Anche se finora è stato poco ricordato e discusso, il 2009 rappresenta il trentesimo anniversario dell’arrivo nel nostro paese del celebre anime fantascientifico Capitan Harlock. È durante la sera del 9 aprile 1979 che appare per la prima volta su Rete 2 (l’attuale Raidue) un’enorme astronave che viaggia nello spazio sventolando una bandiera pirata, segnando così il debutto della prima serie tv di Capitan Harlock, la più celebre opera creata dal fumettista nipponico Leiji Matsumoto. Introdotto da Rita Pavone, quest’anime debutta all’interno di Buonasera con… un programma contenitore in cui, un anno prima, aveva esordito anche un'altra celebre produzione nipponica: Atlas Ufo Robot - Goldrake. Con l’arrivo di Goldrake, i giovani italiani avevano cominciato ad avvicinarsi alle opere animate giapponesi, rimanendo affascinati da quei prodotti così innovativi e così diversi rispetto a quanto visto fino ad allora all’interno della tv dei ragazzi.
Presentato come “erede di Goldrake” e con un’edizione italiana purtroppo vittima di censure di vario genere (come tagli delle scene di dialogo in cui si avanzano critiche al Governo terrestre, censure di alcune scene dalle atmosfere horror, ecc…), Harlock riesce comunque a conquistare una grossa fetta di pubblico, formata non più solo dai giovanissimi, ma anche da persone più adulte, colpite dal fascino di quel protagonista così ribelle, malinconico e atipico per un cartone animato. Insieme ad altre serie come Goldrake, Rocky Joe, Gundam, le avventure di Harlock hanno dunque avuto il merito di mettere in discussione il luogo comune secondo il quale i prodotti animati sono inevitabilmente destinati ad un pubblico infantile.
La storia dell’anime ha inizio nell’anno 2977, un’epoca in cui il nostro pianeta si è definitivamente globalizzato e in cui vige un unico grande Governo. Anche il progresso scientifico ha raggiunto livelli tecnologici inimmaginabili, che donano alla razza umana la possibilità di vivere in un’epoca di grande pace e prosperità. Tuttavia il degrado ambientale e l’apatia indotta elettronicamente dal Governo attraverso le onde radio della televisione, hanno trasformato il nostro pianeta in un mondo grigio, dove regna il totale disinteresse degli uomini verso i reali problemi che affliggono l’umanità. Per la maggior parte degli uomini non esistono più ideali, sogni o obiettivi per cui battersi e con cui dare un reale significato alla propria esistenza.
Non tutti però sono sprofondati nella noia e nell’apatia, come nel caso di alcune persone che hanno scelto di vivere lontano dalla Terra, su di un’astronave chiamata Arcadia (“Alkadia” nell’edizione italiana), guidata dal pirata spaziale Capitan Harlock. Quest’ultimo, nonostante il disprezzo che nutre verso il Governo terrestre e i suoi rappresentanti, continua ad amare il nostro pianeta, sul quale vive la piccola Mayu, figlia del defunto costruttore dell’Arcadia. Per amore della sua patria e per l’affetto che lo lega a quella bambina, Harlock si schiera contro il misterioso e spietato popolo alieno del pianeta Mazone, guidato dalla Regina Raflesia. L’esercito agli ordini di quest’affascinante sovrana, è formato da bellissime creature dall’aspetto femminile, decise a tutto pur di conquistare la Terra, giungendo a colpire gli esseri umani anche nei loro affetti più cari, sfruttandone i sentimenti per annichilirli.
Dopo la caduta sul nostro pianeta di un’immensa ed oscura sfera gigante in cui sono incisi simboli che rimandano al passato della civiltà umana, il professor Daiba (da noi “Dayu”) cerca di avvertire il Governo terrestre della minaccia aliena, ma nessuno gli presta attenzione, finendo per farlo diventare un facile bersaglio per le mazoniane, decise ad uccidere chiunque si opponga al loro imminente arrivo. Sconvolto dalla morte del proprio padre e deluso dal comportamento dei terrestri, Tadashi, il figlio di Daiba che in precedenza aveva perso anche la propria madre, decide di entrare a far parte dell’equipaggio dell’Arcadia e di combattere a fianco di Harlock nella guerra contro le mazoniane.
5 commenti
Aggiungi un commentola miglior serie animata secondo me, sempre bella da rivedere e sempre attuale
Quand'ero piccolo adoravo capitan Harlock
Ho provato a riguardarlo ora dopo tanti tanti anni e... mi è sembrato così infantile e noioso... ops:
che tristessa...
(l'Arcadia è sempre bellissima, però ! )
lo ha fatto anche a me con molte serie che amavo da piccolo, escludendo Conan e Gundam.
di Capitan Harlock sono molto belle le serie successive a quella televisiva, come "L'Arcadia della mia giovinezza".
ciao ciao
Buk!
anche io quando ero piccola lo guardavo (avevo anche l'album delle figurine).
Ultimamente l'ho rivisto, e lo trovo sempre bellissimo e nonostante siano passati più di 20 anni, regge bene il confronto con le serie di adesso.
