Premessa 

1.

Herbert George Wells (1866 – 1956) è considerato, insieme a Jules Verne, uno dei padri fondatori della fantascienza moderna. Esistono diversi esempi di letteratura fantascientifica precedenti alle opere di Wells, come il Somnium, un racconto scritto dal matematico e astronomo Johannes Kepler nel 1608 e pubblicato postumo nel 1634; tuttavia, la differenza principale risiede nell’intento: l’opera di Kepler mirava alla divulgazione scientifica, mentre quella di H.G. (come viene familiarmente chiamato lo scrittore britannico) è pura finzione, sebbene ancorata a solide basi scientifiche.

L’epoca di Wells è stata, si potrebbe dire, unica nella storia umana per il fascino che le idee scientifiche hanno esercitato sulla mente dei contemporanei, compresi coloro che non possedevano una cultura sufficiente per comprenderle appieno. Un anno prima della nascita di Wells, nel 1865, il fisico scozzese James Clerk Maxwell era riuscito a riassumere in sole quattro equazioni l’intero elettromagnetismo. Tutto ciò che fisici illustri, da Oersted a Ampère e Faraday, avevano scoperto sull’elettricità e sul magnetismo poteva essere dedotto dalle equazioni di Maxwell, a condizione di definire le opportune condizioni iniziali.

Wells fu testimone diretto delle due grandi rivoluzioni della fisica del ‘900: aveva 39 anni quando Einstein pubblicò i fondamenti della Relatività Speciale nel 1905, e ne aveva 67 quando il comitato del Nobel assegnò il premio a Erwin Schrödinger e Paul Dirac, due dei pionieri della meccanica quantistica. Insomma, durante la vita di Wells, la fisica, regina delle scienze, fu rivoltata come un guanto dai grandi personaggi che vi si cimentarono, dando vita a una visione del mondo del tutto nuova, così sorprendente che gli stessi scienziati discussero animatamente sul suo reale significato. Questa rivoluzione del pensiero portò a conseguenze pratiche notevoli, la più rilevante delle quali fu l’utilizzo dell’energia nucleare, sia in ambito pacifico che militare.

L’otto agosto del 1945, giorno dell’esplosione della bomba di Hiroshima, Wells stava per compiere 79 anni. Non posso affermarlo con certezza, ma considerando la segretezza con cui fu condotta l’intera operazione, immagino che la notizia abbia colto lo scrittore di sorpresa; tuttavia, probabilmente Wells fu meno sorpreso della maggior parte dei suoi contemporanei. Nel 1913, infatti, aveva pubblicato un romanzo oggi poco conosciuto, intitolato La liberazione del mondo, un testo fortemente distopico in cui l’umanità veniva annientata dall’uso azzardato di un’arma atomica. È interessante notare che, nel 1913, le vere armi atomiche erano ancora lontane e difficili da immaginare.

Su Internet è disponibile un’intervista al fisico Leo Szilard (1898 – 1964), un visionario eccentrico di origine ungherese emigrato in America, che fu tra i principali responsabili dell’avvio del progetto Manhattan. Questo progetto portò gli Stati Uniti a completare, con un’imponente accelerazione, la costruzione delle prime tre bombe atomiche mai realizzate.

Oltre a essere un fisico teorico di professione, Szilard era anche un appassionato di fantascienza, sia come lettore che come scrittore. Tra le sue letture figurava La liberazione del mondo; egli ne rimase così colpito da riflettere seriamente sull’arma letale immaginata da Wells con così grande anticipo. All’epoca, persino il grande Rutherford aveva affermato che costruire un’arma del genere sarebbe stato impossibile; tuttavia, Szilard non smise di riflettere sulla questione e giunse alla conclusione che una bomba atomica poteva effettivamente essere realizzata, a patto che fosse scoperto un processo capace di sostenere una reazione a catena. Di tutto ciò, comunque, si parlerà nel seguito. (1)

Quello che emerge da questa vicenda, e che vorrei sottolineare da subito, è l’attenzione con cui Wells si occupava dei presupposti scientifici delle sue storie. Ma come faceva? Quali erano le sue fonti d’informazione, quelle che gli permisero di immaginare il futuro della tecnologia come se lo vedesse davanti ai suoi occhi?

