Discorso a parte per il Giappone. Guru del cosiddetto japanoise è Merzbow (Masami Akita), autore, dal 1979, di puro rumore dall’intensità travolgente e impossibile da descrivere a parole. Al contrario di molte composizioni ultranoise, che possono evocare immagini scioccanti e dove abbondano simbolismi ed esoterismi, il rumore prodotto da Merzbow è fine a se stesso. Ciò permette di esplorare gli estremi del rumore senza filtri ideologici o intellettuali. Siamo al postumanismo più “puro”.
In Italia, il primo a pubblicare dischi di una certa sperimentazione è ;Franco Battiato (allievo di Stockhausen) con album come Fetus (1971, primo disco elettronico in Italia) e Clic (1974). Un autore che ha interessato molti, soprattutto all’estero, è MB (Maurizio Bianchi), critico-musicista che in una decina di album nei primi anni ‘80 si è cimentato in un rumorismo totale e intransigente, elementarmente monolitico. Negli anni ‘90 i Sigillum S, M.T.T., Eraldo Bernocchi, Sshe Retina Stimulants e Iugula-Thor riescono a emergere dall’underground ;e a sondare generi più ambient e ritmici.
Dalla metà degli anni ‘80 e soprattutto nei ’90 le formazioni che si possono dire, in qualche modo, postumane, si moltiplicano, forse disperdendo lo spirito più profondo dei precursori. O meglio, se riconosciamo al postumanismo l’aspetto oltranzista, cioè quello di non fermarsi a un risultato raggiunto, ma di spostare immediatamente l’attenzione “oltre”, siamo costretti a fare una forte cernita di musicisti e album. S’incrementa la diffusione e l’integrazione di nuove musiche, soprattutto elettroniche, e nuovi strumenti musicali in sempre più ambiti della musica (pensiamo alla new wave, all’hip-hop, alla new age, alla dance), finché addirittura non ne prendono il sopravvento (nasce l’electro, la trip-hop, la new age elettronica e, infine, la techno).
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID