di

Silvio Sosio

I luoghi comuni della (e sulla) fantascienza

Con questo numero iniziamo una nuova serie, che speriamo possa avere successo grazie soprattutto alla vostra collaborazione: le inchieste di Delos. La prima che presentiamo trae spunto da una discussione nata nella mailing list Fantascienza (www.fantascienza.com/fml): i grandi Luoghi Comuni della fantascienza, tutte quelle idee, anche un po' assurde, che abbiamo trovato spesso in libri e film di sf.

Luoghi comuni della fantascienza

1. Omini verdi

L'omino verde, marziano o alieno di dubbia provenienza che sia, è stato per molti anni la rappresentazione, un po' stupida e molto sdrammatizzante, dell'alieno della fantascienza. Negli ultimi anni, dopo Incontri ravvicinati del terzo tipo e soprattutto grazie a X-Files, l'omino ha cambiato colore assumendo una tonalità grigio chiaro.

2. Robot che fanno battute sceme

Per qualche motivo difficile da capire, il robot ha spesso rivestito il ruolo comico nei film e telefilm di fantascienza. Il primo è stato forse Robbie di Il pianeta proibito, ma senz'altro la palma di robot più stupido spetta alla sua imitazione apparsa nella serie Lost in space negli Anni Sessanta, molto nota negli Stati Uniti. Probabilmente a causa di una routine di debug non rimossa, il robot di Lost in Space doveva continuare a ripetere gli ordini che stava eseguendo con voce piatta e monotona: "Destroy Robinson family... Destroy..." Poi ci sono stati C1P8 e D3BO in Guerre Stellari, Paperino e Paperina in Silent Running, e chi più ne ha...

3. Lucette intermittenti

Quante volte abbiamo visto nei film di sf quei grandi pannelli pieni di lucette intermittenti colorate, senza uno straccio di etichetta per descriverne l'utilità? Nessuno è mai riuscito a capire che utilità potessero avere. Spazio 1999 era il massimo: oltre alle lucette, aveva anche delle tastiere del tutto prive di ogni simbologia sui tasti, e sputava fuori le risposte su scontrini da supermercato. I computer alieni, invece, di solito funzionano facendo passare la mano sopra un pannello luminoso.

4. Dividiamoci! (io cerco il gatto)

Quando c'è un mostro in giro, la cosa migliore, si sa, è dividersi. Forse non è una scelta molto tattica, visto che il mostro ha gioco facile a far fuori tutti i buoni (meno l'ultimo) uno per uno, ma senza dubbio aumenta la suspence. Quando poi c'è un gatto disperso (come in Alien) non ci sono mostri abbastanza spaventosi nella galassia da indurci a metterci in salvo senza prima aver trovato il felino perduto.

5. Agente, le giuro che quella formica ha disintegrato mia moglie!

Dico, mai che le autorità ci diano retta, quando siamo inseguiti da un alieno o da una formica gigante, o esseri usciti da strani baccelli hanno preso il posto dei tranquilli abitanti della nostra città. Ma dopotutto, come dar loro torto?

6. Ma questo pianeta è la Terra!

"Maledetti! L'avete distrutta!" Chi può dimenticare l'urlo di dolore di Charlton Heston quando scopre che il Pianeta delle Scimmie è in realtà la Terra? Eppure, in fondo, questa è solo una variante della classica "Sindrome da sentinella" che affligge molti aspiranti autori di fantascienza: sconvolgere il lettore facendogli scoprire solo alla fine che il protagonista era un alieno e i cattivi erano i terrestri! Quando Fredric Brown scrisse il racconto Sentinella negli Anni cinquanta era stato originale, ma ormai...

7. Lo scienziato pazzo

Normalmente è cattivo, ma a volte è buono. Da solo riesce sempre a inventare strumenti prodigiosi destinati a distruggere/conquistare il mondo. E' distratto e spettinato come Einstein, lavora in un laboratorio disordinato e sporco, spesso in cantina.

