Delos 25: Radio fantascienza di Luigi Pachì

luigi.pachi@fantascienza.com

radio fantascienza

Facevo giusto caso ieri l'altro che con il prossimo anno sono passati già vent'anni dalla mia prima trasmissione radiofonica dedicata alla SF (caspita, come si invecchia velocemente a questo mondo!). E allora mi sono detto: perché non tracciare brevemente la storia di questa esperienza personale? Ed eccomi qui, con qualche curiosità e informazione che potrebbe tornare utile a qualche nuovo fan disposto a sacrificare parte del suo tempo, non solo facendo una fanzine, partecipando ai convegni, scrivendo articoli per altre testate, realizzando qualche raccontino o romanzetto, interviste e rubriche a volontà, ma anche pronto a impegnare almeno sessanta minuti alla settimana divulgando la fantascienza via etere. Il tutto per la sola gioia di occuparsi amatorialmente del proprio genere narrativo preferito. Se non è sadomasochismo questo, ditemi voi...

Al contempo, se tra i nostri lettori ci fosse qualcuno che ha avuto, o sta avendo, esperienze in questo campo ci scriva che racconteremo anche la sua attività radiofonica.

Tanto per cominciare va detto che io ho sempre coltivato una grande passione per i mezzi di comunicazione: tutto quello che riguarda giornali, radio e televisione mi ha sempre attratto come il polline attrae le api. Se poi i media scelti sono quelli cosiddetti "alternativi", vale a dire radio private, tv locali o via Sat, pubblicazioni underground, (insomma tutto quello che non riguarda l'apparato burocratico statale informativo) allora in questo argomento ci sguazzo. Il primo sintomo di questa passione lo potete verificare anche su di voi. Provate a chiedervi su quale frequenza dell'etere della vostra città trasmettono cinque o sei stazioni alternative a quella che ascoltate di solito. Se sapete la risposta, allora avete buone probabilità di amare l'etere radiofonico come la fantascienza. Se poi sapete anche le loro frequenze alternative, appena vi spostate dal vostro centro abitato, allora è davvero fatta.Viceversa, per voi la radio si traduce soltanto in una passiva lista numerica di frequenze modulate, onde medie, lunghe e corte, che non dicono più di tanto e a cui nulla viene assegnato.

Credo, per altro, di essere stato uno dei primi isolati ascoltatori di radio private, proprio perché Radio Milano International (ora One-O-One Network) iniziò a trasmettere nel lontano 1974, rompendo il monopolio della Rai con trasmissioni musicali e sportive del tutto pirata. Da quel giorno ho sempre seguito con attenzione l'evoluzione di questo mercato emergente che è poi sfociato nella creazione di network nazionali e personaggi nati dall'etere come ad esempio Jerry Scotti, che ha iniziato proprio con la radio di cui sopra.

Fatta questa piccola digressione veniamo alla fantascienza. Quando decisi di cercare una radio privata per trasmettere informazioni su questa tematica avevo già avuto delle piccole esperienze precedenti in qualità d'ospite. A Milano, nel 1977 vi erano un paio di trasmissioni che proponevano SF. La prima si chiamava Futuria Fantasia e veniva irradiata da New Radio Corporation (FM 89, diventata poi Radio Luna) con Andrea Ferrari in studio (oggi nello staff di Ciak!). Ricordo di aver partecipato in qualità di fan con domande poste da Andrea su come nasce una fanzine e via dicendo. In quel periodo Andrea era anche coinvolto con le attività del cinema Argentina che propose una storica rassegna sul cinema di fantascienza di ben 365 giorni, con un film diverso di SF al giorno.

Successivamente venni invitato assieme ad un altro amico facente parte dell'allora club milanese Aesir SF, di cui fui uno dei fondatori, alla trasmissione Oltre il domani a cura di Roberto Zioni, trasmessa da Radio Shadow. Anche Zioni come Ferrari, aveva organizzato un fantafestival presso il cinema Vox. Per la cronaca il cinema Argentina e il cinema Vox sono poi passati alla proiezione di film a luce rossa, il primo fu anche luogo di ritrovo del Movimento Sociale, poi è passato a negozio, mentre il Vox è oggi demolito ed è sorto un parcheggio a pagamento. Dove passa la fantascienza... è terra bruciata di ballardiana memoria!