H.G. proveniva da una famiglia modesta del Kent. Di salute cagionevole, la sua infanzia e adolescenza furono segnate da diversi episodi drammatici, tra cui la morte improvvisa della sorella Fanny, avvenuta a causa di un’appendicite mal diagnosticata. Sebbene fosse un ragazzo pieno di interessi e un autentico divoratore di libri, i suoi studi furono piuttosto irregolari. Sembra che fosse particolarmente attratto dallo studio del latino e delle scienze, in particolare della biologia e della fisica.

Laureatosi in zoologia e biologia nel 1890, si dedicò principalmente all’insegnamento. Dal 1887 in poi il suo fisico, già fragile, subì le conseguenze di un violento colpo a un rene ricevuto durante una rissa su un campo di calcio. Nello stesso periodo si ammalò di tubercolosi, malattia da cui guarì spontaneamente. Alla fine degli anni ‘80 risalgono le sue prime opere letterarie, inclusi i primi racconti fantascientifici. Da quel momento in poi, per H.G. iniziò un crescendo di successi che culminò nel 1895 con la pubblicazione di tre opere, tra cui il celebre romanzo The Time Machine.

Wells si sposò nel 1891 con la cugina Isabel Mary Wells, ma i due si separarono nel 1894, perché lo scrittore si era innamorato della sua alunna Amy Catherine Robbins, conosciuta come Jane.

Nel 1895, Wells sposò Jane, e nel 1901 la coppia ebbe il primo figlio, George Philip. Durante questo periodo, lo scrittore intrattenne numerose relazioni extraconiugali. Wells era un personaggio esuberante, ma avvertiva anche il bisogno di avere una famiglia intorno a sé; non nascose nulla alla moglie e continuò a mostrarle tutto l’affetto e le premure che un buon marito deve riservare alla sua consorte. Tuttavia, mantenne rapporti di amicizia con alcune delle sue ex amanti, in particolare con Mary Lemming, con cui aveva avuto una breve ma intensa relazione nel 1899.

Nel 1902, Mary si era trasferita a Vienna, dove conviveva con un giovane e brillante ufficiale dell’esercito austriaco di nome Thomas Fux. L’anno precedente aveva dato alla luce una bambina, a Londra. Né lei né Wells dichiararono mai che Wells fosse il padre di Barbara, che usò sempre Lemming come cognome. Negli ultimi mesi della Grande Guerra Fux fu colpito dalle schegge di una granata, che esplose a pochi metri da lui. Rimasta sola, Mary decise di non cambiare nulla nella sua vita. Continuò a vivere con la figlia adolescente nella villetta a due piani con cantina in Bellinigasse, vicino al Danubio, dove aveva convissuto con Thomas per quasi vent’anni. Lei e Barbara erano perfettamente in grado di cavarsela da sole. Mary possedeva lo spirito pratico tipico delle donne inglesi, mentre Barbara aveva ereditato qualcosa di un po’ sregolato, ma indubbiamente geniale, dal padre, chiunque egli fosse.

Nell’inverno del 1920, H.G. Wells approfittò di un viaggio in Germania per visitare la sua antica amante. Desiderava esprimerle di persona la sua solidarietà e il suo affetto, ma anche rivederla dopo tanto tempo. Soprattutto, Wells voleva parlare con Barbara, con la quale già da tre anni era in corrispondenza epistolare.

(1) Il lettore interessato può cercare su YouTube la Storia della bomba atomica una trasmissione della RAI in sei puntate dei primissimi anni ’60 del Novecento. L’aspetto notevole della trasmissione è che include numerose interviste ai padri fondatori della fisica nucleare (che ai tempi erano ancora vivi) come Heisenberg, Szilard, Wigner, Oppenheimer, Born, Amaldi, Segré e altri ancora.