altre possibilità più utili per l'attività nello spazio. Se lo shuttle si è mangiato metà del budget della NASA, lo shuttle e la stazione spaziale insieme consumeranno tutto il budget della NASA futuro, a meno che non vi sia un incremento del finanziamento su larga scala.

Anche come spettacolo politico la Stazione spaziale è una scommessa perdente, perché non cattura l'immaginazione del pubblico. Pochissimi sono eccitati da questa prospettiva. I sovietici hanno già una stazione spaziale, ormai sono molti anni che è in orbita. Non è importato a nessuno, non ha mai raggiunto i titoli dei giornali. Non inspira timore ma solo una tiepida indifferenza. Secondo alcune voci i sovietici (o meglio, gli ex sovietici) sarebbero disposti a vendere la stazione spaziale Peace al miglior offerente, per almeno ottocento milioni di dollari, circa un quarantesimo di quanto dovrebbe costare la stazione spaziale Freedom... e ciononostante non trovano nessuno interessato all'acquisto!

Anche l'esplorazione dello spazio con equipaggio è ormai svalutata. Il volo spaziale non è semplicemente un nuovo tipo di esplorazione. Esplorare significa andare all'avventura e combattere a mani nude con cose nuove e sconosciute. Il volo spaziale con equipaggio al contrario è una delle attività umane più rigidamente regolate. Quasi tutto ciò che può accadere è noto in anticipo, e tutto ciò che non viene previsto rischia di essere la causa di una catastrofe.

Leggere i resoconti personali degli astronauti non ispira molto senso dell'avventura, almeno nel senso in cui lo si intende di solito. Al contrario i rapporti storici e personali rivelano che gli astronauti sono stati tecnici altamente addestrati la cui prima direttiva non era "arrivare là dove nessuno è mai giunto prima", ma piuttosto fare esattamente ciò che è necessario e soprattutto non pasticciare con l'hardware.

Gli astronauti non sono come Lewis e Clark. Gli astronauti sono la vetta di una vasta piramide di tecnici e micromanager di missione. Sono tenuti molto strettamente (come è necessario) sotto controllo elettronico dal controllo a terra. Sono separati dall'ambiente che esplorano da una spessa crisalide di tute spaziali e veicoli spaziali. Non combattono a mani nude le sfide di un ambiente ostile, combattono piuttosto la sfida di saper costruire complesse e costosissime macchine di supporto vitale.