Qualche tempo dopo Sergio Giuffrida iniziò le trasmissioni di Cronache della Galassia su Radio Milano Libera e mentre la stazione stava per chiudere, decisi che avrei provato anch'io. Un po' affascinato dal mixer, un po' per la magia dell'etere, avevo la sensazione che una trasmissione radio mi avrebbe dato molto di più che non scrivere un articolo o produrre una fanzine (cosa per altro che feci qualche tempo più tardi sul finire del 1980).

Così, nel 1978, indirizzi alla mano e con un amico, anche lui appassionato di musica elettronica (un po' meno alla SF), suonammo, come i Testimoni di Geova, alcuni citofoni di radio private dell'epoca. Non fu difficile, dopotutto, trovare spazio. Le condizioni erano chiare fin dall'inizio. Scordatevi un regista, la musica portatela voi, soldi non se ne parla nemmeno (ma del resto noi fanzinari prima e fanzinari elettronici oggi siamo abituati a questo trattamento... particolare) e le chiavi ¬ se trasmettete di domenica ¬ sono nascoste qui sotto e poi quando chiudete infilatele in casella. Meraviglioso! Ci accordammo subito per la domenica sera dalle 8.30 alle 9.30 (prime time). La radio si chiamava Radio Equipe 2 e se andate a rileggervi le rubriche della rivista Aliens (Armenia) troverete ancora un trafiletto che dice più o meno così: la prima radio accreditata all'Eurocon 1980 di Stresa è Radio Equipe 2. Fu la mia prima grossa soddisfazione da piccolo fan partecipare all'Eurocon con il badge con su scritto "Giornalista". In quell'occasione intervistai White, Brunner, Cremaschi, Hobana, Festino e molti altri.

La trasmissione venne chiamata Onda Laser (non ricordo perché, e comunque oggi rabbrividisco al pensiero), e tutte le domeniche si presentava sui 96.4 Mhz in stereo per una discreta zona di Milano. Allora si trasmetteva con solo 800 Watt e l'etere era molto più libero rispetto ad oggi. L'impostazione del programma era molto semplice e lineare. Si decidevano gli argomenti in un sommario elenco e tra un punto e l'altro si proponeva della musica alternativa, quasi sempre correlata alle correnti dei Corrieri Cosmici tedeschi, il cui capo stipite rimane ancora oggi quel genio di Klaus Shulze. A metà trasmissione si proponeva una sorta di quiz telefonico con in palio i biglietti omaggio per il cinema Argentina, gentilmente concessi dal proprietario (dopo specifica richiesta del sottoscritto), e poi si trattava un argomento tematico specifico come ad esempio i robot o i viaggi nel tempo, con segnalazioni librarie e flash-back. La radio dava ottime vibrazioni e per godere maggiormente del pubblico organizzai anche nel secondo anno, prima della trasmissione, un gioco di SF di 30 minuti, basato sulle carte a sfondo fantascientifico acquistate da me in una cartoleria. Non chiedetemi le regole, perché le avevo inventate di sana pianta. Ricordo però che ad ogni situazione che capitava (ogni carta girata dietro telefonata) avevo costruito dei piccoli effetti speciali che mandavo regolarmente in onda da bravo giocoliere, togliendo e mettendo la cassetta corretta (per esempio, se si trattava di una distorsione spaziotemporale partiva un "Uhazapp!", viceversa se l'ascoltatore capitava su una carta che lo faceva atterrare sano e salvo sulla superficie di un pianeta allora l'effetto speciale era avvolgente e rassicurante.). Non so poi quanti giocatori rimanevano all'ascolto della trasmissione vera e propria di SF, ma spero che l'espediente abbia funzionato almeno qualche volta. Del resto, il lato oscuro della radio è che non si sa mai se stai parlando a tanta gente, a qualcuno o se ti parli addosso. Se fai una fanzine, invece, ci lavori per tre/sei mesi, e poi almeno i cento che ti hanno letto li conosci personalmente! Questo in realtà vale molto meno, da quando con Internet il numero dei lettori è notevolmente cresciuto, grazie alla rete e ai CD in edicola che ci ospitano di tanto in tanto con tutta la collezione di Delos.

