Furio LC Rex è un esperto di strategia e di operazioni aerospaziali, da sempre appassionato di fantascienza, che scrive romanzi d’avventura ambientati nel futuro. È nato a Civitanova Marche, è diplomato presso l’Istituto Tecnico Aeronautico di Forlì, ed è laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Nel 2018 ha dato vita al progetto editoriale I predatori di Oran, incentrato su una trilogia di romanzi di genere Space Opera più alcuni romanzi spin off e una serie di racconti. Nel 2019, con il romanzo Missione oltre la Stella madre e primo capitolo della saga è stato finalista al premio Urania. L’opera è stata pubblicata nel 2021 da Delos Digital. Nel 2022, con il romanzo DaV_Id è stato ancora finalista al Premio Urania. Sempre nel 2022 ha pubblicato il racconto Oltre l'event horizon nell'antologia Primo contatto su Urania Millemondi, edita da Mondadori. Conosciamo meglio quest'autore di Delos Digital in questa breve intervista.

Raccontati in un racconto

Sono una persona autoironica, mi inviti a nozze.Inverno 1985collegio salesiano “Don Bosco”Forlì.Don Lanaro è immobile, ci guarda dall’alto del pulpito in fondo all’aula studio. Sembra impalato, con le mani giunte davanti all’addome; sgrana il rosario mentre noi studenti prendiamo posto ai banchi.Lui attende paziente e quando il silenzio si fa forte, intercettando gli sguardi timorosi diretti a lui, inizia con le preghiere del vespro. Un Padre nostro, tre Ave o Maria, l’Eterno riposo. Ripetiamo tutti in coro, con un concerto di voci giovanili, nel rituale che si ripete ogni sera.Dopo le preghiere ci sono la predica e le raccomandazioni.Lui è marmoreo. Noi, un manipolo di adolescenti dal testosterone a mille, fatichiamo a rimanere seduti, composti e disciplinati.– Questa mattina, nel bagno della palestra, la Norma ha trovato una rivista pornografica – gracchia in tono acuto pronunciando la erre blesa. – Un giornalino dai contenuti immondi, sporchi e demoniaci.A me viene da ridere, pensando alla signora delle pulizie che maneggia la rivista, col fazzoletto fantasia in testa e gli occhi fuori dalle orbite. Trattengo il sorriso e penso a quante altre riviste teniamo nascoste tra i materassi e le reti dei nostri letti.Deve esserselo dimenticato Eddie, penso. È il mio compagno di camerata, quello con la fissa per gli Iron Maiden.– Dio vi osserva… anche quando vi appartate per compiere atti impuri – continua il prete. – State attenti, perché è risaputo che masturbandosi… si può anche perdere la vista! Confessatevi, e la salvezza dell’anima garantirà anche quella dei vostri occhi.Non ci penso neanche… mi dico.Dopo le preghiere, tutti in camerata. Nel comodino accanto al letto tengo un libro di Robert A. Heinlein, Starship troopers-fanteria dello spazio. Mi aiuta a sognare storie incredibili, a scappare da quelle quattro mura, a divagarmi.Di pomeriggio, nei momenti liberi, sto persino scrivendo una storia. Parla di un’astronave mercenaria che viaggia nel cosmo grazie alle onde provocate da un amplificatore sonoro… le pile di combustibile sono piene di assoli degli Iron Maiden! Vabbè, nel vuoto dello spazio i suoni non si propagano… però, a me l’idea è piaciuta così. Del resto, scrivere fantascienza è libertà assoluta. Anche se poi, ho scoperto che non è proprio vero.Studiare all’Istituto Tecnico Aeronautico è davvero dura. Mi mancano la famiglia e gli amici che ho lasciato nelle Marche. Però so che è un sacrificio che devo e voglio fare, perché un giorno piloterò un caccia da Mach 2, magari un Tornado!Sarò bello come Tom Cruise, con i capelli ingellati, i jeans 501 e il giubbotto di pelle Avirex con le toppe colorate. Avrò una Kawasaky GPZ900 per portarci in giro le gnocche più belle di Rimini, oppure girerò anch’io per le strade di Malibù come Maverik. Chissà…La vita, spesso, gioca brutti scherzi. In Aeronautica ci sono entrato, solo che la vista mi è calata e non sono mai arrivato a pilotare un caccia… maledetto Don Lanaro! Deve avermela tirata lui, la sfiga del masturbatore seriale.Con gli aeroplani, però, ci ho fatto parecchie cose interessanti. Prima il controllore di volo (con gli occhiali), poi ho iniziato a occuparmi di strategia, e di mettere insieme quelle operazioni aeree di cui sentiamo spesso parlare nei TG.Due sono le cose che nel tempo non sono cambiate: l’interesse per i romanzi avventurosi, e la voglia di inventare storie tutte mie. Ancora oggi, sul comodino accanto al letto, tengo sempre un libro da leggere prima di addormentarmi. Fantascienza o thriller che sia, mi riporta comunque al tempo in cui, da ragazzino, sognavo di volare a Mach 2… magari con le lenti a contatto.Gli interventi col laser li hanno inventati troppo tardi…

Racconta il tuo viaggio con Delos

Non avevo mai esternato la mia passione per la scrittura, fino al giorno in cui mi ritrovai con un manoscritto di circa settecento cartelle. Era una storia di colonizzazione spaziale, di esplorazioni e di guerre aliene… solo che non sapevo cosa farne. Nessuno nasce scrittore, figuriamoci uno come me. Iniziai a seguire i V-log di esperti editor e tutti consigliavano di rivolgersi ad agenzie di valutazione, per avere delle schede e migliorare lo stile e i propri lavori. Una di queste mi ha dato tanti consigli, tra cui quello di suddividere la storia, chiamata I predatori di Oran, in tre capitoli. Proprio da questa raccomandazione hanno visto la luce Missione oltre la stella madre, L’apocalisse dei mondi, lo spin off Diamond Quest e, per ultimo, Il rogo dei dannati. L’essere arrivato in finale al Premio Urania, con Missione oltre la stella madre, e due anni dopo con Diamond Quest (allora si chiamava DaV_Id) mi ha dato la visibilità necessaria per arrivare alla pubblicazione con Delos e nell’Urania Millemondi Primo Contatto.Rivolgo sempre un pensiero colmo di gratitudine a Silvio Sosio, che ha creduto sin dall’inizio nel mio progetto I predatori di Oran. Nonostante i tanti impegni, Silvio mi ha sempre ascoltato e supportato nel curare gli aspetti legati alla promozione e diffusione delle mie opere, che certamente non finiranno con Il rogo dei dannati.

Racconta cosa prevede il tuo futuro da scrittore

Come tutti gli scrittori vorrei crescere, inteso come desiderio di diffondere le mie opere a un pubblico più vasto. Purtroppo la fantascienza, in Italia, si rivolge a un numero sempre più ristretto di appassionati e non va oltre certi numeri. Questa è una limitazione oggettiva, dettata anche dal fatto che l’età media degli appassionati del genere si sta alzando parecchio, e non c’è un vero ricambio generazionale. Due sono le strade che intendo percorrere in futuro: rivolgermi ai giovani promuovendo la mia fantascienza avventurosa a convention ed eventi legati al mondo dei comics; tentare di avventurarmi in altri generi come l’action thriller, anche grazie alla mia esperienza nel campo delle operazioni aeree. Per il momento, evito di fare previsioni a lungo termine, e mi godo le piccole soddisfazioni che mi regalano le mie opere pubblicate grazie a Delos.