Lucas regista, Lucas sceneggiatore

Ray Park: Darth Maul
Ray Park: Darth Maul
In francese la definizione di regista suona come "colui che mette in scena" (Metteur en scene) e il vocabolo è stato ovviamente mutuato dalla lunga tradizione teatrale, dove il regista deve gestire lo spazio scenico e preoccuparsi essenzialemnte di come gli attori "rendono" quello che lui vuole esprimere in base al testo che si vuole rappresentare. Quando si parla di un film tutto quanto si complica enormemente: ci sono le angolazioni di campo e i movimenti di macchina da considerare; il "taglio" che si vuole dare ad ogni singola inquadratura; col direttore della fotografia stabilire la luce che deve illuminare ogni singola inquadratura, con tutto quello che implica l'uso dell'intensità e delle tonalità per creare l'atmosfera che ci si è prefissi di ottenere; al montaggio poi si lavora sul "ritmo" che si vuole dare alle varie sezioni del film eccetera eccetera eccetera. Insomma è un lavoro di squadra estremamente complesso e nel caso di film ad alto tasso di effetti speciali ulteriormente complicato dall'aspetto tecnico degli stessi, che impongono certe limitazioni.

Ora: a tutto questo nel caso del buon Lucas aggiungiamo il fatto che oltre a stare dietro a tutto questo (che è già tanto) ha voluto anche occuparsi personalmente di scrivere la sceneggiatura di Episodio I e in essa - a mio avviso, ma credo onestamente di essere in buona compagnia - stanno i problemi base del film. Lo script di Episodio 1 mi è sembrato piatto e superficiale, poco sviluppato e approfondito, Lucas troppo impegnato a dare spazio alle battute cretine di Jar Jar Binks piuttosto che ampliare le parti degli intrighi politici e macchinazioni nascoste. Troppo preoccupato di metterci qualche duello con le spade laser colorate in più piuttosto che prendersi il tempo di farci conoscere meglio un cattivo potenzialmente così interessante e così clamorosamete sprecato come Darth Maul.

Le si possono considerare scelte dell'autore, certo, ma sono scelte che rivelano lacune di scrittura e indeboliscono la sceneggiatura stessa. E non mi riferisco agli eventi specifici della trama tipo "io avrei fatto così, io non avrei fatto morire quel personaggio, etc" e altre decisioni del narratore che rispetto e che possono non piacere a parte del pubblico. Le mie riserve sono a monte di tutto questo: a Episodio I manca uno Scrittore di talento, qualcuno che sappia il fatto suo e che si occupi del modo in cui gli snodi narrativi vengono sviluppati e i personaggi delineati, affinché smettano di essere solo archetipi e diventino convincenti, sfaccettati, vivi.