L'Uomo e il suo Futuro

Nel mare di stelle che compone la galassia dagli umani denominata Via Lattea c'è un piccolo sole giallo di media grandezza situato alla periferia della galassia stessa, attorno a questo piccolo corpo celeste ruotano nove pianeti ed un numero notevole di satelliti di varia grandezza.

Il terzo pianeta da questa stella si chiama Terra ed è abitato da esseri che si autoconsiderano senzienti.

Una delle particolarità di queste strane bipedi creature è quella di raccontare delle storie, delle favole più o meno fantastiche con le quali tramandano le loro idee, i loro pensieri, i loro sogni.

Hanno iniziato a tramandarsi queste fiabe a voce, da generazione in generazione, per poi passare ai testi scritti e quindi, in tempi più recenti, alla realizzazione per immagini che gli interessati possono vedere in una grande stanza buia su un grande rettangolo che loro chiamano schermo, oppure nella comodità delle loro tane, tramite un scatola che trasmette immagini da una stazione centrale o da nastri o dischi che loro stessi trasmettono con un'apparecchiatura che chiamano videoregistratore o DVD.

In qualunque modo questo spettacolo venga visto, loro lo chiamano cinema ed il tema della conquista dello spazio che circonda l'uomo è sempre stato non solo uno dei più dibattuti e trattati ma, anche, uno dei più catastrofici. come se fosse impossibile o fin troppo temerario per l'uomo violare le ardite vie del cielo, come se da questo suo desiderio di conquista derivasse solo male e dolore.

Per anni si è pensato al 2000 come ad una grande meta fantastica che avrebbe visto l'uomo catapultato in mezzo alle stelle, per anni la fantascienza ha parlato di un possibile futuro della civiltà ma, anche in questo caso, non lo ha immaginato spesso positivo, sicuro, glorioso. Eppure, nei nostri sogni, astronavi fantastiche occupavano lo spazio, l'uomo si riversava sui pianeti per colonizzarli ed i più temerari si spingevano ai confini del nostro sistema per accedere alla via delle stelle.

Ma la paura di una guerra nucleare globale, la minaccia dell'inquinamento, la guerra batteriologica, lo sfruttamento illogico e totale delle risorse del proprio pianeta non ci ha fatto sperare in un futuro migliore ed anche quando l'uomo violava i confini della natura con i suoi esperimenti non poteva aspettarsi altro che questo:

"Era malato di mali immaginari. Combatteva con le ombre. Bisogna compatirlo, in fondo, perchè, senza volerlo, aveva varcato i limiti imposti dalla natura. Quello che l'uomo dà gli viene reso. La natura paga inesorabilmente i suoi debiti e fino all'ultimo soldo... "

(La Rivincita dell'Uomo Invisibile di Ford Beebe - 1944)

"Troppo tardi ha imparato che l'uomo è una creatura che prova emozioni e proprio per questo è la più grande dell'Universo. Ha imparato troppo tardi per lui che l'uomo deve trovare la sua strada da solo, anche sbagliando, e che il dono della perfezione non può venire se non da noi stessi. Quando l'uomo cerca la perfezione fuori di sé trova soltanto morte, distruzione, miserie e delusioni e la fine di tutti i progressi fatti fino a quel momento. L'uomo ha sempre cercato la fine della fatica e delle sue pene ma non può esserci data. Deve essere conquistata duramente.... C'è speranza, ma dovrà essere una conquista che verrà dal più profondo dell'uomo stesso..."

(Il Conquistatore del Mondo di Roger Corman - 1956)

Da quando i primi uomini hanno volato nello spazio attorno al nostro mondo, hanno raggiunto la Luna ed hanno mandato sonde spaziali verso altri pianeti, la nostra visione di abitanti di questa grossa palla che abbiamo chiamato Terra è cambiata o meglio: dovrebbe essere cambiata, dovremmo forse sentirci più umili , più piccoli, una piccola cosa in un mare di stelle così lontane che la nostra immaginazione non riesce nemmeno a darne un'idea esatta. Dove finisce l'universo? Dove nasce la vita? Chi siamo? Dove andiamo? Cosa accade di noi dopo la morte? E' forse la fine di tutto o l'inizio di una nuova esistenza.? Noi passiamo il nostro tempo occupandoci principalmente di quelle cose che sono strettamente necessarie alla nostra sopravvivenza ed alla nostra egoistica comodità e non ci rendiamo mai conto che siamo solo una piccola, infinitesima parte di un immenso e sterminato universo che vive, agisce ed opera con tempi che a noi sembrano un'eternità.