8. Il computer ribelle

Finalmente è stato creato il supercomputer o il superrobot, potentissimo e quasi intelligente come un essere umano, che permetterà agli uomini di starsene in panciolle lasciando fare a lui tutto il lavoro. In situazioni del genere, le probabilità che il computer/robot decida di ribellarsi e distruggere il genere umano sono prossime al 100%. C'è caduto persino Isaac Asimov con i suoi robot ultrasicuri, nel racconto Che tu ne prenda cura.

9. Gli alieni alla conquista della terra

Soprattutto al cinema, capita di rado di incontrare alieni che non abbiano come unico scopo la conquista della Terra. In generale, si tratta di alieni simili a rettili o a insetti. Ma con tutti i pianeti della galassia, c'era proprio bisogno di venire qui?

10. Gli ultimi saranno i primi

Se siete un alieno cattivo, amate uccidere gli esseri umani magari per mangiarli, e avete attaccato un'astronave terrestre o una base isolata, seguite questo consiglio: potete farli fuori tutti tranquillamente, ma tagliate la corda quando ci sono ancora almeno due terrestri. Si sa che che non ci sono zanne o artigli che tangano: l'ultimo buono vince sempre.

Luoghi comuni sulla fantascienza (e la fantasy)

1. Ah, allora tu credi negli UFO!

Quante volte avete sentito questa frase? Certo, ci saranno anche appassionati di fantascienza che credono agli UFO, ma in molti casi è il contrario. Ma non provate a rispondere "Veramente no", altrimenti vi sentirete fare la controdomanda di rito: "Ma come, non credi che ci siano altri esseri nell'universo?" A quel punto, vi conviene cambiare discorso...

2. No, 2001 non è fantascienza, è un bel film

Cambiate pure "2001" con Blade Runner, o adattate la frase con Philip Dick, Tolkien o altri autori. Il concetto è lo stesso: se un libro o un film è capace di dire qualcosa, allora non può essere fantascienza.

3. La fantascienza? Dante Alighieri: è stato lui, il primo grande autore di fantascienza!

Se da parte degli "altri" c'è il tentativo di rubare i classici della fantascienza, da parte dei fantascientifici c'è spesso il tentativo di rubare i classici della letteratura. Dante, Luciano di Samosata, persino Ariosto e il suo Orlando furioso: se c'è un elemento fantastico nella storia, automaticamente si cerca di farlo rientrare nel genere.

4. La fantasy è un ramo del genere rosa

Questo è un luogo comune interessante: gli uomini leggono fantascienza, mentre la fantasy è roba da donne. A dire il vero se facciamo un conteggio fra le nostre conoscenze forse troviamo più lettrici di sf che di fantasy. Eppure è opinione diffusa che i maschi siano più portati per scienza e tecnologia, e quindi per la fantascienza.

La prossima inchiesta: cos'è la fantascienza?

"Per fantascienza intendo storie alla Jules Verne, alla H.G. Wells, alla Edgar Allan Poe... romanzi affascinanti mescolati a fatti scientifici e visioni profetiche" -- Hugo Gernsback, 1926

"La fantascienza è un genere letterario la cui condizione necessaria e sufficiente è la presenza di interazione fra estraniamento e conoscenza, e il cui meccanismo formale principale sia una struttura immaginaria alternativa all'ambiente empirico dello scrittore." -- Darko Suvin, 1972

Tra la definizione ingenua di Gernsback e quella tecnica all'eccesso di Suvin ce ne sono molte altre. E secondo voi, la fantascienza cos'è? Come definireste il vostro genere preferito? E' l'argomento dell'Inchiesta di Delos del prossimo mese, e abbiamo bisogno delle vostre idee! Abbiamo approntato un modulo per inviarci la vostra definizione in modo facile e rapido all'indirizzo www.delos.fantascienza.com/inchieste. Il mese prossimo raccoglieremo tutte le definizioni più interessanti che ci saranno arrivate e le pubblicheremo sul numero 40 di Delos. Non mancate!