Per la creazione dell’edizione italiana che dovrà debuttare il 4 aprile 1978 su Rete 2 (l’attuale Raidue), invece, ci si affida solo parzialmente al lavoro svolto dagli adattatori francesi (si ereditano così alcuni dei nomi dei personaggi principali: Actarus, Alcor, Venusia, Rigel, Mizar, Hydargos; mentre il nome francese Procyon da noi viene trasformato in Procton), mantenendo intatti i riferimenti al Giappone e compiendo in autonomia altre scelte di adattamento come quella della doppia identità del protagonista cambiata, dopo alcune incertezze nei primi episodi, dall’originale Duke Fleed (nome alieno del personaggio)/Daisuke Umon (nome terrestre) in Goldrake/Actarus. Nella nostra edizione “Goldrake” diviene quindi sia il nome alieno del protagonista, sia, per estensione, il nome del robot da lui utilizzato. Per la realizzazione del doppiaggio italiano vengono arruolati degli attori professionisti che avevano a lungo studiato in scuole di recitazione o giovani artisti che avevano già lavorato ai doppiaggi di altre opere. Grazie allo strepitoso successo

ottenuto dal cartone, l’intero cast dei doppiatori italiani sarà poi destinato col tempo a divenire celebre presso i fan della serie, rappresentando per essi dei veri e propri miti. A parte lo spiazzamento iniziale dovuto al primo impatto con la produzione giapponese e ad alcuni errori dettati dalla fretta o da problemi di vario genere nel corso del doppiaggio, il lavoro svolto da questi professionisti è davvero indimenticabile e contribuisce ad aver fatto di Goldrake una serie di svolta all’interno della storia della televisione italiana e della nostra società, facendo entrare nell’immaginario collettivo espressioni come “Alabarda Spaziale” o “Lame Rotanti”, usate da Actarus per sottolineare l’uso di alcune delle sue armi durante i combattimenti contro Vega. Il doppiaggio di Goldrake servirà poi come esempio a cui rifarsi per doppiare le altre produzioni animate nipponiche, in particolare quelle in cui sono presenti dei robot giganti pilotati da giovani ragazzi che devono urlare con grande enfasi i nomi delle armi utilizzate dai loro automi. Non a caso, Romano Malaspina, doppiatore di Actarus, verrà spesso chiamato a doppiare i protagonisti di altre serie robotiche, come nel celebre caso di Hiroshi Shiba, protagonista di Jeeg Robot d’Acciaio, serie in cui tornano ad essere utilizzati anche alcuni dei nomi italiani delle armi di Goldrake, come il “Doppio Maglio Perforante” o i “Missili Perforanti”. Ma passiamo ora ad un’analisi della storia e dei contenuti di Goldrake, per capirne meglio le ragioni di un così tale successo che continua a durare a distanza di così tanti anni.