Dossier Belfagor

Origini

Un nome biblico. Ba'al Pe'or, signore o possessore di Phegor, monte a sud-est della Palestina, nel territorio di Moab, dove gli è stato eretto un santuario. E' il primo caso di idolatria conosciuto. Dio ordina a Mosè di sterminare i moabiti e ne segue una "pulizia etnica" su base religiosa: 24 mila morti. Somiglianze con Belfagor ricorrono nell'egizio Seth, dio dei disordini e delle tempeste. E, naturalmente, in Belzebù.

Precedenti letterari

Belfagor viene ripreso dal celebre autore di favole La Fontaine. Ma è in Macchiavelli che si consolida tra le figure di spicco. Spunto per una irriverente satira contro le donne, Belfagor è un arcidiavolo inviato sulla terra per prendere moglie. Spiazzato dalla tracotanza femminile, preferisce tornare all'inferno. Il film di Scola del 1966 capovolge il finale: l'arcidiavolo Vittorio Gassman, disceso a seminar zizzania tra i Medici e lo Stato Pontificio, perde l'immortalità e trova l'amore.

Il romanzo

Arthur Bernède (1871-1937), scrittore prolifico che Oreste Del Buono definirebbe "macchina per fabbricare storie", sfornò oltre 200 libri. Insieme a Gaston Leroux (autore de Il fantasma dell'Opera), fondò la Société des Ciné-Romans, dedita alla produzione di pellicole tratte da feuilletons. Belfagor apparve in 59 puntate giornaliere sul Le Petit Parisien, dal 28 gennaio al 28 marzo 1927. Contemporaneamente usciva il film omonimo, sceneggiato dallo stesso Bernède e diretto da Henri Desfontaines (cui sarà dedicato il romanzo), muto e in 4 parti, come i serials americani del sabato mattina, a partire dall'11 febbraio 1927. Il libro fu pubblicato da Tallandier nella collana Les romans mysterieux nell'aprile del 1927.