Accoglienza di Episodio I

Jake Lloyd
Jake Lloyd
Secondo l'interessante e simpatico sito internet RottenTomatoes, che si diverte a fare una panoramica dei commenti dei critici, il livello di recensioni negative - pomodori marci, appunto - negli USA sfiorò il 60 per cento, in termini scolastici un bel 4 allo studente George Lucas e personalmente non potrei essere più d'accordo. Anche nel nostro paese l'accoglienza critica non fu propriamente da ovazione. Sul piano della gente comune i votanti dell'Internet Movie Data Base danno a Episodio 1 il voto più basso di tutti i film di Star Wars.

Secondo un recente sondaggio de La Repubblica dei 4 film finora visti del ciclo Episodio 1 era puntualmente ultimo nella classifica di gradimento, sotto Il Ritorno dello Jedi, con appena il 5% dei voti. Quando Fantascienza.com lanciò il Campionato del Film del Millennio Episodio 1 finì rapidamente fuori. E pensare che il trailer era bellissimo e pieno di promesse... il problema in questo tipo di cose è che quando finisci col pensare che, tutto sommato, il trailer era meglio del film intero c'è qualcosa che non va. E quello che non funzionava era proprio lo script. Con questo non voglio dire che La Minaccia Fantasma sia il film più brutto della storia del cinema, ci mancherebbe. Si sono certamente viste cose ben peggiori (vogliamo parlare della filmografia dei Vanzina?!?). Ribadisco però le mie fortissime riserve su come Episodio I è stato scritto. Lucas sarà anche un genio visionario in qualche modo (certamente lo sono gli Artisti Concettuali che hanno sviluppato il progetto e i Dykstra, Edlund, e altri della ILM che negli anni hanno lavorato con lui) ma forse vuole strafare. Che scriva i soggetti ma lasci la stesura della sceneggiatura ad altri. Negli USA hanno una bella palestra televisiva che permette di fare pratica lavorando su serie di vario genere e che, al di la del loro singolo valore, sforna col passare del tempo fior di dialoghisti, gente che ha fatto anni di gavetta e che sa come strutturare un dialogo per lo schermo.

Che è diverso che scrivere dialoghi per un libro e che richiede un approccio tecnico (ma anche un certo talento) di cui il signor Lucas a mio avviso è penosamente sprovvisto.

Questo non per negare altri meriti che indubbiamente ha, il suo posto al sole nella storia del cinema certamente nessuno vuole negarglielo. D'altro canto la perfezione è prerogativa degli Dei per cui anche lui, come tutti, ha dei limiti, dei difetti. Non credo che ci sia niente di male cercare di analizzarli, di capirli. Non pretendo certo che chiunque sia d'accordo con me, sto solo esprimendo il mio punto di vista. Con questo siamo arrivati a tempi recenti.