A Radio Equipe 2 restai fino alla quarantottesima puntata, perché nel frattempo mi ero guardato attorno alla ricerca di un trasmettitore più potente. Lo trovai a Radio Nord Italia (che divenne poi Radio Capital, oggi un Network). L'emittente non era più ubicata a Milano, ma a Sesto S. Giovanni. Il grande vantaggio erano i suoi 2000 Watt, con un'antenna a otto poli su un palazzo di tredici piani in via Marzabotto. Un segnale sui 97.7 Mhz che arrivava, direzionalmente, anche in Piemonte. Da un programma prettamente tematico, quale era quello su Radio Equipe 2, passai a molte news, non soltanto librarie ma anche legate alle anteprime cinematografiche e ai serial TV. La trasmissione proseguì per circa due anni, poi RNI decise di investire fortemente sul mercato commerciale: arrivò un mixer che pareva la plancia di comando dell'Enterprise D e qualcuno ventilò l'arrivo di un trasmettitore da 8 KW. Erano i primi segnali evidenti che nel palinsesto della radio una trasmissione culturale che parlava di science-fiction e musica difficile all'ascolto come la musica elettronica doveva concludersi al più presto.

E qui arriviamo al 1981, quando un certo Mario Sumiraschi leggendo sul Cosmo SF che ero uscito con il primo numero di L'Altro Spazio mi contattò telefonicamente per scambiare due parole sulla SF. Facemmo subito amicizia e divenni socio promotore del Club City, che annoverò subito dopo altri grandi amici che ruotano attorno a questa rivista ancora oggi, come Silvio Sosio e Franco Forte. Il Club necessitava di allargare la sua nomea in Milano e da qui il tentativo di tornare in radio per parlare di SF, ma anche del club. Un paio di trasmissioni le facemmo io, Mario e la sua ex-compagna Patrizia, a Radio Kappa (oggi un Network regionale). Furono dei notturni, dove tra un brano di musica elettronica e qualche informazione sulla SF, le telefonate in studio portarono l'argomento presto fuori dai binari. E si finì così per parlare di avvistamenti UFO con guardie notturne, piuttosto che di fantasmi con casalinghe che non riuscivano a prendere sonno nel cuore della notte.

Forse l'esperienza non fu così negativa come appare, anche perché Mario poco dopo decise di sponsorizzare con il suo negozio una trasmissione di SF settimanale dalle frequenze di una radio di Milano. Si trattava, questa volta, di Onda Radio e il titolo del programma si intitolava semplicemente Fantasia e Fantascienza. Era un vero collettivo che organizzava il programma. Alcune sere ci trovavamo con Mario, Patrizia, il compianto Angelo de Ceglie, Claudio Battaglini, e altri a rotazione a intrattenere il pubblico sui nostri argomenti più amati. Questa serie di trasmissioni durò però pochissimo perché la sponsorizzazione non dava i suoi frutti e al negozio la clientela rimaneva quella tradizionale. Da allora ci fu una lunga pausa. Di tanto in tanto mi tornava la voglia di cercare una radio privata, ma non trovavo nessun partner disposto a seguirmi e così mi evitavo un impegno costante settimanale.

Nel 1995, sulla scia positiva delle varie attività amatoriali intraprese con Silvio, partendo dal rilancio della rivista su PC, Delos, poi passata a Internet, fino ad arrivare alla Home Page di WWW.Fantascienza.com forzai un po' di più la mano con lui. Silvio non si era mai convinto di dover parlare davanti a un microfono, tanto più in una radio e per un'ora di fila. Ma, approfittando del fatto che poco prima avevamo tenuto due conferenze su fantascienza e telematica, gli dissi che, dopotutto, trasmettere alla radio era un po' come l'esperienza appena vissuta con le conferenze. La parte musicale l'avrei gestita tutta io, così come da sempre la regia, e assieme ci saremmo alternati con news, notizie bomba, interviste e via dicendo. Gli segnalai una radio che avrebbe potuto fare al caso nostro, visto le tematiche alternative programmate (Radio Atlanta, 91,450 Mhz), e per una coincidenza da X-Files, scoprii che Silvio conosceva delle persone che ruotavano attorno alla stazione radiofonica. Il risultato fu che dopo qualche insistenza, ci fissarono un appuntamento operativo. Cosa significava? Pù omeno questo: Bene, venite in radio il giovedì sera alle 22.00, troverete (colpo di scena) un regista che vi segue, poi fate voi!

Slurp, e controslurp, ed eccoci ancora qua. Oggi, superate brillantemente le settanta puntate, Silvio ¬ che all'inizio era titubante sull'esperienza¬ non riesce più a farne a meno. Se non gli stacchiamo il microfono va avanti a parlare anche dopo la sigla di coda.

Evidentemente, rispetto agli scorsi anni, sono cambiate molte cose. Tra tutte la mole di informazioni a nostra disposizione: tra riviste straniere, l'edicola nazionale, i cataloghi degli editori, i serial TV, le notizie in diretta da Internet, c'è tanto di quel materiale quasi da fare due trasmissioni alla settimana, anziché una sola. L'organizzazione di un programma funziona più o meno così. Io porto la musica, gli stacchetti, un po' di cataloghi e qualche notizia presa sulle riviste di TV via satellite e alcune riviste americane. Silvio ci mette un bel po' di byte ricevuti attraverso la posta elettronica, SFX versione inglese e le ultimissime dalla redazione di FilmTV. Ci si trova quindici minuti prima di andare in onda e mentre passo i brani e i tape al regista (Guido Klingher, ex Rai e TV Svizzera) prendo un pezzo di carta qualsiasi (a volte ho preso la ricevuta del casello autostradale) e dico a Silvio: "Che si fa stasera?". La risposta è sempre "Boh!", poi si comincia a buttare giù la lista della scaletta e come sempre il tempo a disposizione non basta mai per dire tutto quello che si avrebbe intenzione di dire. Insomma, credo che oggi io e Silvio siamo davvero in simbiosi, non solo su Delos Science Fiction, ma anche durante l'intera ora del programma settimanale Delos: Cyberspazio e dintorni.

Tra le cose cambiate c'è purtroppo anche l'affollamento della frequenza modulata. Radio Atlanta, nonostante una normativa che non viene rispettata dalla concorrenza, deve fare i conti con altre due emittenti di Milano che trasmettono sulla stessa frequenza. Quindi, nonostante i suoi 2500 Watt, il suo raggio d'azione è molto instabile e copre solo alcune zone della città. Il suo segnale, infatti, è costretto a fermarsi quando entra in contrasto con le trasmissione di Radio Mater, irradiate dal centro Bonola, e quelle di Radio Emigrante, trasmesse oltre che sulla frequenza a loro concessa anche sui 91.450 Mhz per la zona di Affori.

Ma torniamo a Delos: Cyberspazio e dintorni. Musicalmente parlando, la sigla che da sempre ha caratterizzato le mie trasmissioni intitolata Pulstar di Vangelis è stata sostituita dopo quattro puntate da 220 Volt dei Tangerine Dream. La sigla di coda è invece Love Theme di Vangelis, da Blade Runner. Le esperienze elettroniche si muovono nell'arco di vent'anni e presentano gruppi storici come appunto i Tangerine Dream, Kraftwerk e personaggi come Isao Tomita, Klaus Shulze, Serrie, alla nuova generazione fatta da gruppi quali Realogic, Direct-to-brain, Randomity, Synopsis, Light 0/1 (tutti del Virtual Audio Project), e Software, Megabyte, Neuronium, ecc. All'alba della nuova era tutta la musica da noi trasmessa è su CD, per una qualità ottimale del suono elettronico.

A supporto delle tante rubriche vengono utilizzati sottofondi musicali presi da diversi CD. Tra i più strani, quando si parla di Star Trek, usiamo i 67 effetti speciali della serie classica. Poi ci sono tutta una serie di effetti speciali dedicati alla Sci-Fi che ho acquistato in un megastore di Londra, realizzati appositamente dalla BBC.

L'anno scorso Delos: Cyberspazio e dintorni si è classificata al terzo posto del Premio Italia nella categoria spettacoli . In vent'anni è stata la prima volta che qualcuno ci ha votato per una trasmissione radiofonica di SF e ci auguriamo di cuore non sia davvero l'unica. Quest'anno speriamo infatti di fare ancora meglio, per avere la giusta spinta nel realizzare una nuova stagione di trasmissioni.

La mia passione per la radio si è poi trasformata anche nel progettino di Delos Radio International che potete andare a vedere direttamente dal link del sito di WWW.Fantascienza.Com. In Delos Radio potete ascoltare in stereofonia, con il modem a 28.8, la nostra musica elettronica e alcune delle rubriche da noi trasmesse su Radio Atlanta che vengono riportate per comodità dell'ascoltatore suddivise per argomento tematico.

Per ora mi fermo qui. Spero di non farmi venire altre strane idee per almeno un bel po'. Non sopporto di vedere la faccia di Silvio che cerca di contenere una mia nuova idea... che poi, come spesso accade, prende in ogni caso forma contro la sua e anche la mia volontà.

Ci diamo quindi appuntamento al prossimo... notiziario TV su Internet di Delos Television... Ooops! Lo sapevo che sarebbe accaduto di nuovo.... E adesso?