Uno dei grandi pregi di Matsumoto (e sono tanti) è quello che riesce a far conciliare i drammi e lo stato dei suoi personaggi al momento storico in cui essi vivono... In questo modo il distacco verso la terra (o meglio verso i terrestri... ricordate yattaran che definisce porci i terrestri???) degli uomini di Harlock (e in un certo senso di Harlock stesso) coincide con il distacco e l'inquietudine che Harlock sente (sopratutto nel manga... e sta qui la vera differenza tra manga e anime). Inquietudine che, a differenza di quel che pensano in molti, non è intrinseca ad Harlock stesso ma che è acquisita in quel particolare momento della vita di Harlock. Infatti da poco ha perso il suo piu caro amico (che è comunque legato alla giovinezza e ai sogni di Harlock). Ed infatti riesce solo a trovare il vero se stesso solo quando parla con l'Arcadia (che è lo spirito dell'amico) o quando Meeme lo sprona a riflettere.
Possiamo pero dire che i due "grilli parlanti" harlockiani hanno una differente funzione a seconda della situazione che il manga narra (Tochiro lo sprona piu verso situazioni di tattica durnte la battaglia contro le Mazoniane... mentre Meeme piu per i sentimenti intimi del capitano, magari anche verso la specie umana stessa....)
L'Harlock dell'anime invece è forse piu idealista della versione cartacea e un pizzico di speranza sul futuro è sempre conservata nel cuore senza l'aiuto esplicito di Meeme e Tochiro.
Riporto di seguito un riassunto minimalista del leijiverse che avevo scritto tempo fa....
La maggior parte delle storie scritte dal Sensei si muovono in un universo comune chiamato Leijiverse. In realtà parlare di universo coerente è un azzardo. A prima vista ci sono un sacco di incongruenze narrative e di accadimenti raccontanti in tempi, luoghi e modi differenti. Chi ama questo autore, però, sa che per lui lo spazio e il tempo sono solo delle direzioni che i suoi personaggi percorrono. Spesso parla di un punto in cui Gli anelli temporali si congiungono e i suoi personaggi non fanno altro che percorrere questi anelli temporali ciclici in attesa che questa congiuntura avvenga. Un'altra tematica sviluppata nel leijiverse è il concetto di eterno ritorno… di nuova primavera, non solo intesa come stagione ma anche come rinascita vera e propria. È questo il destino di Lamethal, pianeta gemello alla Terra che ogni 1000 anni ne incrocia la rotta permettendo cosi un effimera e breve primavera, di un anno, dopo un lungo e gelido inverno che dura 999 anni.
Bisogna però dire che i rapporti che intercorrono tra i vari personaggi, come alcuni pianeti e/o luoghi sono punti fermi nella narrazione.
Ma andiamo con ordine. Stabiliremo ora un ordine "cronologico", per quanto abbastanza approssimato, per orientarci nel Leijiverse.
Uno dei punti fermi dell'universo matsumotiano è l'amicizia tra gli Oyama e gli Harlock. Esempi di questo sodalizio li abbiamo in Gun Frontier quando Franklin Harlock e Tochiro Oyama girano in lungo e in largo per la frontiera americana alla ricerca della sorella di quest'ultimo, incrociando i loro destini con la sorte di un villaggio (Samurai Creek) composto da immigrati giapponesi e scomparsi misteriosamente.
Un altro incontro tra gli Oyama e gli Harlock avviene durante la seconda guerra mondiale. Narrato nel film cinematografico dedicato ad Harlock, ma tratto da una storia disegnata nel 1976 Fumetsu no Arcadia, racconta di come Phantom Harlock II, pilota tedesco, aiuta un antenato di Tochiro a scappare dalla guerra in Svizzera. Questo metterà le basi sull'amicizia che scorrerà tra i due personaggi in futuro.
Ma il vero inizio di tutto è sicuramente quello che viene raccontato in Sennen Jo'o (in Italia La Regina dei Mille Anni) che narra la storia di Yayoi Yukino e di Hajime Amamori. In realtà Yayoi non è altro che la regina dei mille anni, una misteriosa donna proveniente da Lamethal destinata a guidare, almeno cosi sembra, l'umanità per 1000 anni.
Eviterà la collisione tra la Terra e il suo pianeta natale (o secondo la versione cartacea sventerà il piano di conquista dei Lamethaliani), purtroppo condannandolo ad un eterno inverno. La rotta del pianeta infatti sarà inevitabilmente cambiata e si allontanerà sempre più dal sole. Nelle opere più recenti di Matsumoto, Maetel Legend e Space Symphony Maetel apprendiamo che, ancora in vita Yaoi diventa la regina di Lamethal. Per dare un domani alla sua gente acconsente alla meccanizzazione facendosi convincere da Hard Gear. La meccanizzazione non cambia solo il corpo ma anche la mente della regina e questo fa si che le sue due figlie, pur se in modo diverso, Maetel e Emeralda si ribellino alla madre. Proprio queste due figure femminili le troviamo nelle altre opere che sono il cardine del leijiverse.
Maetel farà da guida ad un giovane ragazzo di nome Tetsuro Hoshino in Galaxy Express 999 nel lungo sentiero della vita aiutandolo a crescere e a sconfiggere, finalmente, la Regina di Lamethal. Emeralda invece, dopo essere stata letteralmente chiamata dalla sua nave, la Queen Emeraldas, incontra Tochiro, grande amico di Harlock, diventandone l'amante.
Tochiro, ammalatosi gravemente,(le motivazioni di questa malattia vengono spiegate in maniera differente nell'opera Harlock SSX e nel film cinematografico Galaxy Express 999) trasferisce la sua anima nel computer di bordo dell'Arcadia, la nave dei sogni comuni che ha con Harlock. Da questo prende poi spunto ciò che è la serie classica dedicata al pirata spaziale.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID