Parafrasando un altro famoso film, dev'essere stata proprio "una specie di magia" se Harry Potter and the Sorcerer's Stone ha superato tutte le più ottimistiche previsioni e, nel week-end di apertura, ovvero nei primi tre giorni di programmazione, la pellicola diretta da Chris Columbus, quello di Mamma ho perso l'aereo, Mrs. Doubtfire e L'uomo bicentenario per intenderci, ha raggranellato la bellezza di 93.5 milioni di dollari. Il risultato ha qualcosa di davvero prodigioso se si pensa che il record precedente era detenuto da The Lost World, secondo capitolo della saga di Jurassic Park, che nei suoi primi tre giorni di programmazione nel 1997 aveva toccato quota 72.1 milioni di dollari. "Questa è una giornata storica per la Warner Brothers Pictures", ha commentato il risultato in un comunicato Alan Horn, presidente dello studio cinematografico. "Tutti coloro che sono stati coinvolti nella realizzazione, nel marketing e nella distribuzione di Harry Potter and the Sorcerer's Stone si sono prodotti in un grande sforzo per proteggere l'integrità dei personaggi e della storia così meravigliosamente raccontata da J.K. Rowling, e non possiamo essere più orgogliosi di avere debuttato in questo modo così eccitante". Va detto comunque, che il film è costato parecchio, sia in termini di produzione (circa 125 milioni di dollari), sia in termini di pubblicità su scala mondiale su cui la Warner ha investito come raramente ha fatto in passato (circa 40 miliardi di dollari), e quindi i grandi incassi per ora non fanno altro che coprire i grandi costi e non sarebbe una novità se il fenomeno venisse ridimensionato dopo le prime settimane di programmazione. Per adesso tuttavia i primati non si fermano qui. Harry Potter e la pietra filosofale, questo il titolo italiano del film, ha battuto anche il record d'incassi per il primo giorno di programmazione con 31.3 milioni di dollari, surclassando i 28.5 milioni di dollari di Star Wars: Episode I - The Phantom Menace, e il primato dell'attuale stagione cinematografica per il primo week-end di programmazione, che era detenuto da Planet of the Apes di Tim Burton con 68.5 milioni di dollari. (AV)