Delos 30: Fantasy di Silvio Sosio

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Dal 10 ottobre, sul circuito Cinquestelle, parte la terza stagione di Fantasy, il rotocalco dedicato alla fantascienza creato da Gianni e Duccio Cresci. E proprio insieme a Gianni Cresci ne approfittiamo per fare un bilancio dei primi due anni e dare un occchio alle novità in arrivo.

Delos: Fantasy arriva alla sua terza stagione, e non credo di correre grossi rischi di smentita se affermo che si tratta del programma fantastico italiano più longevo in assoluto. Questo significa che c'è stata una buona risposta di pubblico, non è così?

Gianni Cresci: In effetti non vi sono dubbi sulla longevità, soprattutto se si considera che sono stagioni televisive molto lunghe: nove mesi e oltre. E certamente la ragione principale sta proprio, come tu suggerisci, nella risposta molto positiva del pubblico: l'unico dato auditel ufficiale di cui disponiamo riguarda la Lombardia e i numeri sono altissimi in assoluto, anche senza considerare gli orari e l'emittente.

Ma forse Fantasy è ancora in onda per la nostra determinazione: le difficoltà per produttori indipendenti come noi siamo - indipendenti dalla politica e da qualsiasi altro italico meccanismo - sono moltissime.

Delos: A parte il pubblico, l'ambiente professionale della televisione cosa ne pensa di Fantasy? A nostro avviso è raro trovare sui circuiti prodotti curati così bene, dalla grafica alle musiche, dalle inquadrature all'impaginazione. Ci viene in mente solo Frame, ma credo si resti in famiglia...

Gianni Cresci: Si, hai ragione, si resta proprio in famiglia, visto che entrambi i programmi sono creati e prodotti da me e da mio fratello Duccio, e quindi ti ringrazio per i complimenti che, vista la cura che dedichiamo al nostro lavoro, ci fanno sempre un gran piacere. In risposta all'altra domanda, devo dire che di apprezzamenti dall'ambiente professionale ne abbiamo avuti moltissimi, ma non dobbiamo mai dimenticare le caratteristiche complessive del sistema televisivo italiano. Un sistema che premia regolarmente amici, fidanzate, amanti, mogli e fratelli. Restano tuttavia piccole oasi di onestà e di corretta competizione ed è bene saperle inividuare presto perché sono gli unici spazi in cui persone come noi possono lavorare.

Delos: Uno degli aspetti più interessanti di Fantasy è il suo stretto contatto con i fan, con i club e le associazioni di appassionati dei vari serial. Mi sono sempre chiesto: come fate a scovarli?

Gianni Cresci: Molto spesso sono gli stessi fan e le associazioni a mettersi in contatto con noi, e di questo siamo sinceramente orgogliosi. Mi pare che siamo riusciti a guadagnare per Fantasy il loro rispetto e a vincere tutte le comprensibili resistenze. Lo abbiamo fatto grazie ad una precisa scelta sintattica che aveva già dato buoni risultati con Frame. Si tratta dell'abolizione totale della "voce fuori campo", dispositivo formale che ha caratterizzato, e caratterizza tuttora, la televisione italiana. La voce fuori campo ha nella televisione la stessa funzione del coro nella tragedia: ribadire il sapere comune, la morale, il punto di vista legittimo rispetto agli avvenimenti rappresentati. Un modo molto efficace, per esempio, per operare nette distinzioni tra un appassionato e un esperto o per presentare un fan come un fenomeno da studiare e da cui prendere ironicamente le distanze. Fantasy ha ribaltato questa prospettiva, neutralizzando il punto di vista degli autori e permettendo al fan di mostrare da quali competenze è sorretta la sua passione. Il risultato ci ha entusiasmato fin dalla prima puntata: gli appassionati sanno esporre e informare con grande chiarezza. In altre parole, sono davvero bravi.

Delos: Quando noi abbiamo pubblicato servizi su UFO, Il Prigioniero e altri vecchi telefilm abbiamo ricevuto messaggi di lettori che ci ringraziavano sinceramente per aver parlato di serie che ricordavano con affetto e che credevano dimenticate. Capita anche a voi?

Gianni Cresci: Si, succede anche a noi, ogni volta. Tanto è vero che non ci siamo affatto stupiti del successo avuto da Fazio con Anima mia: da più di un anno ricevevamo lettere che testimoniavano un amore ancora fortissimo per le serie televisive degli anni '70, e ci chiedevano di proseguire nel nostro lavoro.

Delos: A proposito, vi consiglio una serie leggendaria... L'Astronave Orion!

Ottima idea, vero? (suggerimento: se non ve la ricordate, c'è un articolo su Delos 28).

Gianni Cresci: Splendida proposta che accetto immediatamente. Anzi mi permetto di fare un appello ai tanti lettori Delos: chi di voi si sentisse pronto per parlare su Fantasy dell'Astronave Orion ci chiami al più presto!

Delos: Fra X-Files e Dylan Dog, il personaggio più misterioso è senz'altro la bella Simona Georghe, conduttrice del programma... raccontateci qualcosa di lei, via!

Gianni Cresci: Abbiamo ricevuto così tante lettere dedicate a Simona, al suo sguardo, alla sua voce, al suo modo particolarissimo di condurre il programma, che mi sento di dire che Fantasy non sarebbe Fantasy senza di lei. Il dato interessante è che sono tantissime le spettatrici che le scrivono per complimentarsi e farle direttamente delle domande.

Simona, nata a Bucarest 22 anni fa, è al suo esordio televisivo, e mi pare non si sia ancora abituata all'idea che il suo volto si affacci dal televisore degli italiani. Ogni volta che le facciamo leggere le tante lettere arrivate per lei durante la settimana, ci guarda sinceramente incredula e chiede se non si tratti di uno scherzo.

Delos: Be', non potevo non concludere l'articolo chiedendovi del futuro. Che tra l'altro, se non sbaglio, coinvolge anche un certo timoniere di una certa astronave...

Gianni Cresci: Come preannunciato dal vostro articolo, presenteremo presto su Fantasy questa interessante intervista a Walter Koenig (Chekov) che, insieme alla rubrica dedicata ai trekker, farà di Star Trek ancora una volta un ingrediente importante del programma.

Tra gli altri temi su cui torneremo spesso in questa nuova stagione su Cinquestelle, vi segnalo Il Signore degli Anelli, molti giochi di ruolo, anime, manga e il fumetto fantastico americano, e un intervento molto approfondito del giornalista Francesco Specchia su Dracula che trasmetteremo diviso in più parti. Ma ovviamente affronteremo durante la serie molti altri temi che spero vogliate scoprire di puntata in puntata.